matteite

Il Cane (+ Resteless Yellow Flowers)

Chinaski – Sermide (MN)

Il pranzo al bar e la cena devastante in quel di Rossano da Davide Muleta, hanno caratterizzato il day off di ieri ricco anche di risate, prove in solitaria del sottoscritto circondato a rate da ottimi rockers, ma sicuramente dai racconti speciali su un amico della truppa dei Muleta del quale non ricordo il nome; fra gli aneddoti più spettacolo, quello sull’arruolamento di quest’ultimo alla Ice man con divisa, berrettino, giacchetta a tema e tutto il resto e al fatto che dopo una settimana di addestramento, si sia presentato al citofono del primo condominio (con il suo coordinatore accanto) come uno della Bofrost… Domenica mattina, la coincidenza del mio treno per raggiungere la Ceska è per l’una meno un quarto da Cittadella; bevuta la birra appena svegli modello colazione dei campioni, saluto i Muleta e seguo sugli orari il percorso F.S. della giornata a base di 3 cambi in regionale tipo: Cittadella – Padova, Padova – Monselice, Monselice – Legnago. All’arrivo in stazione la Ceska è in formissima, rilassata, ha sempre questo vibe che metterebbe a suo agio anche uno schizzato di nervi, dunque, collegato il tom tom, da lì ad un’ora, siamo già in un bar della domenica in provincia di Mantova. Siamo in anticipo, parliamo di un sacco di cose divertenti, lasciamo 12€ in bibite al bancone ed entusiasti all’idea di fare questi due gigs assieme, alle 16.15 siamo puntuali al circolo Arci Chinaski. Ci sono un sacco di ragazze dello staff che si chiamano Anna, e tutti in generale sono molto tranquilli. Il capo di questa due giorni è indubbiamente Diego New Bohemien che, oltre ad aver appunto chiuso le date all’ultimo, è riuscito a venderci come delle persone alla mano, creando un ulteriore relax collettivo direi impeccabile. Non nascondo che suonare chitarra e voce da soli i brani de Il Cane quasi sempre arrangiati con 2000 batterie, archi ed elettronica, è una sfida curiosa, che all’inizio del secondo disco, alla fine risulta pure stimolante, mette in discussione prima di tutto il sottoscritto. Mi sono scritto la scaletta e scocciati i testi sul ginocchio destro, ma è la serata della Ceska, perciò decido di aprire le “danze” con metodo…. “Cucina” arpeggiata è un piccolo disastro, anche se è il primo brano che ho scritto in vita mia, spesso canno delle note e la voce (anche se alta nell’impianto) è troppo dolce facendomi immediatamente rendere conto che (se voglio coinvolgere la sala piena) devo cantare più alto, fare uscire la voce, tirare fuori la sacca pallacea. Qualcuno parla al bar, anche se alla maggioranza delle persone, lo show arriva, coinvolgendoli in questo primo set volutamente corto. Quello della Cesca con la sua voce fotonica in inglese, è decisamente più dinamico, rock, il pubblico reagisce meglio, ma devo dire che verso la fine la caciara al bar è troppo invadente, e ovviamente questo non dipende dallo show, ma semplicemente che siamo di domenica all’aperitivo. Diego New Bohemien, come Marco Art of Wind (che butterà al centro il nido dei suoi per dormire) e una ragazza appena laureata della quale non ricordo mai il nome, saranno le nostre speciali guide per tutta la serata: durante la pizza coronata da bottiglie di vino da 17€ al colpo e l’orgia di birre all’aperto fino ad orari importanti, alternati da jam notturne in acustico e speciali chiacchierate con Otto, un ragazzo marocchino molto simpatico e pieno di energia, anche dopo una giornata feroce come cameriere. Il finale è alle 4 del mattino in cucina da Marco con Fonzies, birre, cicche spacca gola e una reazione allergica alle leccate del bracco di casa di un anno e mezzo esattamente come quello di Cussigh… è ufficiale: dopo aver sconfitto l’allergia ai gatti con una cura omeopatica di un anno, adesso devo organizzarmi per quella ai Cani…