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Il Cane

Lomax – Catania

Il risveglio è una cannonata: forse la volta che si è dormito di più in albergo (9 ore) da quando è incominciato il “Risparmio Energetico” Tour! Tito è in piena forma, sta preparando in ristorante peperoni e atre leccornie incredibili che purtroppo, per problemi di tempistica, non riusciamo ad assaggiare, ma in compenso ci direziona al volo in un bar all’angolo con tavolini sotto il sole, relax, che carica in modo esemplare tutta la squadra. È il momento di scendere fino a Reggio Calabria, Villa San Giovanni e prendere il traghetto Caronte per la Sicilia. Lungo la via incrociamo pure un distributore di metano e il Matteino (cercando di programmare il tom tom seduto sul marciapiede dell’area di servizio) si dimentica pure gli auricolari del click. Il viaggio in traghetto e tutto il resto fila liscio, anche se la logica tipo “più si dorme e più si vuole dormire” ogni tanto segna il territorio e qualcuno del team, a rate, dà segni di cedimento. L’arrivo alla Lomax invece è impeccabile, decisamente puntuali in una giornata di sole da urlo. Ad accoglierci i vari, da Emanuela dell’evento su Facebook, al fonico Seba con un sacco di ragazzi colleghi e soprattutto una lezione di percussioni africane in piena sala concerto. Benedetta della Casa 139 e organizzatrice della data, è l’unica che non sarà presente perchè ha il giorno off. Parcheggiata la Multipla e svuotata del back line già sul palco, parte una sazia e stra piacevole passeggiata in pieno sabato pomeriggio per Catania: è uno spettacolo! Oltre alle incredibili vasche di tutti gli innumerevoli passanti per il centro, il mercato, i negozi, i buskers, si aggiunge pure il fatto che oggi è il giorno di San Patrizio e dunque incrociamo pure comitive di Irlandesi in festa, come pure svariate baby gang assolutamente da evitare. Il soundcheck è abbastanza lungo e meticoloso, Seba al mixer è molto bravo e disponibile come il resto del team alle luci e in sala e sul palco suona tutto molto bene e bilanciato. Dopo aver regalato un promo a Seba, proviamo 5 brani e sereni ci dirigiamo dritti nei camerini a cenare con frittate alla cicoria, lasagne, caffé all’americana con Bayles, vodka Moskovskaya e un frigo pieno di Moretti ghiacciate. Al momento della sigaretta post cena, arriva il personaggio e amico chiave della serata… ricordato via mail dal Cambuzat last week: Carmelo Milea. È sempre in piena forma, dopo la gaffe del cieco a Bari al quale ho domandato come mai portasse gli occhiali da sole di notte, arriva la seconda potente con Carmelo…: “Hey man dove cazzo sono finiti i tuoi denti?”… e lui: “cazzo Matteino me gli hanno inculati l’ultima volta che si è fatto serata quattro anni fa, assieme alla giacca e un bel po’ di quattrini…” scoppio a ridere e a ricordare la prima discesa di Dejligt in treno con Mortazza e Daniela con ritorno in aereo da Catania via UK. Al momento del concerto siamo in 15 persone, pochi paganti a 5€ e lo staff ci invita ad incominciare. Sono un attimo confuso, qualcuno dice che la promozione della data (chiusa da 5 mesi) è stata fatta nell’ultima settima, che il locale negli ultimi tempi funziona sempre di meno, a confermarlo dal baracchino urlano che Paolo ex Radici del Cemento la scorsa settimana ha fatto 20 persone… insomma ci sono molte voci contraddittorie. Io non riesco a capire, cosciente del ritardo del nostro primo video ma anche dell’ottima stampa di questo secondo disco, salgo sul palco con in testa già la serata in arrivo con Carmelo. Il suono è una bomba, si suda tantissimo, il sudore negli occhi misto vodka, birra e concentrazione, mi permette di sbloccare il gelo in sala con le solite chiacchiere pre canzoni. Brani come “Dune”, “Male al dente”, ma anche “Non prenderli” come “Risparmio energetico” gasano i pochi presenti e probabilmente anche i trenta ritardatari all’esterno della sala che (a detta del Milea successivamente) ascoltano curiosi, ma senza entrare, forse per i miseri 5€ d’ingresso. Incredibile, ma vero, vendo dei dischi, come regalo Dejligt e l’ultimo del Cane a Basile. Smontiamo al volo tutto il back line sul palco e concordiamo con lo staff di passare a prelevarlo domani entro le 10. Invitiamo colui che ci ospiterà aka Emiliano nel baretto di Satana in programma, come il fan n° 1 del primo promo di Dejligt (Hand to mouth crash) Giovanni con donna e coppia di amici molto gentili. Siamo liberi dai mezzi, a piedi, incrociamo baby gang con Carmelo, tiriamo dritti, quando siamo al localino piccolo, ma stra efficace menzionato da tutti, il groove è un altro; la gente beve e balla, le ragazze sono ancora più solari, forse sono tutti non solo ubriachi e in generale respiro un’anda meno pretenziosa, intellettuale rispetto alle precedenti ore catanesi. Pierskador fa base fissa al bancone con Carmelo e riscuote molto successo con delle donzelle locali, tra l’atro titolari del bed and breakfast che in principio avrebbe dovuto buttare al centro la Lomax. Immediatamente segna il territorio bloccandole drastico: ” Sono sposato…”. Io mi perdo con il titolare del posto a parlare di denti e un ipotetico show del Cane proposto da Carmelo, oppure con Dario lo zio che rilassa me e Andrea battero in modo importante, mentre il vino, le birre, le vodke dirigono gli ultimi superstiti della squadra in una pasticceria in centro caratterizzata da poliziotti, titolare in cassa che a massimo volume canta sullo stereo “Questo piccolo grande amore” e un’ulteriore passeggiata con Carmelo fino a casa di Emiliano, con incrocio di addette ai lavori notturni nere, molto carine, simpatiche,”disponibili”, ma per fortuna nessuno tiene un euro… All’alba siamo finalmente da Emi e beviamo una Moretti in cucina; Pierasco per una volta non deve guidare ed è obiettivamente in bomba, guarda eccitato video dei Damnation e Killing Joke senza tregua! Ci sono tre gatti, la casa è bellissima, ma piena dei loro peli e ciocche di polvere decisamente importanti! Per fortuna la mia allergia ad entrambe le cose non parte assolutamente e, con 3 ore di sonno in previsione, muoio sorridente, lasciando gli altri ancora in festino marcissimo… rock n roll! Grazie Carmelo.