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Il Cane

Deposito Giordani – Pordenone

E finalmente portiamo Risparmio Energetico anche a Pordenone e non vi nascondiamo il fatto che questa cosa non è che ci rilassi molto. Suonare in casa è sempre più complicato, confrontarsi con gli amici che ovviamente ti conoscono, spesso determina un investimento di energie e un accumulo di dubbi e, a secco da prove, decisamente maggiori. La settimana è volata in studio a Udine a lavorare alla scrittura del terzo disco de Il Cane (autismo e rassegnazione), stare totalmente in ramadan da alcool, chiudere qualche data e principalmente non dormire un cazzo per un’agitazione dovuta forse a nulla di veramente chiaro… Ale Edera (ormai arruolato dalla Virus) è il nostro gancio per questa serata. Quando arriviamo alle 17.30 al Deposito aspettiamo un pochino e poi facciamo subito conoscenza con i ragazzi dell’impianto: fonico Edward e fratello Ervin. L’idea è quella di fare un check lungo e rodare le cose come si devono, ma purtroppo nella postazione di Caio alla battera spesso per le vibrazioni si stacca il mixer o il cavo fire wire dal mio portatile e, per evitare che succeda la tragedia del Garage con i Muleta… perdiamo gran parte del soundcheck ad essere sicuri che Caio abbia tutto sotto controllo. Dopo aver provato il Sole, la Solitudine e Mercoledì senza chiuderne neppure una, ecco che il fonico ci invita a lasciare provare lo stage anche alle altre band tra l’altro di amici: i Madrac di Fulvio, i White Palms di Nicolino e The Moon del Piotre. In realtà oggi ci sono le finali regionali di Italia Wave e noi si ha l’onore di suonare come ospiti fuori concorso. La prima birra dopo 6 giorni è meglio del Prozac e non a caso arriva Simonchia che, contrario come al solito a questo mio lato self destruction, spara la paternale da fratello maggiore, ma in un modo talmente dolce che inevitabilmente mi riporta indietro a quel periodo di speciale convivenza nei primi anni 90. Ma è la giornata dei coinquilini, infatti oltre a lui arriva pure Luca Cani da rapina (scortato dal Calligo) che oltre a regalarmi una giacca molto carina, mi ricorda che lui e la donna leggono spesso questi diari, dunque approfitto per risalutarli da qui eh eh! Dopo una pasta al tonno veloce seduti ai tavoli del Giordani con i Madrac e la noiosa ma “fondamentale” pratica del borderò, arrivano i Novalisi al completo ai quali propongo di fare la prevista reunion per la logistica del loro disco in un posto diverso dal Deposito, tipo in osteria nelle vicinanze. E’ presente anche la spalla destra della Matteite, Pierascador il quale (con 3 grappe in corpo pre gig) dice pure delle cose utili e disinvolto butta al centro dei consigli direi impeccabili agli amici e colleghi veneti. Tra una birra e un amaro si fanno le 11 e passa e mi sento particolarmente alticcio. Ritornati al palco becchiamo solo il gig dei Madrac e non faccio neppure in tempo per sicurezza a bermi una piccola coca cola che è già il nostro turno. Siamo tesi ma credo anche molto emozionati e pochi secondi dopo aver premuto la barra del Mac e fatto partire l’intro di Nero, la sala si riempie di amici tra i quali molti per il culo rientrati in patria per Pasqua tipo Mortazza, Nina e poi comunque il gruppo coccinella, tutto il giro di Via San Vito, Mary, Davide Moscow, amiche e amici vari… Sul palco non si sente un cazzo, le prime tre canzoni canto a memoria e vado un attimo nel panico pensando tipo nei versi agli accordi che dovrò fare (di solito in automatico) nei ritornelli. Continuo a chiedere di alzarmi cose nel monitor e quando dal quarto brano li ricollegano perchè scollegati… parte un volume spropositato che manda in larsen la mia chitarra e mi costringe in un angolo del palco per buona parte del resto del concerto. Al di là dell’incazzatura di mettersi in pericolo in casa, siamo nervosi e polemici a priori, più che risparmio energetico o autismo e rassegnazione, siamo in pieno assetto autismo e provocazione e dunque non risparmio battute sulla patata rasata, i leghisti (di solito la politica sul palco la evito) metereopatici… affiancato pure da un Pierascador che dà il suo meglio quando per l’ennesima volta non gli funziona il distorsore nella “Solitudine”… Dune assieme a Male al Dente, sono i brani che questa sera mi emozionano di più, anche se ci perdiamo nel finale di Dune, anche se siamo storti, anche se siamo un po’ alla cieca e non sappiamo bene che cazzo sta succedendo fuori. Ma nessun problema, da lì a breve, post gig, ogni dubbio verrà chiarito immediatamente: sono tutti entusiasti del suono, qualcuno anche della performance, Mortazza dice che è ora di usare l’elettrica (lo dico sempre ma una volta per tutte sta per arrivare la diavoletto…) altri che si sentiva la voce, altri ancora comprano dei dischi o mi presentano i loro nuovi ragazzi mentre mando totalmente in tilt la Mary confessandole di fronte al gruppo coccinella che sono sempre stato convinto fosse lesbica. Alle due del mattino il Giordani chiude, lascio il master dei Novalisi al Mortazza e in teoria scrocco da dormire sul pavimento di Falvio, dove sta per partire un festino decisamente importante con Nina e molti altri. Ma il programmino ha vita breve perchè mentre mi dimentico il Twin Fender di Cussigh al locale (e si che ho 3 cose da prendere, non suono la battera con il Cane…), parte la logistica per una nuova pasta a casa di Pierascador con tutti i vari cai, Mary, amiche, la figlia del sindaco, che purtroppo mi farà appunto declasserà il gruppo coccinella. Il resto è pioggia, la Sandre che in retro nel parcheggio tampona l’ammiraglia Bmw di Andrea, la mossa intelligente di evitare i carboidrati notturni, ipotesi da ubriachi sull’altezza del balcone di Andrea, bottiglia di vino da 15€ frantumata sul pavimento della cucina, Swaighel collassato sul divano che si risveglia con della pasta imboccata dall’altro Caio, materassino professional che per la prima volta non si auto gonfia per pompetta elettrica a puttane, un sasso importante che grazie sempre a Swaighel vola all’entrata del condominio, un fottuto relax che finalmente riappare ovviamente al termine di questa missione regionale e di questa settimana pre Pasqua, intensa, sulla quale però (forse) dovrei riflettere ulteriormente, perchè quello che è successo per personaggi altamente discutibili con Emi oppure altri che non ho voglia di menzionare, mi riapre nuovi dubbi su come comportarmi con il prossimo in caso di tensione, risparmio energetico, buona Pasqua e ci si sente fra una settimana abbondante per 5 date in 5 giorni.