Glue – Firenze
Sono devastato, sfrutto le uniche quattro ore scarse di viaggio Pordenone – Firenze per rifarmi e dormire incastrato nel culo della multipla. Ieri notte post prove avianesi sono tornato in treno a Udine e, dopo una cena alle 3 del mattino e cazzi vari, non sono più riuscito a prendere sonno. Fra le varie paranoie, le principali sono: l’ennesima mancata (ma giustificata) consegna del video di “Non prenderli”, il fatto di avere Caio alla battera e non Andrea con la continua legittima ansia che all’ultimo non si presenti ai concerti e la posticipazione della data di giovedì al Contestaccio. Federico (il nostro gancio per la data nella capitale) dice che il gestore del locale gli ha palesemente confessato di essersi “semplicemente” dimenticato del nostro concerto e di aver ormai fissato altro su Universal per quel giorno. Fra gigs non pagati, locali chiusi, date che si spostano o cancellano all’ultimo, possiamo dire che nel “Risparmio energetico” Tour non mancano di certo le sorprese on the road. Per fortuna al Glue il team rimane lo stesso e il fedele Gallicchio non si rinnega mai quanto ad ospitalità, professionalità e soprattutto lucidità. Infatti appena scaricato il back line, mi ricorda che giovedì suona Canali a Prato e che possiamo sempre domandare a Luca o Enrico Locusta di aprire allo zio. Enrico (che per telefono mi ricorda con mia grande soddisfazione come Matteino Jitterbugs) dice di sentire i ragazzi del locale i quali sparano di non avere soldi per i supporti, ma di essere accattivati dall’idea; vedremo domani. Stasera alla fine mancano all’appello Nina, Appino, Marchetto Lega, Battisti e Sara, ma arriva per culo appena scesa dal Friuli, la buona Veronica senza il milanese Iacopo. Ad aprire il concerto ci sono gli stilosi Silenzio del mare, dei ragazzi toscani super alla mano, amanti del jazz e di generi distanti da quello più istintivo e rumoroso del Cane, ma decisamente in sintonia quanto a voglia di divertirsi e confrontarsi. Dopo check e cena molto tranquilla, passo buona parte della serata a raccontarmela con Veronica, cercando di non farmi succhiare l’energia quando gli aggiornamenti trattano l’ormai ex amico ternano in comune. Il concerto dei ragazzi è decisamente piacevole, loro sono dei professionisti, e anche se la serata è una magra notevole e i pochi presenti sono seduti sui divani, la nostra riserva di carburante comune incomincia a proiettarci in un nostro show ricco di energia, battute, errori, ma anche tanta concentrazione da parte del sottoscritto. Quando parte la base di “Nero” scopro che Caio si è dimenticato la camicia e portafoglio per tutte e 5 le date, speriamo che il prossimo step non sia quello di dimenticarsi i brani, come gli appuntamenti alle date sempre più spesso ultimamente. In certe canzoni accelera e si sfasa totalmente dalle basi o in altre (per una serie di rullate sborone) manca degli stacchi importanti o cambia le casse per la felicità di Pierascador al basso che, in quel caso specifico, non sa a chi appoggiarsi con il groove… Mi piace crescere, dopo 20 date di questo tour, voglio riuscire a strillare fin dal primo ritornello di “Non prenderli”, riuscire a non sbagliare gli accordi, non suonare scordato, avere un controllo assoluto di tutto quello che facciamo on stage e non investire invece buona parte delle mie energie, in un continuo karaoke e cabaret con il pubblico, in principio molto seduto e tranquillo, a fine show decisamente preso, divertito, come testimoniano i sette dischi venduti. Mi ricordo una fanciulla molto carina scroccare una cicca a Veronica, ma la chicca energetica della serata è senza ombra di dubbio la nuova fiamma chirurga di Ale Gallicchio, con i quali (assieme ad un altro ragazzo conosciuto in serata) farò le sette del mattino a fumare, bere, rodarci per il festino con Canali di giovedì a Prato appena confermato via sms da Samu dell’ex Macelli, mentre rischio di sboccare scrivendo questi blog in auto fra i tornanti, gli ulivi, la pioggia in direzione Arezzo.