Pompass Rose – San Sepolcro (AR)
Dopo 170 km di tornanti in statale arriviamo in pieno centro a San Sepolcro (AR) decisamente puntuali rispetto alla tabella di marcia. Ad accoglierci troviamo Michele titolare del pub e responsabile per questo concerto. La prima cosa che domanda alla squadra fuori dal locale (ancora a furgone carico ) è: “Cosa bevete?” dunque possiamo tranquillamente dire che l’inizio spacca. Pierasco ha due amici (friulano-libanesi) che vivono a San Sepolcro e (ancora prima della fine dell’anno) mi gira il contatto del boss per una data che dopo un sazio giro di mail e telefonate, riesco a chiudere montandocene accanto altre 4, compresa quella rimandata all’ultimo del Contestaccio. Il trip curioso è che Michele si deve essere “confuso” e ieri mi chiama a 24 ore dal gig, dicendo di aver saputo per caso del nostro arrivo tramite gli amici di Andrea, in anticipo di una settimana secondo il suo “calendario”. Boh, non so che dire, mentre trasporto il back line dal furgone al palchetto dentro il pub, nessuno menziona il misunderstanding, beviamo, cerchiamo di rilassarci e a pub vuoto facciamo conoscenza con gli altri colleghi come la cuoca dagli zoccoli sgamati di due numeri più grandi. Ci mettiamo poco a fare il soundhceck; cassa imbottita e rullo stoppato per il casino, rimane solo il noise dei piatti di Caio, il quale gestirà giocando con la dinamica del suo polso, valorizzando così all’esterno le basi e la mia voce. Sono l’unico a cenare, Caio e Andrea si sono sfondati di birre e crostini e rimandono tassativamente il pic nic. Doppaggi, sigarette, sms per promuovere le date e in un batti baleno sono le 22.30 ed è ora di suonare. Fumo una sigaretta sotto la pioggia e conosco una squadra di 7 ragazzi fra i pochi presenti nel pub; le battute scambiate non vendono ugualmente il gig perchè dopo soli due brani anche loro declassano i dadi al tavolo per dirigersi verso l’uscita. Gli unici veri guerrieri assolutamente fun del gig sono la coppia di amici di Andrea: Ali e Camilla. Sinceramente sono loro a darmi la forza di cantare, raccontare le mie storie criptiche e personali, condividerle con il sorriso, fare queste prove in realtà molto comode per rimanere in forma in funzione delle prossime 3 date di questa settimana… come diceva il Carli scuola Jitterbugs: “dai Teobazio che oggi andiamo a prove!…” Finito lo “Show” vendiamo 2 cd su 2 persone, dunque Bingo! Guardiamo dei video di batteristi super virtuosi nel portatile di Caio, gli altri mangiano, Michele ci tiene compagnia e verso le 3 del mattino, ci porta all’albergo da 90€ a notte. Persiste il silenzio stampa riguardo al nulla in sala, alla confusione sul giorno della data, al nostro rimborso ancora non corrisposto, a una sensazione generale di insoddisfazione tipo mancata scopata misto: “che cazzo me ne frega, dopo due giorni dormirò per la prima volta 8 ore con la panza piena di ottima birra e cibarie moto gradite”.