matteite

Il Cane ( + Novalisi + The Photomodels)

Epidemic Sound – Fontafredda (PN)

Da quando esiste Il Cane e ancora prima “Dailit” la gente mi domanda regolarmente se continuo a suonare la batteria; approfitto per confermare il fatto che questo mio piccolo amore per i tamburi non è mai smesso, non smetterà mai e sopratutto non è mai stato così in piena e così attivo con diverse formazioni come in questo periodo. Dunque ora passiamo all’altro battero talentuoso aka Enrico Nova, la nostra grande salvezza: gli sono bastati solo 2 giorni di prove con l’imprevedibile Pierascador e il sottoscritto per imbastire in modo più che glorioso il set cagnesco di questa giornata a Villa Dolt! Il click, la concentrazione, l’amore per i brani, la voglia di suonare bene sono la base della sua buona performance; dei dettagli che personalmente ritengo non così ovvi e scontati. L’organizzazione di questo festival è in parte costituita anche da Cristiano e il fratello detto da sempre Puffo, amici della vecchia banda anni 90 della “banca” pordenonese. Da anni faticano molto per far succedere questo evento e fino all’ultimo quando arriviamo alla location per le 15.30, ci sono spesso dei fraintendimenti logistici dovuti principalmente al fatto che se uno dello staff dice o concorda una cosa con le band, non è poi così certo che gli altri del collettivo in un secondo momento la riportino come decisa. Per fortuna oltre che amici siamo grandi e vaccinati dunque, dopo mesi di telefonate e mail un attimo deliranti, una volta face to face, senza tramiti, chiariamo una serie di menate logistiche e di conseguenza ci creiamo gli strumenti per rilassarci e concentrarci su l’unica cosa importante: il concerto, la musica! I Photomodels sono quelli della vecchia scuola pordenonese del great complotto, quelli dai 10/15 anni più del sottoscritto, è bello rivedersi ogni tanto, parlare scazzati, farsi delle sazie risate. I Novalisi, al contrario molto giovani, negli ultimi mesi sono diventati invece dei costanti compagni di merende e non nascondo quanto tutta questa perseveranza anche a livello umano, mi riempia di energia. Fra i vari amici geniali da menzionare che giungono post sound check, sicuramente a cena il barbolla Silvio che non incontravo da anni, in teoria scortato dal Peter (incastrato poi nel bar ad aperitivi), il buon Fabbro che riscappa a metà gig del Cane per andare a prendere un treno per Udine, Nicolino con Cala e Gloria, Fungolo in moto con Azzurra, Luca Cani da Rapina con Donna senza Calligo per menate di quartiere ih ih e il super Albi Kunz, magro, schizzato, direi esattamente come nel 96 e poi Bravin, Michelino, tutto il giro della Mary, Roby, Cecilia… insomma chi più ne ha più ne metta. Il gig dei Nova (per la prima volta con il Click) è un’altra cosa, sembra forse più seduto, invece è l’inverso; dopo un anno a seguire gli arrangiamenti, finalmente sento i brani come nel disco, con lo stesso tiro controllato, emotivo, con la splendida voce di Davide che fa la differenza coordinata con i delay della chitarra a tempo! Stanno crescendo velocemente e non vedo l’ora di vedere la versione definitiva del loro primo video girato da Ema vicino. È il turno de Il Cane. Dico ad Enrico di prendersi sazi 15 minuti per rilassarsi prima della performance e mi occupo delle due chitarre elettriche che per la prima volta suonerò sul palco dal vivo. Sono agitato, suonare in casa è un lavoro. Bevo una birra mega gigante a collo recuperata dal Fabbro, arrotolo i pantaloni modello acqua alta, accordo il Tom perchè inizieremo con Nero e cerco un equilibrio dentro, ma sembra veramente il nostro slogan del primo disco “qualcosa si è rotto dentro e tutti gli altri aspettano fuori”… Il set gira, dicono che Pierasco sta saltando come ad un concerto dei Sick of it all, io non lo vedo, sono concentrato sui miei bicordi, i testi. Enrico è impeccabile e io mi sento automaticamente sereno, tutta l’ansia svanisce subito, anche post applausi, quando spiego i testi, il mondo de Il Cane così scuro, dolce, groovie, non si sa, è un immaginario che per fortuna non mi è ancora chiaro, l’ importante è non prendersi troppo sul serio, anche quando vendi 2 cd a fine serata e li rinvesti in birete per il collettivo! I Photomodels spaccano di brutto, i capelli bianchi non vogliono dire nulla… Ci mettiamo in una decina di noi di fronte al palco a fumare e quando si è finito il tutto ecco che arriva qualcuno a lamentarsi per la puzza: noi siamo tutti immobili come dei bimbi del liceo! C’è il Giama che gira con una bassotta nera dolcissima e un altro Cane dalle mandibole importanti in mezzo al pubblico, Stefano Aviano che mi dice che fino a poco prima c’era Mirco Biasutti. L’atmosfera cambia in meglio, qualcuno urla che c’è da spostare una Punto nera, domando ad Andrea se posso dormire da lui dato che domani si deve registrare bassi e lui sbronzo mi dice che non tornerà a casa a dormire… Mi auto invito dai generosi ma geograficamente opposti Nova, delego ad Andrea il compito di recuperare i 40 euro che avanziamo per l’iva del concerto e schizziamo verso Meduna di Livenza (TV) a fare le 5 del mattino in sala prove. E anche questa è fatta, prossima settimana di nuovo Il Cane in acustico a Spilimbergo. Grazie a tutti quelli che ho abbracciato e no ieri sera.