CONTROSENSO – Prato
Risveglio umano… Lorenzo si presenta all’appuntamento da Marty a Udine con un ritardo di quasi un’ora, senza indicazioni, tom tom, numero del responsabile della serata. Sembra un dejà vu, ma non lo è, per fortuna sarà forse la quarta volta che il nostro chiude delle date, dunque proseguiamo il viaggio cercando di rilassarci. Mentre scrivo il blog delle riprese con Tony e il disco dei No Twist gira nell’autoradio, mi concedo una pennichella, ma non prima aver collegato il mio tomt tom e l’indirizzo del locale grazie ad Ale Gallicchio di Firenze. Al Controsenso bevo una coca cola, mi riprendo e trovo Martino e Alessio (fonici) come la barista dai capelli rossi, particolarmente disponibili e professionali.Il sound check è lunghetto e anche un attimo frustrante dato che Lorenzo (un attimo “confuso”) “consiglia” per le terza volta nell’ultimo mese di non mettere la pelle di risonanza in generale sulla mia cassa o di escludere l’unico microfono che amplifica Manu Moro in sala, creando delle gratuite e inevitabili tensioni di squadra. Quando è l’ora di cena appare anche il famoso Dan (responsabile della programmazione) e al ristorante parte una curiosa e interessante discussione con Alessio sull’integrazione dei Cinesi a Prato. Non ci sono problemi per le consumazioni e quando siamo al locale bello pieno ecco che arriva la squadra di friulani come Gallicchio con Donna super simpatica, Veronica con Walter, Lorenzo napolo Codroipo e il guerriero udinese Frico in trasferta di lavoro ad Assisi. Stiamo bene, la gente fuma fuori e la voglia di suonare, di farsi salire la bomba accompagna i tipici rituali del primo concerto della stagione nuovamente al chiuso. Quando tocca a noi, il palco è molto buio, fa un caldo notevole e a dire il vero l’ascolto on stage è un attimo troppo scuro, la gente in sala attutisce il rimbombo ma ovviamente non completamente. Siamo un attimo scoordinati, certe cose vengono molto bene, altre un attimo mosce e in certi momenti quando le improvvisazioni prendono il sopravvento ci lasciamo andare ma non del tutto, è come se lo show non volesse partire del tutto. Mi spoglio perchè è troppo caldo, suono un intero pezzo tecno in piedi facendo la cassa con il timpano (sarei andato avanti ore) ho la bocca impastatissima e come un mona fra uno sputo e l’altro mi distraggo centrando il Moro… le mie scuse in diretta non bastano e questo (assieme al fatto che qualcuno ruberà in serata gli uccellini del moro dal palco) distruggerà completamente il suo morale per tutto il resto della serata. La festa sarà invece più emozionante, come le fotografie della fotografa di Pistoia molto carina e tutta la squadra di amici decisamente in piena forma. All’albergo (dopo ore di ricerca) scopro al cellulare con il responsabile che al pagamento era stato spiegato a Lorenzo come raggiungerlo e quale fosse con precisione… Moriamo per poche ore in cinque invece che tre su un matrimoniale e al risveglio Lorenzo mi riporterà il suo disappunto (con il solito atteggiamento presuntuoso tassativo di Chiasso…) e le sue lecite perplessità sulla cazzata del mio sputo e nessuno gli farà notare che se non fosse stato per me e Manu, lui al locale non ci sarebbe mai arrivato come a dormire in albergo. Come dicono i Novalisi “Per versi soli”.