matteite

Il Mercato Nero + Bachi da Pietra

Musiche di Sconfine – Parco dei Poeti – Cormons (GO)

Finalmente una data de Il Mercato nero con Egle in terra friulana. Il rodaggio estivo pre ipotetica uscita autunnale dell’album è praticamente finito. Forse faremo altre due date a luglio, ma al momento non è nulla di confermato, e comunque siamo più o meno riusciti, con i cachet primaverili, a racimolare i soldi per le spese della stampa e dell’ufficio stampa, dunque tendenzialmente il mio “lavoro” di booking nella baracca de Il Mercato è terminato. In pratica stiamo aspettando l’arrivo del videoclip di “Esche Vive” girato da Andrea e il lay out del disco gestito per la grafica da Davide Merda dei Muleta e per le foto dal buon Elia. Raccolto il malloppo sarà definitivamente giunta l’ora di cercare un’etichetta e un booking professionale per pianificare la promozione di “Società drastica”. Paolo, come tutto il resto della squadra di Dobbia, è sempre molto pratico e disponibile; negli scorsi mesi sono state decine e decine le nostre telefonate per seguire la logistica di questa data in accoppiata con i Bachi da Pietra, e personalmente sono solo le prove di venerdì sera alle Officine Giovani di Udine a rilassare come si deve Il Cane e Il Fabbro. Sabato pomeriggio Egle arriva in largo anticipo a Cormons e si piazza in albergo per due sazie e meritate ore di pennichella, mentre i due guerrieri udinesi lo raggiungono in treno, prelevati nel super caldo della stazione dei treni, sempre da Paolone Dobbia. Invitare e poi riuscire a muovere vari amici sparsi per la regione non è mai una cosa semplice, soprattutto con l’arrivo dell’estate quando tutti nel weekend di media schizzano al mare. Ma Il Mercato Nero è una nuova scommessa come questo happening, dunque mentre montiamo tutto il back line (Ampli chitarra, battera Ludwig Bonham in plastica e super Ampeg da basso ancora in macchina di Egle direttamente dalla serata prima di Wu Ming 2 di Padova) sono stra sereno perchè consapevole che si ha dalle 17 alle 18.30 per fare i suoni e un’ulteriore scaletta. Suonare all’aperto cambia tutto, non si hanno ansie di casino, possiamo suonare in piena senza tante distrazioni logistiche, anche se forse (entusiasmo a parte, direi più che inevitabile per la prima…) bisognerebbe comunque ricordarsi che se si caga troppo fuori dal vaso con i volumi, poi è difficile fare uscire come si deve la prioritaria voce de Il Fabbro, “sbagliando si impara”… Giovanni e Bruno dei Bachi da Pietra sono vecchie conoscenze, soprattutto Bruno che conosco dai gloriosi tempi del C.P.I per i Wolfango! Durante il check mi siedo in mezzo a loro e ascolto il suono, osservo incuriosito il set particolare di batteria senza cassa, sostituita nei pattern da un timpano molto preciso e particolare. Le spine di birra Union ghiacciata sono free e all’arrivo del dolce Elia, le investiamo per darci il giusto vibe nella selezione di varie foto della la copertina di “Boomerang” de Il Cane. Dopo un paio di commenti positivi di Egle e Manu, Elia è ancora più in relax e dice di sentirsi sulla “retta via” eh eh! Seguono gli scatti assetto foto tessera da passaporto per il cd de Il Mercato, ma a dire il vero siamo di frettissima perchè si ha giusto un ora per arrivare sul palco e si deve ancora cenare. Durante il set fotografico si avvicinano delle signore incuriosite, le invitiamo al concerto, Egle scopre che in realtà hanno più di 70 anni, e rimane estremamente sorpreso dal tiro giuliano stra giovanile. A cena sento forse una certa stanchezza generale, probabilmente è solo una mia impressione più che distorta dal fatto che sono io quello troppo in bomba… infatti super maldestro rovescio subito mezzo calice di vino bianco sui pantaloni di Elia e divoro in 8 minuti un’intera grigliata di pesce. Quando sul palco partiamo con la prima canzone, il monitor non mi funziona e se devo essere sincero, è solo per una manciata di secondi che non blocco tutto, grazie fonico! Ogni tanto mi escono delle spine di pesce dal naso, c’è molto caldo, bevo, prendo il mio tempo fra una canzone e l’altra e cerco di lasciarmi andare al posto che farmi appunto prendere dalla tipica ansia matteitica, di solito sul palco abbastanza diagnosticata anche nei miei due colleghi! Non abbiamo cd e magliette da vendere; durante l’ottimo gig dei Bachi, inizano le pubbliche relazioni con amici da Gorizia, Udine, Tarcento, Mortegliano… insomma tutta la regione, molti goriziani come cugino Marcolino, la sist, l’Augusta, Giorgia Iaki con un’amica sposata, il super Lollo, e poi Matteone, il Pelle e tutti i freaks dell’Hybrida, ma soprattutto (perchè ci passo tutta la serata a fare festino) Deison e Sandra incrociati con Manu & Antonio Lithium e Manuela. Avremmo un albergo gentilmente offerto, ma quando sono le 3 e siamo in pochi, scrocco un passaggio al Deison (come Il Fabbro a Mirko) dimenticandoci entrambi la carta d’identità in Hotel. So di essere sceso in via del Bon ancora in gonna, di essermi accorto di aver perso il tabacco (niente tasche nella gonna Colombo in viscosa) e di aver rotto le wollere a Martina per un ultima dose notturna di tabagismo. Grazie a Paolo, Dobialab, Hybrida, Bachi da Pietra…