Fanfulla – Roma
Sono troppe le cose da ricordare, mi sembra di dover fare la lista della spesa e, a dirla tutta, alla prima data di questo mini tour, sono già pseudo stanco! La motivazione è semplice: ormai sono 15 giorni che girovago la penisola suonando costantemente i tamburi. Tutto è incominciato ancora a maggio, quando durante il mio riavvicinamento con Amauri (preceduto da 6 anni di silenzio), Paolo dei Blessed Child Opera (già nella line up dal vivo del tour del 2000 di Ego – Echo degli Ulani) propone al sottoscritto e all’altro ex Ulano Olivier, di suonare rispettivamente batteria e basso nel tour di novembre del sesto disco dei BCO. Fra le decine di progetti ai quali sto lavorando c’è anche quello stra divertente e strumentale con il Deison, Marchetto Lega e Gianni, dunque, in un attimo di “praticità”, riesco ad organizzare le registrazioni di quest’ultimo nella spettacolare dimora toscana di Gianni a Pelago, e più tardi proseguire verso lo studio di Paolo a Pescia Romana, per la settimana di prove dei BCO. La notte prima dell’incontro laziale con Paolo, Olivier comunica alla squadra che per problemi familiari è costretto a rinunciare al tour, come per problemi logistici anche altri due elementi della line up non parteciperanno alle medesime date. In pratica rimaniamo solo io e Paolo. Proviamo e ri proviamo per giorni il set all’interno di questo villone dall’estetica molto country, totalmente isolato (internet come i campi per i telefonini funzionano a momenti), ma dai cervi imbalsamati alle pareti, disperso nella natura più selvaggia, circondati dagli spari dei cacciatori a caccia di cinghiali e porcastri, l’abbaiare cronico di decine di cani rinchiusi per la maggior parte della giornata dentro a dei tristissimi box a pochi metri dalla location! Dopo tutta questa solitudine alla vigilia delle prove arriva anche Matteo (collega di Paolo in studio), arruolato all’ultimo come bassista, anche se in realtà sarebbe un chitarrista; Matteo Kyuss è un fonico di 24 anni stra alla mano, simpatico e ovviamente super fan dello stoner! La prima data di Roma al Fanfulla e quella con i Chokebore a Bologna, sono dei contatti che, come altri, ho girato all’ultimo per la causa al booker Marco, dunque l’idea di “rotolare” al Pigneto a Roma da Edi, Andrea, Poppi… tutto il collettivo di San Lorenzo, mi rilassa ed emoziona sempre non poco! Ma le variabili e complicazioni non mancano mai: sia l’ampli di basso che quello di chitarra sono malfunzionanti, dunque speriamo di riuscire in qualche modo a portarci a casa il concerto, con quella di cambiare almeno quello di chitarra alla seconda data prevista a Napoli. In accoppiata c’è un altro gruppo locale che suona spesso al Fanfulla e muove molta gente, dunque giustamente Andrea promoter all’ultimo preferisce farlo suonare per secondo in modo da rendere la serata più accattivante e non perdere pubblico durante i BCO. Questa logistica manda in tilt il nostro leder Messere che fra emozioni, insicurezze da prima data e sinergie varie, perde un attimo il controllo e lucidità rispetto alla missione più importante, ovvero la performance. In sala fra i vari amici c’è anche Paola Honey con suo fratello super cool dj, i quali riconosco dopo anni, Francesco dei Crimanal J., il battero dell’ultimo cd dei BCO, invece mancano all’appello mia cugina Chiareti e Andrea Frosinone. Il primo pezzo mi sembra fili liscio, poi io rompo la pelle del rullo, ma soprattutto Paolo sbaglia la metrica delle canzoni per tre brani di fila, costringendomi a bloccare la base in diretta ed improvvisare con Matteo in assetto noise anni 90… Paolo è purtroppo visivamente nel panico, fra un brano e l’altro perde in buona fede decine di minuti ad accordare la chitarra aperta nell’impianto in sala. Insomma una situazione complicata, che risolveremo solo il giorno dopo parlandone a mente lucida e in modo trasparente in furgone. La serata continua in modo piacevole: dato che Francesco si è trasferito vicino al Fanfulla, armati di amari mi invita da lui ad ascoltare dei nuovi brani, poi (stupidamente) declasso una festa carina in zona, perché arrivato a casa di Andrea e mollata la borsa, non ho più la forza di uscire un’altra volta, così telefono ad Edi per scusarmi, e muoio definitivamente sul letto guardando un film, mentre Paolo russa già come un bambino benedetto!? We do rock!