matteite

Blessed Child Opera

Ex Asilo – Avellino

L’appuntamento è per le 12.30 al locale; ad attenderci l’invincibile Sossio: io ed Enrico arriviamo scortati da Simona, mentre Paolo, Mat e Manuela dovrebbero arrivare con Daniele. Enrico e Simona aspettano di spedire un pacco nelle poste di fronte al locale, mentre il sottoscritto salta la colazione passando direttamente all’aperitivo a base di birra ghiacciata offerta nuovamente dal buon Sossio fedele compagno di merende! Il resto dei Bco è in ritardo, quando chiudo una data per Il Cane per marzo proposta da Sossio, iniziano ad entrare tutta una serie di personaggi curiosi direttamente da un centro igiene mentale nelle vicinanze: infatti ogni venerdì Sossio mette a loro disposizione la cucina del Jarmush per imparare a cucinare. A sorpresa arriva anche un piatto di gnocchi che declasso perchè confido nel pranzo della band, peccato che putroppo arriverà appena alle 3 del pomeriggio… La vita on the road è sempre un casino, le variabili sono troppe, e forse dopo 20 anni che mi ostino in questa missione, mi rendo conto di aver seguito una scuola molto rigida e dunque di essere poco tollerante dal momento in cui le logistiche non vengono rispettate o messe in discussione gratuitamente. Ma in questo progetto il mio coinvolgimento al momento è totalmente lavorativo, dunque finché mi sta bene la paga tutto prosegue. Il teatro di Avellino è una struttura nuova molto grande, dall’impianto abbastanza modesto, ma gestito dal mitico e dolcissimo Luigi Mic del Revolution, il quale non vedo da una data de Il Moro e il quasi biondo del 2010. Accordata la battera, insonorizzata la cassa con il sacco dei miei vestiti sporchi, e affrontato il soundcheck come si deve, in largo anticipo ci dirigiamo a mangiare nella sede dei ragazzi dell’organizzazione del concerto. È un negozio accogliente, molto curato nei dettagli, ricco di libri, dischi, mi ricorda vagamente una galleria. E quando siamo seduti a tavola bevendo del Cannonau sardo mi rilasso assaggiando la pasta appena cucinata da Bianca e guardando le varie foto di colleghi scattate dal buon Paolo. Durante l’attesa pre concerto ci dividiamo con quella di trovarsi più tardi al locale: il Messere prosegue con l’ex battero dei Silken Barb, mentre il resto della squadra decide di entrare in un bar in chiusura per un caffé ed un amaro dolcissimo! Il concerto funziona particolarmente, possiamo fare un gran casino, crescere con le dinamiche in modo importante senza ansie di rimbombi noise! Anche se tutti i presenti sono seduti e sembra tutto molto formale, anche questa sera il pubblico è assolutamente caldo e canzone dopo canzone l’entusiasmo in sala cresce in modo stra figo. Appena finita la performance, smonto tutto in fretta e furia aiutando anche Luigi a caricare il furgone, con quella di schizzare a bere in un bar in centro a poche centinaia di metri. La tappa di strada a casa di Maria e il suo ragazzo per lasciare Paolo, Manuela e Matteo è obbligatoria come l’orgia di birre e vodka Belvedere al bancone del Why Not, gestito da due fratelli molto speciali e gentili. Mi sembra il testo de “La solitudine…” dentro e fuori dal bagno, sopra e sotto i tavoli… è ora di chiudere! Diciamo che Enrico è un attimo intollerante alla vodka e pure sfortunato, perchè al rientro all’appartamento scopriamo che il Messere gli ha rubato il posto letto, perchè spaventato dall’energia della prima camera messa a sua disposizione… festino… that’s it!