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Il Cane + Muleta

Punky Reggae pub – San Zenone degli Erzellini (TV)

Siamo alla quarta data; risveglio impeccabile abbracciato a topa Marta, doccia e camminata fino a Piazza Unità, dove ci aspetta tutta la squadra appollaiata su delle poltrone all’esterno di uno dei vari bar della piazza, totalmente super colma di turisti perché è domenica e pure carnevale. Provo ad avvertire Lorenz Iguana che il nostro appuntamento al Miti Caffè salta, perché in nottata ho scoperto che oggi si suona alle 18, fine concerti tassativa alle 19, check per le 16! Fede Grado e Marco ci aspettano al Tetris, carichiamo, mi fermo a comprare due toast e un caffé e appena parte la digestione sto già collassando in furgone senza tante pippe. Il Punky Reggae è un posto mitico: grazie al Teno ci sono già passato anche come Dailit, e il gestore è uno tosto, pratico, ti trasmette questa energia, questa scuola tipo: “Non è il primo concerto che organizzo come non sarà assolutamente l’ultimo”. Oggi suoniamo per primi, i Muleta sono della zona e devono essere headliner. Per la prima volta suono con il Marshall immenso di Teno, peccato che non ci siano dei monitor (assetto Pomopero Breganze), dunque si deve strillare e urlare come dei pazzi per riuscire a sentire la voce. Il basso di Andrea crea di nuovo problemi; a questo punti ci viene il dubbio che non sia un problema di ampli ma bensì di basso attivo. Finisce il concerto con il basso nella D.I! La nostra performance è molto polleggiata, la mia voce mi lascia in due punti, ma metà Muleta dicono che ho cantato bene, meglio della sera prima. Invece il gig dei colleghi vicentini è ancora meglio del solito. Teno inizia lo show scendendo dal palco, lasciando la chitarra in feedback e spingendo tutti i presenti sotto al palco. Andrea battero, concerto dopo concerto, suona sempre meglio, e il suo compromesso, equilibrio fra pulizia, tecnica e pacca sul rullo, incomincia ad essere molto stiloso e raffinato! La cena è il momento sociale della giornata! Siamo tutti seduti, mangiamo e beviamo, mentre le logistiche cambiano nuovamente, e vengo a sapere che i Muleta non se la sentono di venire a suonare a Ferrara, ci prestano il furgone, il driver battero Andrea lo guiderà per noi, come Pierasco la sua macchina, ma no way di fare questo festino assieme. La vita continua, non è un periodo facile per nessuno, e la vita rock‘n’roll è un lavoro pagato male e molto faticoso, trovare la forza di riconoscere che in certi momenti non si ha la testa, l’energia per farlo anche se lo amiamo così tanto, è un segno di maturità, un tosto risparmio energetico e il Teno è il mio nuovo supereroe. Domani mancherete un casino anche a tutta la Resistenza.