CAOS IN FESTA – Monselice (PD)
Allora, mi ricordo ancora quando ad Aprile da casa di Tine ad Odense (DK) ho chiamato Filippo al cellulare per chiudere questa data. Non potevo neppure lontanamente immaginare quanto fossero simpatici e assolutamente geniali i Flap dal vivo. Siamo i primi ad arrivare: la Matteite, la Sandre e il buon PierascoM alla guida. Il Piccione come di routine ci raggiunge da solo, mentre tutta la squadra di Montagnana è chiaramente in ritardo. Filippo dice…” ma dai, non ti ricordi di aver suonato con i Meathead a questofestival circa 12 anni fa?” non so che dire, il posto non mi dice molto. Siamo in ritardo su tutto, la situazione tecnica è a dir poco imbarazzante, dobbiamo collegare tutto da soli, il fonico è un amico, ma ha lo stesso serie difficoltà con l’impianto. Luci o non luci, suoni o non suoni, bevo come un matto per anestetizzare la voglia di fare quattro salti con una ragazzae di suonare ad un volume da stadio. I Flap sono meravigliosi, si sente e si vede lontano un miglio che Filippo e Cristian sono fratelli; c’è una sintonia speciale sul palco, la mia testa è in mezzo a loro fra le spie e gli stivali di serpente di Ciuffolo: una specie di Mickey Rourke amico loro che anima tutta la festa con urla da manicomio. Il nostro concerto è un problema, non sento nulla dai miei monitor e privo di amplificatori chiamo disperato il fonico che chiaramente ha lasciato il mixer per il bar. Filippo DJ light al mac mi fa ridere un casino, mentre il buon PierascoM sembra invece sotto psicofarmaci e guarda un punto fisso sul palco con occhi quasi chiusi. Mi preoccupo, incomincio ad urlare Andrea al microfono con quella di sapere che succede, non reagisce e mi sento solo come un cane. Per fortuna la festa prosegue dentro al tendone con Ciuffolo che in loop cerca di fregarci magliette dallo scatolone (ci riuscirà pure), qualche nuovo fan che compra il cd, le birre e le pizze che si moltiplicano come le facce stanche e i discorsi psichedelici della Sandre che come al solito a fine serata arrivano puntuali. I Flap mi pagano, regalo magliette a random, qualcuno riesce pure a pagarmele mentre l’arrivo dei veri vichinghi Ella Buzz (di ritorno come gladiatori da un concerto nelle vicinanze) viene accolto da Ciuffolo, suo cugino satellite e tutto il resto del capannone con urla modello The Lord of the Rings: ci mancano solo le pinte di legno, i fuochi d’artificio e le signorine con i seni megagiganti al bancone (in realtà >quelle ci sono e sono più vicine che il bancone, vero Fede?…). Ci mettiamo un sacco per raggiungere la sede Zapatista dove dovremmo trascorrere la notte, Andrea e il Piccione si addormentano immediatamente, mentre la Matteite si bevel’ultima birra sulla porta principale della sede: non riesce a smettere di ridere con il resto dei Flap!…”Ok ragazzi metto la chiave nella buca della lettera e poi raggiungo gli altri di sopra…”.Ottimo inizio di questa tre giorni direi! Din’