matteite

DEJLIGT (+FLAP+…)

IL MACELLO – San Marino

Si parte con due mezzi. In furgone: Matteite, PerascoM, il Piccione, Roger mega gigante degli Ella Buzz e il buon Filippo che oggi mi sembra più il chitarrista degli Incubus invece che il cantante degli Who. Nell’altra auto Cristian con donna più il battero dei Flap Fulvio. Roger non fa altro che fermarsi alle aree di servizio e comprare enormi quantitativi di Ceres. Collego il mio mac ormai senza batteria nei bagni dell’autogrill e recupero un po’ di numeri utili del locale. In piena salita a San Marino a 1 km dalla porta principale che è anche il luogo d’incontro, il furgone si blocca, ci manca dell’acqua, o meglio il prodotto magico specifico, come al solito. Nel bar si può fumare sigarette, nella repubblica la legge sul fumo non è ancora passata. Il mio omonimo Matteo (contatto del Macello) dopo essere andato a fare la spesa, fa scaricare il backline alla squadra facendole ammirare il locale. Si scaldano piadine sul Testo, si beve della gran birra e io e Andrea ci facciamo pure battere ignobilmente a calcetto da Elisabetta e Valeria…caspita se manca il buon Molteni (che inevitabilmente è sempre via con i Morti) almeno avremmo sicuramente qualche chance in più con il balilla. Ci sono abbastanza ragazzi giovani, uno sembra uscito dai fumetti dei Gorillaz e all’una e mezza ha il rientro imposto dai sui genitori, un’altra sembra Britney Spears, figlia di un pianista che 20 anni prima suonava regolarmente al Macello,  e non può far altro che deliziarci tutti con del buon Boogie al pianoforte. Il concerto dei Flap è qualcosa di strepitoso, i delay e l’orgia di pedalini di Filippo, più Roger che cerca di taccheggiare la ragazza di Cristian ( lui è impegnato al basso), l’attenzione di Matteo Macello e nostra, l’atmosfera da club, la voglia di stare sulla luna con la politica “pochi ma buoni”, insomma fanno partire questa serata come si deve. Il nostro concerto è  più complicato perché come sempre faccio fatica a sentire, comunque la gente reagisce bene; ma è la jam ininterrotta di due ore che partirà a momenti che sarà la vera attrazione della serata. Roger, che dorme da ore come il PierascoM (i rum e pera, i km e le pinte di whisky gli hanno messi fuori uso molto presto), si sveglia deliziando tutto lo staff con la mitica mossa dell’elefante: simulare la proboscide con il membro (possibile) e le orecchie del pachiderma semplicemente tirando fuori a vista le tasche vuote dei sui pantaloni…assolutamente Dailit! All’albergo Matteo Macello ci lascia subito per paura del troppo casino, lo ringrazio un sacco come suo fratello e spero di ripetere quest’esperienza nella repubblica presto!