SUMMER STUDENT FESTIVAL – Padova
Sergio, il poster di Daniela, Padova, Memo, l’intervista all’aperto con la radio degli studenti, Nicole, l’albero sul palco modello giardino botanico, il Piccione che per l’ultima volta suona dal vivo con Dailit, iniziare lo spettacolo di fronte ad un parco immenso e vuoto e terminarlo constatando: cacchio, da metà concerto in poi è arrivata un bel po’di gente, siamo alle solite, l’imbattibile dura legge dello spritz padovano, avessimo incominciato 20 minuti dopo sarebbe stato tutto molto più Dailit! Il palco è megagigante ed è incredibile ma vero, Enrico sta facendo i cori su Chop Chop proiettandomi dritto all’inizio di tutto, tipo io e lui in giro per Dublino, Maria di Gioisa… Alle luci c’è il buon C8 affiancato dai ragazzi del service che più tardi gentilissimi lasceranno sul cruscotto del furgone la prima registrazione audio di un concerto di Dailit! Sono distrutto, ora siamo in viaggio per Avellino e mentre scrivo i diari non posso fare a meno di pensare alla ragazza bionda appena conosciuta in aerea di servizio, lasciando deliberatamente svanire i pochi ricordi validi di questa serata veneta: venti di noi seduti in cerchio al buio sotto un albero senza neppure conoscersi veramente, o l’intenso ritorno in furgone con Enrico e Pierasco.