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DEJLIGT (+ IL MORO E IL QUASI BIONDO)

Fabbrica Pezzullo/Nestlè – Eboli (SA)

Risveglio veloce e dritti alla “pasquetta” del 1 maggio. Luigi genio ha invitato tutta la ciurma per un pranzo spettacolo nella sua mansarda/attico in centro. Sta cucinando in terrazzo una cosa come sette chili di carne, le bistecche stanno prendendo la dimensione di pagine gialle, Francesco rasta ha la responsabilità dell’aglio e olio per trenta, in più ci sono i cannoli siciliani, un sacco di fanciulle simpatiche, cascate di vino rosso, un sole feroce e una semplice ma genuina voglia di rilassarsi e non pensare ad altro che mangiare. Sono le quattro del pomeriggio, gli splendidi Andrea e Vanna aprono delle bottiglie di Rum e Pera, mentre Roby ricorda ai musicanti che è ora di andare a fare il soundcheck. Di fronte alla fabbrica ci sono delle manifestazioni in corso. In questi giorni stanno licenziando un sacco d’operai e inevitabilmente c’è della tensione, ma anche del buon interesse nei confronti del concerto sul palco dall’impianto discretamente grande. Nell’organizzazione sono tutti molto disponibili, ma i tempi tecnici sono eterni e la Peroni calda, sommata alla stanchezza e al sole, a lungo andare stufa. A sorpresa arrivano da Salerno Paolo, Carmine e Pepo con compagna, più tutti i ragazzi del pranzo che chiaramente non hanno mai smesso di festeggiare la “pasquetta” indiavolata eh! Sul palco si alternano gruppi locali e quando è il turno del Moro sono rimasti in pochissimi nel piazzale immenso. Decidiamo di caricare il furgone e di saltare il concerto di Dejligt. L’alternativa preferita è quella di andare (come la sera prima) a mangiare delle paste e bere degli aperitivi nel bar di Michele assieme a Luigi, Peppe e tre fanciulle scatenate che ci seguiranno pure nei giorni a seguire. Un day off come “altri”…