HERE I STAY – Guspini (Ca) ITA
Questo giro non ci sono problemi di traghetti e ritardi, si arriva in aereo come dei veri principini zingari. Le logistiche di viaggio sono gestite dal capitano di bordo quasi biondo Roby, che al momento del check in (quando scopre che la franchigia è di 18 chili a persona e non a bagaglio) baratta il suo colorito rosso nordico per un bel “sano” verde pallido. Si è sforato di 27 chili, uguale 270€ di sovrattassa sui bagagli, e neppure lo sconto a 90€ in tutto farà tornare il sorriso al quasi verde. Gae è stato arruolato dall’Here I Stay come fonico ed è una dolce sorpresa quando compare ad accoglierci all’arrivo in aeroporto. Seguono dei concerti a Poetto (lungo mare Cagliari), il meeting con tutta la splendida squadra dei sardi, l’inevitabile acquisto di birre per sopravvivere 3 giorni in mezzo al nulla, il divertente arrivo in macchina a Guspini con Davide Golf club e il montaggio delle tende concluso con un’eroica gonfiata a petto del materassino matrimoniale da parte della Matteite. Ma eccoci al giorno chiave, today is the day! Il risveglio è traumatico: è troppo presto è fa decisamente troppo caldo in tenda. Mi metto a disposizione dello stuff, accordo battere, aiuto il Gae sul palco piccolo e in cambio chiedo ospitalità per le mie birre calde nel frigo del backstage; il tempo di raffreddarle e saranno loro le uniche vere protagoniste e amiche dei lavoratori che al momento hanno il bar chiuso fino a cena. Ma sono le sette di sera ed ora sono emozionato; dopo un lungo e rilassato sound check sul palco piccolo con il moro, siamo pronti per dare inizio alle danze ed essere i primi ad inaugurare questo splendido happening di 3 giorni. L’intro ballabile e psichedelico del moro richiama e accoglie davvero tutti i presenti al festival; c è un’energia speciale, un attimo prima d’incominciare a suonare la batteria, sorrido ai miei due colleghi e osservo gli occhi attenti del pubblico che non ha mai visto il moro, ma a giudicare dai successivi svariati apprezzamenti, rimarrà particolarmente colpito e sorpreso. Da questo momento in poi tutto diventa un pochino nebuloso, certo ho un sacco di sorrisi ed immagini splendide che disordinate trovano posto fra i miei neuroncelli, ma buona parte delle informazioni dei successivi tre giorni vengono riportate da quelli che fanno gentilmente da balia al Matteino in piena matteite vacanziera…La mattina seguente vengo eletto come il nuovo sostituto di Bias perché dopo le innumerovoli scivolate e discutibili pseudo addormentate della sera prima, all’alba raggiungo l’apice: la porta della cucina è semi aperta, io entro per uno spuntino e l’allarme generale dell’Here I Stay parte in bomba; scappo spaventato come un teen ager perdendo il cellulare nelle lontane zone off limits del camping! Ringrazio per la pazienza il moro e chiaramente tutto lo stuff che ha colto la mia totale buona fede! Il secondo giorno non si dorme ancora in tenda per il troppo caldo e rimaniamo incastrati all’interno del festival per mancanza di mezzi. I gruppi sono ottimi, il Dj set del sosia dei Righeira spacca di brutto quanto il Gae che ritrova il mio cellulare e lo comunica a tutti dall’impiantone o come le danze sul palco di fine serata con falli tatuati sulle braccia di molti ed un’euforia collettiva super genuina, conclusa con un matto in acido che all’alba decide di tener sveglio tutto il campeggio con un’unica frase: ” Mucho mucho maionaisa”… Il terzo giorno finalmente riusciamo a raggiungere Piscinas in auto in compagnia di Tiziano Bob Corn più battero Three in one gentleman suite i 4 splendidi Father Murphy e chiaramente il moro e il biondo. A parte un pochino di sole iniziale al mare, ci piazziamo diretti al ristorante per una sana orgia di pesce terminata con un nuovo bagnetto, ma questo giro con affogata conclusiva del mio cellulare che recidivo dimentico nelle tasche del costume…Che giorni speciali, come i concerti degli Enon, dei Mojomatics, dei Plasma Expander con il mio dottore e battero preferito del festival. C’ è tempo, ma devo trovare un nuovo gruppo da portare per la prossima edizione. Grasssieeee.