matteite

DEJLIGT (+Il moro e il quasi biondo)

La taverna di Franz – Lignano (UD)

Si ritorna in Friuli e per la precisione, anche se l’estate è finita da mò, a Lignano. Questa è un’altra di quelle date che nascono per caso da myspace, il locale (che non conosci) ti contatta, chiedi un cachet, pensi alle spese dell’etichetta, fai due conti e ti senti fortunato. Siamo in coppia con DEJLIGT che chiudono questo “feed the dog tour” iniziato ancora a marzo 2007 con oltre 90 date in cartellone. La Matteite si dimentica la chitarra a Udine, s’ingegna assieme al gladiatore Caius per attaccare una cinghia con il Gaffa sull’acustica del biondo e cerca di capire l’esito di questa serata tutta particolare. Non c è nessuno in giro per Lignano, c’è un concerto in un bar vicino, ma sembra ci siano 20 persone. Franz del locale e il suo collega sono sereni perché dicono che la loro Taverna sta aperta fino alle 7 del mattino e dunque ha una clientela di nottambuli. Verso la mezzanotte siamo in pochi, ma il buon Marco Pilia è arrivato con una macchina piena di Fanciulle carine fra le quali la splendida Astrid appena tornata da Tokyo. Li osservo sorridendo al microfono e constato che è il concerto con la percentuale più alta di topa. Con Dailit partiamo di nuovo con le lente, ma Caius è distratto, forse perché deve andare a Gorizia dalla donna e questo giro la performance risulta effettivamente discutibile, non ci siamo proprio; non ci penso, esclusivamente in funzione del super lavoro che fra poco dovremo affrontare per preparare il set dal vivo del nuovo disco in italiano, appena finito di mixare dal buon Moscolow Dave e in uscita a Marzo su Tempesta. Il biondo e il moro si devono ancora riprendere dal festino veronese, il concerto fila liscio, ma siamo un attimo scarburati, forse anche per il poco pubblico e il contesto veramente distante dal loro immaginario. La serata si sposta in principio a casa d’Irene (che prende gentilmente in custodia a tempo indeterminato il 4 coni Marshall del Biagio) con il resto della squadra stra in forma, mentre il biondo rimane a dormire in macchina sotto casa. Per fortuna io e il buon Pierascador non ci si vede mai, dunque quando inevitabilmente il mood nell’appartamento cala, decidiamo di ritornare alla taverna e affrontare il bancone e il tavolo da biliardo da veri guerrieri. I discorsi si fanno vaghi, ma il titolare del loco oltre ad essere molto generoso, verso le 7.30 del mattino dice che potrebbe incominciare a prendere in considerazione il fatto di andare a dormire, io e il Pie’ siamo un attimo confusi…l’orario ci lascia perplessi, sorridiamo, ringraziamo, paghiamo e schizziamo a dormire nel nido Dainese di Lignano pineta. Well done!