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IL MORO E IL QUASI BIONDO

>CIRCOLO ARCI FANFULLA- Roma

Le date, l’investimento d’energia, soldi, tempo per organizzarle, la logistica on the road, il bisogno di dire delle cose e di confrontarsi per cercare di crescere in questo mestiere (o in questo hobby di myspace più popolare che mai…), sono tutti elementi affrontabili singolarmente, ma dal momento in un cui diventano un’unica missione, lo sforzo (che diventa necessario) è spesso anche estremamente impegnativo soprattutto se gestito da una persona sola. Dall’altra parte della “scrivania” invece, gli equilibri in una band rock ‘n’ roll sono altri e spesso sono molto sottili, soprattutto se questa ultima viene giustamente viziata perché già coordinata di default da un’etichetta, un distributore fisico e digitale, un ufficio stampa e un booking agency. Il moro e il quasi biondo sono un laboratorio live e non solo, esattamente come la Matteite rec. che, capitanata dal sottoscritto, non può far altro che lanciarsi e crescere on the road, sia come artista (battero del moro) che come struttura d’edizioni. Anche sei i ruoli e i doveri di tutti sono chiari, quando certi obbiettivi contrattuali ed economici fra le due realtà vengono raggiunti, è chiaro allora che rimane solo la voglia di dire assieme delle cose musicalmente, unico vero motore di tutta questa avventura chiamata IL MORO E IL QUASI BIONDO “Questa è una parentesi :)”. Questa data di Roma del Fanfulla rispecchia perfettamente questo equilibrio fragile, reso oggi concretamente più solido da una performance e un pubblico decisamente speciale. Alle luci e proiezioni il mitico Mutech, nel pubblico un sacco di curiosi e amici, tra cui Dan il regista, Tommy, la Tomasino, lo staff, Rosal…la cosa funziona, si sente bene e la gente è nello spirito perfetto per affrontare lo show e soprattutto divertirsi e lasciarsi andare anche con un genere apparentemente così di nicchia. Ci sono difficoltà con il dormire, quelli su cui contavo si sono scordati; mi organizzo con il circolo e alla fine dormiamo dentro al locale, con la serenità di non dover smontare o preoccuparsi di lasciare in strada gli strumenti. La magnifica compagnia di un po’ di gente speciale e un impedibile torneo di calcio balilla da nottambuli, fanno sì che non veda l’ora di rifare un concerto al Fanfulla con la stessa energia e credibilità!