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IL MORO E IL QUASI BIONDO

New Revolution – Avellino

Uau che viaggetto…be’, inanzitutto inauguriamo questo blog per pochi dicendo subito che la matteite (ovvero il sottoscritto, non l’etichetta) oggi festeggia ben 33 anni e dunque sprizza d’entusiasmo, infoiamento, voglia di festino e chi ne ha più ne metta…La scorsa notte (dopo l’ora delle streghe con le zucche…) ho fatto partire un inevitabile e prolungato brindisi udinese con la gemellina Martina, risultato: no comment…da quello che ricordo il giorno dopo la mia resistenza come navigator dura poco e mi sveglio praticamente ad Avellino… L’assetto è il solito: macchina rossa del biondo, guida lui ad oltranza con il moro in tenuta pseudo filosofeggiante. Alle 9 di sera fuori dal locale chiuso c’è solo una barista nel buio, segue il boss Vincenzo armato di cappello da uomo decisamente importante, l’apertura delle porte e poi, solo dopo, l’arrivo della squadra vera: Oscar, Rosal con L e chiaramente Antonio. In serata poi compariranno i vari fonici e poi amici, bimbe già incrociate negli scorsi passaggi e anche il mitico Luigi, mancano invece il Traverso e Rob Rifrullo. Il concerto è estremamente psichedelico, in certi momenti leggo il progetto con un estetica compleatamente anni 70…come il calcetto e le fanciulle prima dell’ esibizione e certi nomi di cocktail on the rocks impronunciabili che ovviamente determineranno il mood della serata. Non ricordo se siamo riusciti a dormire a casa di Antonio, ma al momento caricaggio credo di aver cercato il biondo per un pochino e di averlo localizzato in macchina al freddo…Gonna o non gonna, confuso ma felice, metto a fuoco il sorriso della barista e certe battute geniali di Oscar e Antonio. Hei ragazzi ci si deve assolutamente vedere con Carolina a Febbraio perché ho dimenticato la mia felpa preferita: not for ordinary people!