matteite

Il moro e il quasi biondo ( + Flora )

MADLY PUB – Borgonovo valtidone (pc)

Quando passa troppo tempo diventa sempre più difficile ricordarsi le cose, ultimamente poi le amnesie sono all’ordine del giorno ah, dunque sperin ben! Ricapitolando: i Kobenhavn Store sono dei piacentini stra simpatici del giro dei my awesome mix tape ed  esattamente un anno fa (il 3 maggio 2008) li si è beccati per la prima volta con il moro al mitico New Revolution di Avellino. Lo scorso mese Lore e il biondo hanno chiuso una data ai ragazzi all’ Edera e adesso tocca a noi schiacciarci nella punto e raggiungerli per un sazio festino. La strada è infinita e anche se riceviamo svariati sms con le indicazioni, usciamo e rientriamo comunque dall’autostrada più volte…dove sia localizzata Piacenza non è chiaro fino all’arrivo. Siamo in 3 gruppi, noi si suona per secondi. Il locale è un vecchio pub immenso che ricorda alla grande il mitico Tyne di Newcastle. Mentre salutiamo i 2 batteri dei Copenhagen (il primo fonico e il secondo tutto fare), capiamo che nessuno di noi 3 ha voglia di montare e smontare per il soundcheck, dunque armati di bireta semi ghiacciata optiamo per un facile line check direttamente prima dello show. Ho una voglia matta di bere e mangiare con calma, dunque quando arriva Nicola (il super uomo orange per la testa dell ampli) finalmente ci piazziamo a tavola ordinando pizze a go go e birre dai nomi veramente bizzarri. Maria Pia (come mia zia) oltre a suonare il sax con i Flora ed essermi seduta di fronte, ha il diabete come il sottoscritto, così nella coincidenza sfortunata parte una discussione tecnica molto interessante condivisa anche dal buon biondo. C’ è caldo, durante il concerto sudo come un matto e osservo i pochi presenti decisamente interessati, mantenere comunque le distanze dal palco. Il concerto funziona alla grande, il biondo è molto felice e particolarmente entusiasta della performance, stiamo suonando prima di tutto per noi perchè si ha voglia di stare bene e questo è un trucco emotivo che alla fine è anche la chiave di tutto; quella che ti fa superare i sacrifici e che ti rende quasi invincibile durante lo show! Dopo una certa ora (tipo mezzanotte modello cenerentola) il locale cambia genere, gente, clienti, compaiono le mini gonne in pelle bianca, i buttafuori, la sala fumatori si riempie di coatti e tutti non fanno altro che ordinare da bere ad una serie di getilissime e serene bariste completamente educate alla discesa a valle dei freaks! Ma il bello deve ancora arrivare, una volta riempita la macchina di bibite e strumenti, guidati dal mitico Nicola raggiungiamo l’ostello assolutamente vuoto nel pieno centro storico del paese. Trasportiamo rum bianco, tonic, piatti e chitarre al terzo piano e jammiamo ad oltranza fino all’alba registrando e documentando il tutto (bibite comprese) come dei veri adetti ai lavori. All’alba il biondo spara che lui è un depresso, Lore opta per essere un paranoico e il Matteino si gioca la carta dell’ ansioso! direi un trio da oscar come la luce improbabile nella stanza immensa  prima di morire in branda per non più di 5 ore! Grazie un sacco a Nicola per le risate e le note magiche, alla cassa della band per la spendida colazione a gustose piadine, birra e simpatica chiaccherata con basettone, al Biondo per avermi riportato a casetta intero come al solito.