Shelter – Sequals (PN)
Siamo puntuali, dopo essere passati per Udine a prelevare la battera , siamo di fronte allo Shelter, in mezzo alla campagna sperduta, a fare conoscenza con i ragazzi dell’impianto. Il sound check fila liscio, cerchiamo di spiegargli la necessità di trovare un equilibrio tra le basi e il resto degli strumenti e a quel punto siamo pronti per la cena. Anche questo giro scattano incomprensioni, Richard sosteneva ai tempi di avere una “cucina” e quando è il momento di mangiare, il nostro casca dalle nuvole. Per fortuna scatta il buon senso e ci mandano in una pizzeria in paese. Alla cena, oltre ai ragazzi del service e il buon Caio Swaighel, arrivano anche la gemella Martina scortata da Alice, Silvia, Carlo e Marco. Dopo svariate caraffe di vino, decidiamo di affrontare il locale. Bevo a collo un “cacciavite” con aggiunta di vodka e doppia cannuccia con Marty e siamo operativi. Sul palco le basi sono basse, la mia voce è rauca, ma il pubblico è decisamente caldo, soprattutto grazie alla splendida sorpresa di Manuel “Il Fabbro” accompagnato da Fierch, Mario e altri freaks molto simpatici. La serata prosegue con la discoteca modello Velvet, decisamente anni 90, decisamente old school! Passiamo in mezzo al locale pieno con il backline e quando è il momento di farsi pagare Richard è decisamente corretto e caccia quanto pattuito. Sarei rimasto a festeggiare con Claudio (che non vedo mai), ma la truppa, dopo questi 4 giorni intensi, si divide fra Udine e Pordenone per due soli giorni off, prima di altre 6 date di fila in giro per la penisola. Sono felice, il Cane in tre con Simone ai tamburi, è decisamente più stabile, anche a livello umano e professionale, c’è una certa esperienza di fondo che ci permette di affrontare imprevisti logistici e menate di ogni genere con un controllo efficace e decisamente più sereno. Mentre penso al nuovo disco già scritto e al lavoro per le riprese che mi prende nei buchi di questi concerti, mi rendo conto di aver ancora voglia di dire delle cose, giocare, scrivere frasi sui pacchetti di cicche, come questo blog in stazione a Casarsa, dopo aver recuperato i cd dalla Tempesta e aver incrociato Cala, Mortazza, Nina e Roberto di ritorno da un avventura decisamente analoga.