Mani n’ rockfestval – Montebelluna (TV)
Devo schizzare a prendere una corriera per Lignano perché stasera attacco a fare il commesso da Irene. Non so che dire, il viaggio di ritorno in macchina è stato fighissimo. Simo, Andrea, Chiara… direi una bella truppa di freaks ancora sotto shock per la serata a base di Moskowska, ma decisamente positiva. Mangiamo al ristorante delle cose buonissime, dormiamo in un appartamento immenso dove non si riesce a spegnere le luci, ma si riesce ad organizzare un micro-incontro di box fra me e il Pierascador, al super mercato mi domandano se ho 18 anni per comprare la vodka, per la paura di incastrarci nel traffico della statale Pordenone-Montebelluna arriviamo al sound-check in anticipo e prima dei Normal Insane (compagni di merende e organizzatori del evento), regalo un cd del Cane ai Ministri – decisamente simpatici – e li guardo soffrire sudando nelle loro divise in lana in pieno giugno, annaffiate da un bel po’ di Amaro del Capo! La gente arriva decisamente tardi, quando è il nostro turno o quello dei Normal sono in pochi seduti nel prato, è molto difficile coinvolgerli tutti, fare delle battute, renderci credibili su un palco così grande, ma anche così poco efficace con un pubblico così timido e distante! Per la prima volta in tutta sincerità spiego ad Andrea e al bassista dei Normal Insane il mio punto di vista tecnico – e non solo – sul loro show, la mia sincerità viene apprezzata solo dal bassista e non dal battero, che oltre ad andarsene come al solito senza pagarci, mi sveglia con un sms delirante dove mi invita a chiudere addirittura questo scambio di date che avviene da due mesetti. Non so che dire, forse dovrei dargli una pacca sulle spalle, fare l’ipocrita come molti e dirgli che sono la band del 2010… La vita è strana, il caldo è peggio del freddo? Meglio salato o dolce? Davanti o dietro? Dentro o fuori? Sabato prossimo siamo di nuovo con i Normal in un festival dalle loro parti, spero che l’energia sia più o meno come quella di stasera, altrimenti vuol dire che ho sbagliato tutto come al mio solito.