Anfiteatro Fausto – Terni
“Ti prego portami fuori e tirami un’altra testata, ho bisogno d’affetto!!…”. Siamo all’Irish pub di Terni, Caius sta fuori di sé, la stanchezza per la discesa in pandino Aviano-Terni via Romea scortato dal sottoscritto misto un’orgia di bibite iniziata ancora alle prove degli elio p(e)tri in quello dello Skylab, ha messo knock out il mancato guerriero yankee… Per fortuna i pochi delinquenti pugili che vorrebbero fargli il festino hanno capito la sua buona fede e mentre il piccolo lord rovescia pinte tirando pugni sul bancone e urlando: “Guardami negli occhi!!??” a un tifoso della curva tutt’altro che sobrio, io ed Emi ci consoliamo assieme a Tiziano e Daniela con del sazio ma discutibile assenzio! Quando sono le dieci del mattino sono l’unico ancora sveglio sul balcone di casa loro e quando ci svegliamo alle 14.30 in bieco ritardo per il pranzo a casa Angelelli, scopriamo che siamo tutti senza cellulare e che chiaramente ci stanno cercando tutti da ore! L’anfiteatro romano di Terni è un piccolo capolavoro in pieno centro storico, gli organizzatori sono tutti gentilissimi, come i proprietari del chiosco all’esterno delle mura! Oggi siamo al completo, oltre al roadie Caiusss, c’è il magico Daniele sceso appositamente da Perugia per farci da fonico e Matteo al violino. Si deve condividere il palco con i numerosissimi e vicentini Osteria popolare berica, ai quali si è promesso che presteremo i fusti della batteria! C’è un frigo con due casse di birra sul palco. Mentre aspettiamo impazienti che si freddino a modino montiamo con attenzione il backline scherzando sull’accento esotico dei vicentini rispetto a quello ternano o friulano! Caio è in pieno hangover per i danni molto discutibili di ieri sera, io mi sento concentrato, si ha voglia di fare un bel concerto e non i baby sitter come ieri sera, anche se Emi si è tagliato un pollice e ha serie difficoltà ad affrontare una serie di arpeggi! Dopo una cena in un tendone modello sagra quando sono le 22.30 siamo pronti ad affrontare il concerto. Mi prendo delle birre, mi metto la gonna e con grande delusione mi girano subito i coglioni, perché quel mona di Caio mi ha distrutto le bacchette nel pomeriggio e si è dimenticato di dirmelo. Risultato, devo fare il concerto con le sue che sono delle pannocchie quanto a diametro e il mio mood degenera immediatamente. Il suono invece spacca a palla, Daniele al mixer è una garanzia, come Matteo al violino che improvvisa sempre di più, ma soprattutto grazie a un impianto e un palco più che anomalo rispetto ai nostri standard, riusciamo finalmente a capire cosa suona, come si muove sulle basi! Nel pubbilco ci sono svariati amici ternani di Emi, sua madre Daniela e la sorella Ele, Lalla con Lorenzo, il figlio di Andrea, insomma chi più ne ha più ne metta! Non è una delle nostre performance migliori, però due ragazze ci comprano dei dischi, anche se a fine concerto non facciamo partire il merchanda perché nessuno a cazzi di farlo! Ehi si perde in un brano e lo canta a metà, io devo ancora prendere sicurezza con il nuovo pedale, Andrea ogni tanto suona il basso come un chitarra e si dimentica di appoggiarsi sulla cassa oppure nuovamente (come al Circolo a Roma) decide di chiudere con Emi sul finale lasciandomi da solo su un crescendo di piatti! Stiamo crescendo, ma ogni tanto ti viene da dire veramente… “A chi serve musica come questa?”. La serata continua al chiosco con gli amici storici di Emi, dove c’è più gente che dentro l’anfiteatro per il concerto dei vicentini. L’evento è gratuito e quando vedo fighette tutte truccate con i maritini che si affacciano snob rimanendo in entrata mi verrebbe da prendere un lanciafiamme e bruciarli tutti! Questo è il solito prezzo della cultura o dell’ignoranza! Questa sera non si dorme da Daniela e Tiziano, ma io e Daniele siamo da Silvia e Claudio da Emi! Quando il bar sta per chiudere, mentre aiutiamo Chiara e il Titolare a chiudere il chiosco con delle tavole di legno improbabili, mi va per storto una vodka e la rigurgito accanto senza che nessuno apparentemente se ne accorga! Segue la rivincita del Matteino, che dopo 24 ore di cazzate di Caio, decide di pisciargli sulla portiera del pandino, chiamando all’appello per la performance pure tutto il resto dei presenti armati di camera e filmino! Caio ora in macchina sostiene che è stata una partita a tennis…