Blessed Child Opera
Mr. Rolly’s – Vitulazio (Ce)
Il bed and breakfast dove siamo morti per le solite 5 ore tirate è bellissimo e la vista sul panorama napoletano è un vero spettacolo! Carichiamo il back-line in furgone e decidiamo di attraversare a piedi il centro di Napoli con quella di pranzare da Nennella, un ristorante molto folcloristico! Segue un caffé a casa di Marco Booker come l’incontro con la sua compagna e le loro due figlie giovanissime e dolcissime. Quando ribadiamo lo stesso tragitto a piedi ritornando al furgone in custodia al garage accanto al locale, siamo a panza piena ma palesemente provati dalla camminata in pieno delirio del sabato pomeriggio napoletano. La direzione è Vitulazio in provincia di Caserta e sembra che siamo pure in anticipo rispetto all’appuntamento per il soundcheck. Il Mr. Rolly’s è un normalissimo bar molto accogliente dotato di una stanza abbastanza grandina adibita a sala concerto. La famiglia di Joe (titolare e responsabile per il concerto) è mezza americana Up State New York, dunque il locale è ricco di scritte e di richiami americani. La battera Sonor che trovo a disposizione, ha un tom dalle pelli distrutte, tra l’altro come il mio unico crash, primo piatto a distruggersi della partita ricevuta con l’endorsement della ufip ancora nel 2006. Ho di nuovo fame, forse la mia tiroide sta dando di matto, con Matteo ordiniamo una birra enorme e due panini che consumiamo guardando la partita Inter – Livorno, proiettata su una parete in assetto cinema. Quando iniziamo il concerto verso le 23.30, c’è abbastanza gente al locale, ma come al solito la buona parte preferisce rimanere fuori in strada a bere aperitivi. Suoniamo bene; anche se sono armato di click, segnali vocali nelle basi per i cambi modello tom tom, birretta e confort vari, non riesco a lasciarmi andare molto anche se suoniamo precisi; l’unico momento nel quale succede qualcosa di più forte emotivamente è personalmente l’improvvisazione finale che fra sali e scendi di dinamiche, noise di chitarra e il super basso di Matteo, conclude il concerto con gli applausi più sentiti dello show. Investiamo i due free drink in birra, e scatta un piacevole match a biliardino con Matteo, Paolo e un suo amico giunto appositamente con la ragazza per il concerto. Matteo è un po’ cotto e dice che non gli dispiacerebbe andare a dormire o almeno a rilassarsi a casa; smontiamo tutto e a breve siamo nella camera di Joe, colma di strumenti musicali, foto di famiglia, coronati da un suo racconto molto speciale su le tre “M” tatuate su indice, medio e anulare della sua mano sinistra: le iniziali di tre persona speciali alle quali ha voluto molto bene e dalle quali ha imparato tantissimo! In lettone con Matteo ci spariamo con il portatile “Amore tossico”, un film anni 80 sull’eroina, decisamente forte, ma dai momenti super ironici se visti in chiave “leggermente” cinica. Notte!