Zeman
Vecchio Mulino – Valdengo – Biella
Anche se solamente per una due giorni, riparto per un weekend totalmente punk rock pure con i guerrieri Zeman. Dato che gli impegni di tutta la squadra sono importanti, e in più da mesi sfruttiamo le poche prove per lavorare sul nuovo disco, riusciamo ad organizzare una sola prova generale nell’inferno bollente di Cas’Aupa, giusto il giorno prima della partenza. Lupo, Dede e Stefano sono tre persone molto diverse, ma quando scatta il momento di infilarsi in un mezzo per andare a suonare, è come se si resettassero e dimenticassero quello che fanno realmente nella vita; staccano completamente, si lasciano andare giustamente con il sorriso, come fossero in vacanza, guardando la partita dell’Italia su un iPad in macchina o comprando patatine e birra in autogrill. Dopo tipo 6 ore di viaggio, ovviamente ne perdiamo un’altra a cercare il locale situato (a detta delle info) a Valdengo in Via Dante: i cellulari non prendono, l’organizzatore non risponde ai messaggi perché non ha internet, e in fine il tom tom segnala ufficialmente che ci siano rispettivamente almeno altre 5 Via Dante sparse fra i tornanti delle colline della zona, molto valli del Natisone in Friuli. Sarà solo un uomo da film horror a due chilometri dal Mulino ad indicarci la retta via, ovviamente non prima di domandarci con aria spaventata se ci fossimo mai stati… Chiuso questo intro grottesco, ovviamente il locale come tutto lo staff e la band headliner della zona, sono una figata pazzesca, super rilassati, disponibili e decisamente abituati ad organizzare eventi come si deve. Post soundcheck abbastanza veloce, ci concediamo una super cena al secondo piano del ristorante in compagnia degli Invers, sfamandoci con del rosso e un’ottima pasta credo con della panna. Il nostro show, preceduto ed accompagnato da un amaro ad asporto triplo, parte veloce, preciso, arranca forse un pochino verso la fine, probabilmente per problemi d’ascolto, ricordo delle pause lunghe fra un brano e l’altro. Il tetris in auto è veloce, a differenza della precedente pausa al banchetto dove il sottoscritto e Dede vengono realmente massacrati per 16 minuti, da una mancata fan, super affascinata dalla copertina del disco, ma non dalla nostra performance come dal culo del nostro cantante. Almeno ci rifacciamo al bar, dove per un’ora gloriosa siamo pure padroni del dj set. Il finale a base di Pastis caratterizzato dalla caduta di Rapinolo in giardino a casa del promoter, racconti di cagate personali in posti improbabili e video senza senso su U tube, aumenta l’autostima collettiva come le lacrime dal ridere.