matteite

Diario

Il Cane

>Bianco e Rosso – Pordenone

Succede di rado che qualcuno mi comunichi di leggere i miei diari, di solito è come un trip in solitaria che condivido con il muro. Questo giro siamo in macchina nel caldo verso Pordenone; Simo e il Viet non cincischiano per niente e buttano al centro una serie di Polaroid dei miei blog veramente curiose. Questa giornata da Oscar ha un sacco di sfumature, locations e dinamiche curiose. Il piacere di incrociarsi a Pordenone e ribeccare tutti questi amici in un colpo solo è surreale e a detta della Fiorella anche molto romantico. Il Pierscador chiama sul mio cel alle 18 e ci domanda dove siamo. Incredibile! E’ così agitato, proprio come me, per il fatto di suonare in casa che arriva con ben un’ora di anticipo. La logistica è molto complessa, il bar è pieno di fighetti con il colletto alzato e il ragazzo moro che lavora dietro il banco ha un solo neurone che galleggia nel nulla! Ci domandano cosa vogliamo bere (e fin qui ottimo) e poi ci mostra un angoletto ridicolo, giusto sulla porta d’entrata del locale e sulla passerella per le carrozzine, indicandolo come fosse il palco! Sono collegati con un altro pianeta, non sanno nulla di quello che concerne un concerto, mentre gli Spritz li sanno fare bene. Chiamo Basei, gentilissimo responsabile della data, e in un battibaleno delego tutte queste problematiche tecniche. Sono agitato per bene, ieri ho fatto le 8 del mattino in un bar in viale Ungheria, gli zuccheri mi mollano puntuali all’orario aperitivo, bevo Coca-Cola, salto la cena e quando sono le 21.30 e stiamo per iniziare succede tutto. Le bibite supportano una concentrazione maggiore del solito, siamo emozionati e facciamo il nostro lavoro al meglio, anche se l’ascolto è veramente precario. Conosco tutti e cerco di salutarli in diretta uno ad uno (come in dune). Mi passano davanti armati di aperitivo sorridendo, intimiditi, ma anche decisamente rilassati e io ricambio salutando come se fossi al bancone con loro. Peter e Fio comprano un cd in due, Sleepy non prende posizione sul concerto… eh eh. Stiamo bene assieme, mi scatta un sacco di nostalgia per quasi 10 anni passati insieme a lavorare e fare festino in un paesotto che sembra decisamente diverso, ma in realtà è sempre la stessa menata e se gli ingredienti sono buoni e difficile fare una cosa imbevibile… Schizziamo verso Udine molto presto, c’è Chiara, Michele, Viet e mentre stiamo parlando di un sacco di cose più o meno serie di questo disco e annesso tour sono già al Bardò a Udine a rifare le 8 del mattino per la seconda sera di fila. E non mi manca più niente…

Il Cane

Porto di mare – Firenze

Risveglio ottimo, super pranzo con la squadra Battisti, nuova annaffiata di birre e via a cercare un metano per la Toscana e din? Lo troviamo anche di sabato. Zizzzaaa! Oggi è l’ultima di questo giretto. Come previsto verso le 18, a Santa Maria Novella, arrivano con venti minuti di ritardo sia Fabio che la Mary, compagna del Pierascador. Ebbene sì, stasera il gig verrà chiuso dall’amico fotografo musicante bluesman paraculensci Fabio Cussigh in arte Betzy. Da piccoli, molto piccoli, io, Simo e lui si giocava assieme a basket, poi non ci siamo più incrociati per una cosa come vent’anni… le avventure per chiudere questa data il mese scorso sono state tantissime, una vera epopea, e dunque anche se Alexander alla fine ha detto facciamola, mi aspetto sempre il momento surreale nel quale mi dice che è il festino è off! Invece va tutto per il meglio. La cena è ottima, Betzy è contento, il locale pullula di gente seduta, ma decisamente interessata, a parte una con una faccia da sberle seduta a trenta centimetri dal mio… conosco Daniele&co., già produttore dei Malvachimica (che stasera suonano da altre parti), poi arriva il Napolo, Anne Sofie che riscappa via subito e altre simpatiche fanciulle alle quali regalo un disco in omaggio. Veronica è in Friuli così come Giorgia a Pesaro, ma comunque dormiamo da loro. Anche se ora non ho proprio voglia di dormire, salgo nella macchina di non so chi e schizzo a finire la serata con Michela, la socia del locale, prima all’Eximo e poi non so dove, so che quando imbocco via dell’agnolo è giorno pieno e ho un leggero mal di testa.

Il Cane

Baraonda – Marina di Massa (MS)

La scorsa settimana, di ritorno da qualche data, ci accorgiamo che si ha questo off post Viareggio e pre Firenze dove Simo deve fare il fonico agli amici e compaesani a 20 chilometri da casa di Ale. Chiediamo di suonare per la cena e le bibite. Il Pasta gentilmente si informa con il booking e il gioco è fatto. Andrea si sveglia giustamente con la birra (lavora sempre come un negro e quando siamo in giro per lui è pura vacanza) e mentre siamo nel locale e ciaccoliamo allegramente con il titolare storico del Baraonda scopro che Andrea sta già quasi barcollando. Gli Amari sono in ritardo notevole, tipo che arrivano per le 19.30. Simone dice che è normale, sembra che per logistica e decisioni pratiche quella baracca sia molto lenta, forse anche perchè sono in cinque! Per noi che siamo al primo disco prendere questi concerti a cachet zero ma a buona visibilità non è da poco, in più se siamo con amici ancora meglio. Al ritardo si sommano i notevoli problemi tecnici dell’impianto, massacrato di recente dalla produzione del Teatro degli orrori, decisamente scontenta per la precarietà della situazione. Ma siamo tutti dritti e nessuno inciampa. A cena beviamo vodkine, parte una micro discussione simpatica con il Dariella al quale in ipoglicemia confido la mia recente forma di rigetto per il popolo yankee anche non necessariamente repubblicano, e poi con pizza senza mozzarella sullo stomaco sto già sbraitando “la solitudine è una malattia dolcissima!” sul palco. Arrivano amici a rate, sento bene, il Piè è svalvolato e parte con assoli al basso e note stonate che io chiamo note magiche e Simo giri mezzo tono sopra o sotto… per non parlare poi di quando rischia di addormentarsi e si ripiglia solo perchè gli urlo in piena “come on!”. Ma nel complesso il concerto spacca, vendo dei cd fumando in giardino ed evitando così di piazzarmi al merchandaising degli Amari per tutta la durata del loro concerto. Solo quando rientro mi accorgo che, anche se pluriavvertito, c’è rimasto il Piè a fare da guardia al banchetto… Ah!? La vodka è pessima, come l’espressione sul volto della barista, che non sapendo forse che suono per la gloria, al secondo drink inizia a fare la smorfiosa. Non mi resta che caricare la multipla del Cane e l’intero furgone degli Amari coordinato con mastro Simo (l’unico vero guerriero di questi giorni). I ragazzi sono un attimo lazy e stanchi, io sono in piena matteite e l’idea che un piffero mi aspetta a fine lavoro non mi dispiace per nulla. Di ritorno in macchina con Simo, via paesini e non lungomare perchè il tom tom è quello di Lost, mi viene in mente il Cane del bresciano super cucciolo e rilassato dentro alla loro auto nel parcheggio del locale, la concentrazione di Simo, il piacere di stare bene con qualcuno on the road, direi come i fondamentali, il terzo tempo a basket…

Il Cane

Il Polpo- Viareggio

Allora, mettiamo in chiaro che il Battisti, la Sara e il loro nuovo arrivato Teo sono una squadretta dolcissima e super ospitale, e aggiungiamo il fatto che l’idea di stare due giorni da loro in toscana per due date a pochi chilomentri di distanza dal loro nido mi commuove a dir poco e mi manda un fiantin su di giri. Detto questo… “Ale, si è trovato il microfono di tuo fratello sul fondo del furgone!”. Torniamo al principio. E’ il primo concerto in acustico della storia del Cane con Simone ai bonghetti. Il Polpo è un bar paninoteca sul lungomare del ragazzo della sorella di Sara, molto carino, molto in legno, molto tuga, infatti prima avevano la Stiva che spaccava di brutto, poi li hanno obbligati a chiuderla e ora si dilettano a fare questi panini Maradona, inni al colesterolo e ai carnivori, mischiati con gig in acustico e birra alla castagna! La squadra tipo Lore, Bresciano, Savisky, un sacco di bambini di vari amici e non, ubriaconi, discotecari, americani, non manca. C’è un sacco di gente, ma al momento del gig a parte una ventina di miei amici, tutti gli altri se ne fottono e parlano coprendo la mia voce. Il colmo sono quattro tipe zoccole talmente ignoranti, alle quali al microfono in diretta domando se hanno la diarrea o altri intenti più graziosi, che non si accorgono assolutamente della figura di merda che stanno facendo; oppure quando durante il finale di dune entro deliberatamente nel cesso aspettando il mio turno e suonando un arpeggio in loop finchè il bagno si libera, e esce una fanciulla molto sexy, ma decisamente stronza, che scappa senza sorridere o dire nulla. Per fortuna che ci sono gli amici e che ho voglia di stare con loro, perchè non è un posto per fare dei concerti in acustico, al massimo un sazio dj set di maraglia, anche se i titolari sono molto gentili e tutto tranne che coatti!

Il Cane

Al Contrario- Aviano (Pn)

Bah non c è molto da dire, data strana, siamo in casa e l unica cosa che mi fa felice è che ci sono un bel po’ di amici che sono venuti a fare festino. Il locale è molto fashion, ma in realtà anche molto alla mano. La zona concerto è tutta insonorizzata e in teoria si dovrebbe sentire molto bene. Beviamo spritz, andiamo dai combattenti di fronte a prelevare i soliti Nanni, Fabio metal. E’ pazzesco, non attraversano neppure la strada, non ci vediamo mai, per beccarli a un mio gig forse dovrei suonargli il campanello di casa come la battera alle 5 del mattino… Arriva Manuel (che poi passerà 4 giorni nella dimora Dainese a fare nuovi bassi per Il Cane e nuovi deliri rap per Il fabbro) poi arriva braccettolo – al quale rifilo cd e locanda -, e anche Luca, Rosso e Calligo che mi domanda da disoccupato quando ho intenzione di trovarmi un lavoro, la Eva… La Jenny che si presenta apposta per dirmi che aspetta un bimbo, con il suo tipo (vecchio giro Ceschin metà anni 90) che peccato mi storce il polso facendomi un male boia….: “Eh cosa sono queste confidenze…”. Between us Jennuzza, che tristezza e in bocca al lupo! “Anche se ci fermiamo a mangiare in più di sedici persone a 12 euro a cranio per un primo e del vino, il titolare ci paga comunque la metà. Il Pierascador è mortificato. Io sono abituato e non ho voglia di discutere perchè la data non l’ho chiusa io, ma bensì Kaiusss che è arrivato a fine lavoro sostenendo di essere il battero del Cane… La serata termina a Udine al Black con Simo, e poi Betzy con la “Bionda” e un’altra amica alla quale avrei fatto il festino molto volentieri, soprattutto perchè sosteneva di essere amica di mia sorella Betta… Ricordo di aver voluto mandare a quel paese Gio Black per aver fatto saltare la seconda data di fila del Cane, ma l’ignoranza è una cosa per pochi eletti, dunque preferisco continuare a bere birete da lui con i miei amici facendo a meno di cagare uno che mi dice zizza nell’orecchio per sentirsi figo! That’s it!