Solstice Summer Festival-Piazzale San Lorenzo del Castello di Conegliano (TV)
Le cose si sommano, meglio scrivere subito e cercar di ricordarsi quel poco che (dopo un mese di lavoro folle) continua a solleticarmi i neuroncelli. Sì, si parla di un lavoro da matti per prepare la première live del cane, si discute per un mese intero su quali sono le tracce audio o meglio gli strumenti del disco da suonare dal vivo e quali sono quelli invece da suonare midi con un mac o con un I phone per evitare portatili sul palco. Ci si confronta spesso, si fanno un sacco di km (per raggiungere in sala prove ad Aviano quell’energumeno di Kaiusss) io, Davide e il Biondo da Udine e Codroipo e il buon Pierascador da Valvasone. Le sudate prove durano massimo 2/3 ore a botta, dove spesso Kaiuss, oltre a non sapere le parti, molla il colpo perchè dice che ciulla troppo e non ha avuto il tempo di impararsi le mie batterie. L’ultima settimana la tensione è folle; si deve fare a giorni la prima con i 3 Allegri (che sono anche quelli che con la Tempesta hanno prodotto il disco) e noi siamo in 5 sul palco, con un controllo del set a momenti emozionante, in altri assolutamente ridicolo e poco efficace. Arriva venerdi 26 giugno; Andrea gentelman Pierascador mette all’ultimo il furgone; la mattina ci sono 1000 telefonate per permessi, logistiche di viaggio, targhe e cazzi mazzi. Con i ragazzi dello Zion (dopo svariate tensioni e incomprensioni fra loro e la ex agenzia di Carolina Baraonda) sono rimasto che preferisco un cachet ridotto, in cambio di cibo e bibite per 5 a go go, dormire, palco, fonico, inzomma che ci mettano in una situation di relax, perchè è la prima del cane e vogliamo gustarci sereni e concentrati il Castello di Conegliano. Neanche a dirlo il Matteino passa l’intera giornata a fare da tour manager e da ponte con quelli del locale e la line up del Cane, dei 3 allegri, quelli all’entrata per gli accrediti, i serial killers che (nel mio immaginario) avrei voluto pagare per attaccare con 3 carrarmatini lo stuff, il mio battero, la sua donna, probabilmente anche una parte di me. “Paradossalmente” Il Concerto funziona abbastanza o meglio la performance e i brani a detta della buona fetta di amici e nuovi fan canterini, è decisamente credibile. Caio suona senza monitor perchè si dimentica di posizionarlo dopo che svezza il sound check con una sana rissa da ignorante con Luca dei morti, gli ascolti nei monitor sono totalmente diversi dal sound check per i primi 3 pezzi (dovevano esserci 2 fonici, invece ne manca uno (grazie Gigione)) come i canali e i microfoni per 2 band (“chears” Zion) che sono già stretti per i 3 Allegri. Suono rilassato, mi emoziono quando vedo che i brani più lenti e depressi sono quelli che pigliano meglio al pubblico, che la gente per la prima volta capisce quello che canto, che alla fine è partita una cosa nuova sulla quale si è lavorato per un sacco e adesso è ora di spacciarla fuori dalle scuole con il sorriso. Tolti tutti la camicia da palco, passiamo la serata al merchanda a discutere del concerto fra di noi e gli amici storici apparsi come meteore (Andrea, Matteone, Bruno, Ale, Clara, Pitch, Michele…), a vendere magliette maggiorate dei morti, a sentirsi parte di questa cosa nuova chiamata il cane a tal punto di non prendersela troppo per i modo poco stiloso e le successive discutibili tensioni che i nostri amichetti dello Zion (semplice mancanza di comunicazione, a Brooklyn la chiamano ill cominication…) ci stanno preparando al varco tagliando i rubinetti delle bibite dopo il gig, dandoci meno dindi facendoci passare per sbadati, sfamandoci con un paninetto per cena, giustificandosi (come era già successo in passato) tipo:”…a per questo chiedi all’ altro, non a me…”, peccato che da 1 mese parlo sempre con 1 persona…notevole! Feed the Dog! Grazie Tempesta e Gigione.