matteite

Diario

DEJLIGT (+Davide Desolei+Replace the battery)

PRESIDIO NO DAL MOLIN – Vicenza

E vai che si ritorna a beccare tutta la truppa più che numerosa di Montagnana (PD): Flap, Replace, Ella, il Topo, Chicas. Siamo a Vicenza, la terra degli amici dallo stivale facile di nome Melt, passiamo un bel po’di ore fuori all’aperto a parlare con tutti, scoprendo con grande sorpresa che alla fine le due compagnie vicine di casa in realtà non si conoscono poi così tanto. C’è anche l’Elena, che è “scappata” di casa come a 17 anni, porta un paio d’occhiali bianchi zebrati che la rendono ancora più pestifera del solito. Gli orari sono eterni, Giovanni Melt dice che l’ultima volta i ragazzi hanno suonato alle tre del mattino; mi rilasso, assaggio grappette, scrocco sigarette al Teo, digerisco un panino con la salsiccia e scatto foto a caso come al mio solito. Sul palco si alterna il gentile Davide de Solei (al quale presto il capo tasto) e un guest fuori programma del quale non ricordo il nome ma, credo, molto conosciuto nel vicentino, perché: compare a metà serata, sale sul palco al volo, suona un’oretta per poi salutare i presenti entusiasti e lasciare il posto ai Replace the battery. Loro hanno un suono di chitarre super my bloody valentine, in più l’impianto spinge a dovere, dunque mi gusto il concerto cantando in coro assieme ai loro amici “tanti auguri”. Sembra sia il compleanno del cantante… (solo dopo la “grande” Shirley smaschererà i falsi festeggiamenti raccontandomi che questa è una gag che si ripete ad ogni loro concerto, il cantante sembra più che esaurito ah!). Tocca a noi, è tardissimo, almeno siamo felici perché suoniamo su un bel palco con dei buoni monitor e poi perché alla fine i pochi presenti sono amici e con un ottimo vibe. Dev’essere la quinta data con Caio il Magnifico, ora non ricordo, so solo che sembriamo un’altra band, siamo potentissimi, ci muoviamo disinvolti, saltiamo canzoni perché è troppo tardi (anche i Battery sono usciti a fumare) mentre Shirley con noi “on stage” al Mac, spedisce sms al fratello giù dal palco: vuole delle birette per la ciurma ih ih! Il gran finale è ovviamente a Montagnana, nel nuovo e super accogliente nido della Roby e Cristian: pasta, relax, risate atomiche e soprattutto collassata collettiva, siamo cucinati ma pronti per la prima del tour di DEJLIGT e IL MORO E IL QUASI BIONDO, fissata a breve per il 17 Aprile al Locomotiv di Bologna. Devo ancora incominciare a provare con gli amici del Moro e, fino a prova contraria, io dovrei suonare pure i tamburi con loro, iauuu!

DEJLIGT (+Elisa Amistadi)

C.S.A BRUNO – TRENTO

Non fare concerti per un mese abbondante ha innervosito o meglio annoiato sia il Pierascador che Caio il Magnifico; per la Matteite invece è stata e continua ad essere un’orgia di registrazioni, dunque ne ha “sofferto” relativamente. Su consiglio del mitico Andrea (che ha chiuso la nostra data al C.S.A. Bruno) rimaniamo parcheggiati in attesa di indicazioni di fronte alla stazione dei treni di Trento, fino al momento in cui una gentile signorina ci fa notare che il centro è esattamente alle nostre spalle, tipo dieci metri in linea d’aria! Sono le sei del pomeriggio, metà del palco è già completamente occupato dal gruppo di supporto di Elisa Amistadi: sono della zona, è il loro terzo concerto, sono molto emozionati e sembra che stiano provando i suoni dalle tre del pomeriggio. Ci adattiamo senza problemi, aiuto Caio a montare la sua splendida ed immensa Ludwig e ci rilassiamo, mentre l’impianto elettrico continua a saltare a causa di una tipica stufetta accesa in giro per il Bruno. Andrea è dei nostri, ma ha il turno la notte dunque, con gran rammarico, passiamo la cena assieme coscienti che con l’inizio della prima band lui sarà già per strada verso il lavoro. C’è un bel po’ di gente, giovani e non solo, sembrano tutti interessati al concerto quanto alle varie salette e bar disposti intelligentemente in giro per il centro. Recuperiamo un bimbo super sveglio di quindici anni e lo piazziamo a comandare il Mac a bordo palco, eleggendolo Dj ligt in automatico. Provo ad invitare il pubblico ad avvicinarsi di più all’impianto (qualcuno compare), ma una buona parte rimane in dietro, forse per il volume improbabile delle basi e di conseguenza dei nostri amplificatori…Oltre che suonare super concentrati, ci stiamo divertendo un mondo, anche quando l’ascolto diventa impossibile per la mancanza di monitor. Facciamo tutta la scaletta, compresa “Mercoledì” degli Adams che a sorpresa viene meglio del solito. Vendo dei cd, anche se questo giro non ho neppure montato il banchetto merchandising. La serata prosegue con una certa Novella che da vera vichinga gioca a mora al bancone di uno dei bar, una riunione domestica ma interminabile di una parte del collettivo, una veloce ma splendida chiacchierata con una squadra di portoghesi e spagnoli, ma soprattutto una specialissima pasta fino alle 6 e 20 del mattino a casa di Federico in compagnia di Dave “Rocco” Mustaine e John Belushi. Ringrazio il Magnifico per avermi fatto vedere sulla via del ritorno la diga del Vajont e non Cortina, a quel punto avremmo veramente sforato di troppo, il “Bolnà” per la serata e Belushi per il piacevole finale.

DEJLIGT (+Ella buzz(ness)+Cranchi boy)

Avamposto di Torretta – Castelnovo Bariano (Ro)

Siamo entrati nelle seconde 24 ore in zona Montagnana, una specie di secondo tempo. Il pomeriggio vola fra una sana abbuffata alla solita osteria ai due draghi e la ricerca della macchina del Biagio in giro per la campagna locale. Il circolo è un casolare completamente messo a nuovo e veramente speciale. I Cranchi boy sono in sette, compresi del dolcissimo Marchetto che ha pure chiuso la data, noi siamo in tre, gli Ella in quattro, una decina di amici, insomma, solo noi riempiamo il locale molto piccolo. Da quando è stato installato il nuovo sistema operativo Leopard sul Mac, il mio portatile vede la scheda audio quando gli gira, ritardo di un’ora alla cena solo per rinstallare al volo tutta la ferramenta elettronica. Seguono amari per Claudio, “birete” per Pierascador, cacciaviti per la Matteite. Anche se Andrea ha un sacco di problemi con la testata del basso, siamo più concentrati della sera prima, c è una bella tensione sul palco, abbiamo voglia di lanciarsi andare, ma di suonare precisi, ogni tanto ci vengono pure questi momenti metallari ah. Come a Genova al bis proviamo a fare Mercoledì ma, sempre come a Genova, il pezzo s’interrompe per cause esterne e arriviamo alla fine in stampelle. I Cranchi boy ricordano Bugo e ogni tanto hanno degli atteggiamenti quasi da Don Bosco, soprattutto quando il cantante decide di sprigionare amore baciando la gente del pubblico…ma di base sono molto simpatici e il loro concerto risulta una figata incredibile, assolutamente spassosissimi. Al freddo fuori, di fronte al fuoco, penso ai dischi di Carolyn e quello del Moro in arrivo, al fatto che questa settimana attacco a registrarmi da solo le battere al mare del nuovo di Dalit, ai 2500 l’anno d’Inps che non vorrei pagare, a quello che sto facendo che mi dà emozioni come preoccupazioni, al fatto che senza macchina fotografica in tour non è la stessa cosa…hey Shirley, a me settembre va benissimo, mentre Don Bon grazie per essere dei nostri e al Topo per avermi riportato dal Pino.

DEJLIGT (+Ella buzz(ness)+il gruppo del Cikas)

Il Piadiscalco – Saletto (PD)

Siamo arrivati prima di tutti gli altri. Una sana tazza di the, una pennichella sui divanetti all’Happy Days ed eccoci carichi di nuovo. Il viaggio da Genova si è fatto sentire, per fortuna che si è pranzato bene e all’aria aperta. I primi a farsi vivi al locale sono il Cikas e il fratello della Cesca che apriranno selvaggiamente la serata con un sano concerto stoner. Noi siamo secondi, è la terra e serata degli Ella ed è giusto che in casa tirino loro giù il locale a modino, pisciando sui muri con dei volumi decisamente improbabili, ma degni di un headliner che si rispetti: mitici! Hanno tutto il loro seguito di bimbi speciali che, con l’aumentare del fruscio torrenziale del ride e il numero di note di basso suonate in un secondo dallo splendido Roger, non può far altro che urlare o farsi cambiare le pettinature gellate. Il nostro concerto si sviluppa pezzo dopo pezzo come un festino delle medie, quelli che facevo in soffitta con mio cugino Marcolino a Gorizia: gioco della bottiglia, tempo delle mele e pippe varie…Gli eroi di turno che stanno alla grande al gioco sono decisamente Lisi Bisi con Shirley e Wanda con il Biagio; bastano poche delle mie incitazioni fra un pezzo e l’altro per vedere le coppiette lanciarsi nella mischia…a seguire deliri al bancone, tavolini per aria, Andrea e Claudio che dormono in pieno festino, Biagio che centra la rotonda magica con distruzione di due gomme e perdita dell’auto nella campagna padovana e poi ancora i Dailit che seguono per 20 km la macchina sbagliata perdendosi nel nulla. Mmmm, direi impeccabili!

DEJLIGT (+Karmatest+Acid yellow three)

Laboratorio occupato BURRIDA  – Genova

La prima data di tre è in quel di Genova. Siamo con la Polo dei miei senza back line.Purtroppo il furgone in settimana è stato centrato ad uno stop da un’altra auto ed ora è completamente fuori uso, stiamo ancora aspettando il tragico verdetto del meccanico. Matteo baffolo (oltre che a booker) oggi è pure fonico ed è stra preso a microfonare gli amplificatori di tutti i gruppi sul palco. L’ex sede d’economia e commercio è un posto immenso, a girarla tutta ci si perde facilmente ma, per fortuna, la sala concerti e il bar sono abbastanza ridotti e durante la sera (proprio perché saremo pochi ma buoni) aiuteranno a creare una genuina ed intima atmosfera. I due gruppi di spalla, Karmatest e Acid yellow three, sono molto rockers e disponibili; a partire dal pomeriggio entriamo subito abbastanza in sintonia, aiutandoci a vicenda con i suoni e scambiando quattro chiacchere di fronte ad una sana zuppa. Prima del concerto sono al bancone con Claudiensci che al secondo gig con dailit non riesce a finire il rum e pera, poco dopo sono ancora con lui sul palco a sorridere cercando di rilassarlo nei momenti più difficili, quando le basi scompaiono e on stage diventa una piccola impresa! Dormire nello stesso posto, non muovere l’auto è sempre un piacere immenso che si manifesterà certamente a fine serata quando, sereno in branda, mi accorgerò di non aver visto degli amici che aspettavo, ma di averne conosciuti di nuovi veramente super! Grazie al baffolo e all’Anna per le foto.
Foto di Anna Positano