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Diario

DEJLIGT

PITOSFORO – Carbonia (CA)

Mi sembra di essere in un Camel Trophy! Mentre sulla via per il mare il furgone s’insabbia, Nina dice che le sembra di stare in Marocco; scattano così una serie di racconti sulle sue passate disavventure nordafricane allo stomaco. Ne è valsa la pena: una volta arrivati scopriamo che la spiaggia di Piscinas è un luogo paradisiaco. Provo a costruire delle immense piste di bilie, ma alla fine ne siamo sprovvisti e i famigerati chicchi d’uva in panchina non funzionano. Lo sconforto mi porterà ad addormentarmi sotto il sole, fra le paraboliche del piccolo cantiere, ustionandomi a modino. Verso le sette di sera al Pitosforo di Carbonia ci presentiamo con i titolati del locale ( padre e figlio) Alberto + Junior. Ci sono problemi: il promoter ha venduto la data di DEJLIGT con Enrico Molteni dei Tre Allegri Ragazzi Morti nella lineup, quando si sapeva benissimo che in Sardegna Enrico non sarebbe stato della squadra. Questa mancanza di comunicazione ci porterà a fare uno sconto forzato al locale sul nostro cachet. L’impianto è privo di tweeter e monitor…decido di fumare subito prima del concerto e lo show in un batter d’occhio si trasforma in un’impresa infinita. Per fortuna alla fine della serata Alberto ci porta a dormire in un appartamento adibito a bed and breakfast, dove mi rilasserò con il Gae, addormentandomi con il film su Oscar Wilde.

DEJLIGT (+ Damo Suzuki + Plasma Expander + Tamake)

HERE I STAY FESTIVAL– Guspini-San Gavino (CA)

Civitavecchia, otto del mattino. Stiamo per salire sul traghetto per Golfo Aranci nel nord della Sardegna. Il Gae dà un occhio al biglietto e domanda: ” Perchè c’è scritto Piombino- Golfo Aranci ? Cazzo, da Prato si era appiccicati…” La Matteite si è incasinata e ci siamo sparati 300 Km for free e, come giustamente ribadisce il buon Gae, questa non è sfiga… Prendiamo una nuova stanza sul traghetto e proviamo a dormirci sopra alla grande: siamo cucinati. Mattia, Massimo, Gabriele e Marcello con tutte le splendide ragazze del merchandising sono la vera forza di questo festival e, anche se sembrano tutti belli provati dai primi due giorni di festini, sembra che abbiano ancora voglia di divertirsi e di rendersi costantemente disponibili per qualsiasi cosa. Nella scaletta domenicale delle band Dailit sono l’unico gruppo veramente pop e questa forse è la nostra fortuna. Mi sembra evidente che il pubblico ha bisogno di staccare un minimo da tutta la sperimentazione sonora che viene sparata da ore dal super impianto. Durante il concerto i compaesani Bias e Federico (jack eyed) più battero sono sotto il palco con noi. Più tardi, a rate, sia Nina che Andrea crollano a dormire, mentre la Matteite e il Gae seguono invece la scuola “barcollo, ma non mollo” ballando ad oltranza lo splendido dj set dell’amico Postal Market. Siamo in compagnia di pochi, ma buoni superstiti, come ad es. Francesca (Comanenci) che inviterò per un simpatico tea al bar. Grazie ragazzi!

DEJLIGT

PUB DI TRAVATE – Sesto Fiorentino (Prato)

L’accampata in agriturismo con il resto dei Tre Allegri è stata estremamente piacevole e rilassante, soprattutto per i racconti da oscar alle quattro del mattino del mitico Gigione. Lo scorso Febbraio sono usciti praticamente in simultanea sia il disco dei “Morti” che quello di Dailit e, essendo entrambe le band spessissimo in tour, incontrarsi in trasferta sembra quasi più facile che in casa a Pordenone. Al casello di Prato Est vengono a prelevarci il mitico Gabri (promoter della data Toscana) e il fonico Fabrizio. Sembra che il pub di Travalle sia l’Headquarter del loro giro, da segnalare per simpatia e talento il piccolo Leon e il compaesano Alessandro del Sintetica (FI). La mia dieta in sostanza anche priva d’alcool (a parte l’aperitivo e un bicchiere a tavola) inevitabilmente persiste, mentre a cena non mi trattengo molto con i carboidrati mettendo a dura prova la mia schizoide glicemia. Suoniamo all’aperto e l’impianto della sala prove di Gabri tiene decisamente botta. Durante il concerto il buon Pierascom è un attimo distratto, è molto stressato per il lavoro e, anche se questo tour potrebbe essere un’ottima occasione per lasciarsi andare staccando un attimo dal quotidiano, le bibite hanno preso il sopravvento su di lui; passeremo il resto della serata a guardarlo cadere ribaltandosi ovunque in buona fede…(che risate). Sono le due del mattino, l’Annapaola ha appena finito una veloce pennichella post birrette ed è pronta alla guida per Civitavecchia. Mi siedo come al solito davanti, scoprendo che il Gae dietro è ancora superoperativo e in vena di risate e M&M’s.

DEJLIGT (+ Disfunzione + Tre Allegri Ragazzi Morti+ Verdena)

ASOLO FREE MUSIC FESTIVAL – Asolo (TV)

Il risveglio goriziano è ottimo e, data la vicinanza del confine, decidiamo di andare in Slovenia a fare il pieno di sigarette e benzina; chiaramente veniamo fermati da una macchina di poliziotti in borghese. Per nostra fortuna il cruscotto del furgone non è ricoperto dalle mie siringhe per l’insulina ed evitiamo così una serie di prolungati e noiosi controlli. La statale per Asolo è molto trafficata e i ragazzi del festival cominciano ad essere innervositi per il nostro ritardo. In realtà tutta questa loro tensione è completamemente gratuita dato che una volta arrivati sul posto il palco è ancora giustamente occupato dal soundcheck dei Tre Allegri Ragazzi Morti…La situazione è in ogni caso molto Dailit! Ad esempio, dopo secoli, incontro i Verdena in camerino che propongono subito di ribadire le mitiche jam session nel loro studiolo bergamasco: zizza! Sul palco, dopo un linecheck veloce, inevitabilmente non sento la mia voce nei monitor, ma per fortuna il pubblico già numeroso delle 20.30 reagisce alla grande, così, anche se Enrico ed Andrea suonano metà concerto con il basso in mute, arriviamo alla fine dello show felici, gratificati anche dalle successive vendite al banchetto merchandising. I Tre Allegri on stage spaccano e sono super rodati come sempre, la Marcella infatti vende maschere a go go! Invece è una vita che non vedo i Verdena dal vivo: fuori hanno un notevole muro di suono, sono sempre più duri e mi ricordano un sacco di gruppi anni ’90 che amo ancora da morire. Mentre divido il lavoro al banchetto merchandising con la nuova e formidabile topolina e neo arruolata tour manager Miss Nina Vegas, osservo divertito il resto della band e della ciurma d’amici (come ad es. la geniale Ilaria) ubriacarsi piano piano documentando la serata con un’orgia di fotografie. Sulla via dell’agriturismo disperso nel nulla della campagna veneta carichiamo per sbaglio in furgone le mitiche Cristina, Wanda e Mara che, sommate alla Nina, danno un colore molto Rock n’ Rolla alla squadra!

DEJLIGT (+ Flap + Ella Buzzness)

CLANDESTINO – Gorizia

Da sempre a Gorizia fanno base tutti i nonni della Matteite, dunque per l’agitato di turno è un regolare appuntamento passarci il Natale, ma questo giro il festino scatta in anticipo sul piano di battaglia e la location goriziana è il Clandestino: un vecchio e splendido palazzo occupato della regione. Dopo un lungo periodo di date serrate i Dailit arrivano da tre settimane di pausa forzata. Per fortuna che i dolcissimi Flap ed Ella Buzz(ness) ci accompagnano facendo numero sotto il palco; sembra sia molto difficile educare un goriziano medio ad andare ad un concerto ed anche se siamo tre gruppi questa sera il locale è particolarmente vuoto. Durante la serata trovo l’antidoto alla noia parlando con mio cugino Marchetto e scoprendo di gusto che anche una maglietta di dailit extra large può stare aderente ossservandola sulla super pancia dell’enorme Ciucciuz! Prima del mio primo gig da sobrio in quindici anni mi sento molto stanco, ma, una volta dato inizio alle danze, nasce una nuova sobria adrenalina che, combinata con l’ottima performance di Andrea e Gaetano, ci lascerà andare a dormire nella dimora Dainese goriziana con uno splendido sorriso!