matteite

Diario

DEJLIGT (+ A Toys Orchestra)

VILLA SERENA MURATO FESTIVAL – Bologna

“Festino, ma concentrati!” questo è stato lo slogan anche per la giornata del Murato Festival. La squadra si moltiplica, oltre ad avere Marisa e Martina in furgone veniamo coordinati e assistiti a birrette dal buon Giovanni promoter dell’evento. Più tardi arriveranno anche Carletto Strata e Andrea de Carlo. A primo impatto A Toys Orchestra sembrano molto stanchi dal tour e anche un pochino timidi. Tra le bibite, il caldo e la fame, poco dopo il soundcheck ci troviamo a tavola, già con i secondi contati per il concerto. Max degli Offlagadiscopax raggiunge Gaetano e schizziamo poco dopo sul palco. La gente è distante, la vedo crescere piano piano canzone dopo canzone, ma siamo i primi e la dura legge del rock n’ roll dice che dobbiamo semplicemente intrattenere gli annoiati sulle sedie. Il suono è ok, perdo dei plettrispesso, ma riesco comunque ad emozionarmi in svariate canzoni.La conferma arriva al banchetto dove vendo magliette a go go, riconosco gente conosciuta su myspace, faccio due chiacchere con mio zio Tullio e ascolto l’intenso il concerto dei salernitani.Terminato il “lavoro”, chiuso il banchetto, incassati i pochi ma buoni soldi del cachet, incomincia la vera orgia di foto, birre, bibite! Scopro la simpatia dei ragazzi dell’altro gruppo, mi lascio andare come sempre, dimenticando alla fine tutto il lavoro che sta dietro una giornata come questa.

DEJLIGT

Festa nazionale funzione pubblica CGIL – Alessandria

Stanchi? Ma chi noi? Mai direi mai, calcolando l’entusiasmo con il quale continuiamo a adattarci ad ogni tipo di situazione. Quando siamo appena in ritardo sul piano di battaglia il Pierascom è sempre molto pessimista e drasticamente dice che non arriveremo mai in tempo. Questo giro siamo puntuali, ma come in un sacco di manifestazioni l’organizzazione è discutibile, sennonché decidono di farci fare il soundcheck alle 7 di sera invece che alle 2, avremmo potuto svegliarci 5 ore dopo… Anche gli orari del concerto s’invertono

DEJLIGT (+FEVER DREAM)

MALALIDO FESTIVAL – Verona

Mitico Romano del Malalido! Lui e il suo collega al mixer, del quale non ricordo il nome, superano le barriere della simpatia, in pratica è gente che ti mette a tuo agio. Gli olandesi Fever Dream arrivano da Rotterdam e chiaramente sono incastrati vicino a Milano in ritardo di svariate ore. Suoniamo presto dopo una cena veloce e con ancora le birrette e i pezzi di tomino in mezzo ai denti; il coprifuoco ci impone di zompare sul palco. C’è tutta la squadra di Montagnana, Filippo è sul palco a fare dj ligt e a dividere il vino, mi lascio andare cercando di togliermi la camicia durante il gig ma non funziona bene come la scorsa volta sul Po. E’ strano, l’atmosfera è buona, la gente arriva piano piano, ma incomincio a prendere coscienza (come dice il buon Molteni che non vediamo da tanto, oppure il Gaetano che è appena entrato nella squadra) che Dejligt è un linguaggio particolare, e spesso non è così immediato: la gente ascolta, ma non riesce paradossalmente a ballare. La serata degenera con i cocktail al melone e pesca, con la Caterina di Verona ammorosata dopo una vita, il calcetto, le facce e risate del cantante dei Fever Dream, la fuga a piedi nudi (oramai di routine) con 2 furgoni che aspettano la matteite e ancora di più all’inizio della carovana da Far West, la macchina della titolare del bed & breakfast stufa di aspettare la squadra di freaks!

DEJLIGT (+PICCOLA BOTTEGA BALTAZAR)

SOUNDPARK 2007- Villa Varda, Brugnera (PN)

Mirco A Sweet Embargo è il nostro aggancio per questa data. Passando per la stazione carichiamo Manuel (ex mio collega con i francesini), sta giusto andando a cucinare delle salsicce nella cucina dello stesso festival. In loco qualcun altro dell’organizzazione mi fa notare che è per ben la terza volta che suono a questa manifestazione, chiaramente con band e mood differenti…Il buon luciaio Andrea è scortato dal Bruno, più tardi incontrerò il giro di Flavio, magasbrilla e la mia ex-ragazza Cristina, incrociato a quello di Luca, Anna, Calligo e le amiche di DJ ligt Nicola. Tutto ok, ci sfondiamo di panini con le salsicce, birette e vino rosso, cercando di alzare l’umore di tutta l’organizzazione che sembra a terra perché non c’è un cane. DEJLIGT sono ancora piccini, ma la poca gente presente nello splendido parco è stata invitata dal sottoscritto e altri della squadra, dunque il problema ricade sulla “bottega” che evidentemente non ha il richiamo previsto. Mentre riparte la piastra in cucina, gioco con la mia nuova macchina fotografica, rubando sorrisi in giro e pensando al Maladido a Verona domani, dove ieri sera hanno giusto rubato tutto l’impianto.