matteite

Diario

DEJLIGT ( ACOUSTIC SET)

BAR DELLA MORTE – Marsure (PN)

Tutta la squadra Fra Ella Buzz, Flap, Dailit si ritrova alle quattro del pomeriggio al solito bar della fortezza ancora aperto dal giorno prima. Mentre qualcuno beve della birra e caffè, Anna saluta Martina e gli altri dell’organizzazione, Enrico Fungolo (il booker della data di Marsure) ci sta già aspettando al Bar della morte. Chiamo all’appello mia sorella Martina e il Pierasco e zompo in auto con Anna. Durante il viaggio ci perdiamo, ognuno prende strade diverse, all’arrivo siamo gli ultimi e mi tocca fare il line-check più veloce della storia. Siamo in pochi nel giardino dietro, ma è una situazione super intima, direi certamente piacevole. Il buon Pieraskom si diletta con la chitarra Martin del Fungolo, io scelgo un brano dopo l’altro, rilassandomi e cercando di non farmi distrarre dalle risate della bellissima figlia del Nanni a pochi metri dai microfoni. C’è anche lo Swaighel, un pochino di 10.000 bees, Gloria con l’amica, Mirco…spiego a mio modo i testi di Dailit, che spesso parlano di bravate passate, qualcuno in giardino se le ricorda bene e scattano delle grandi risate. Finito il concerto mi accorgo di aver dimenticato come al solito il cellulare al bar ad Osoppo, questa è un’ottima occasione per tornare in dietro con la dolcissima Anna e sulla via del ritorno prendere una “scorciatoia” per andare a vedere la luna piena a Grado! Molto Dailit

DEJLIGT (+ELLA BUZZ+FLAP+SETTE PASSI)

Fortezza di Osoppo (UD)

Il venerdì sera triestino lascia inevitabilmente il suo segno sui vari ragnetti dailit. Sono le quattro del pomeriggio, siamo stanchi ma assolutamente affascinati dalla fortezza d’Osoppo, decisamente un luogo unico in regione. Martina e Marco dell’organizzazione sono molto disponibili e così, dato che il service arriva con due ore di ritardo, ci rendiamo subito utili nel facchinaggio. I Flap e gli Ella Buzz sono accompagnati da una truppa molto numerosa e approfittano della luce per piantare le tende nell’area riservata alla “specie”. Al momento dell’ottimo buffet siamo tutti molto affamati e constatiamo che se si vuole bere qualcosa che non sia birra, bisogna per forza cacciare le mani nel propri portafogli e servirsi al bar della Fortezza. Con molta calma i primi gruppi di cover incominciano ad alternarsi sul palco e le prime anime compaiono nello splendido parco. Sono un pochino nervoso, parlando con l’organizzazione vengo a sapere che vogliono far suonare dailit alle tre di notte invece che all’una come ho scritto a tutti nelle varie newsletter e comunicati stampa. Per problemi di ritardo non facciamo neppure il soundcheck e calcolando che siamo gli unici ad avere dei supporti elettronici sono un pochino perplesso. Peccato che la nostra tour manager Barbuz “pit bull” non sia qui con noi. Cerco di rilassarmi preparando il banchetto merchandising e cercando di ingannare l’interminabile attesa parlando con il buon Matteone. Qualche curioso si avvicina ma, anche se siamo accanto al bar, rimaniamo spesso al buio perché qualche barista si dimentica e stacca spesso la presa del neon. E’ successo il prevedibile, gli Ella sono sul palco, in ritardo e hanno seri problemi tecnici; ci metto canzoni intere a fare su e giù dal mixer al palco per cercar di far arrivare qualcosa di giusto nei loro monitor e una volta per tutte sentire la splendida voce della Ceska. Ai Flap va meglio, però fuori hanno un volume ridicolo, quasi inesistente. Sottolineo il problema al fonico mentre guardo Filippo “Shirley Temple” saltare scordinato e dare il meglio di sé con i suoi magici pedalini dee lay. I Flap sono un gran gruppo. Tocca a noi, sonolucido, ma anche depresso e molto incazzato, ho aperto a bordo palco la mia chitarra da cinque minuti e qualcuno è già riuscito a rubarmi tutti i cavi. Sul palco non va nulla, o meglio niente esce dai monitor come dovrebbe. Il suono è pessimo, Filippo Dj Ligt è ubriaco e stacca spesso il cavo del Mac, costringendomi a riavviarlo, perdendo tempo ed innervosendo il pubblico che a questo punto oltre ad essere un terzo in meno sbava all’idea di cucinarsi i pochi neuroni rimasti al rave. Qualcuno urla di smettere e anche l’organizzazione m’invita a farlo chiedendomi più tardi pure uno sconto per la breve durata del concerto. Tutto si contraddice, qualcuno scassina la macchina di Gaetano rubando altri strumenti ancora, altri collassano alla luce del giorno. Sto camminando con il Gae e Anna in giro per la fortezza, mi sto rilassando per la prima volta in due giorni, non li conosco bene entrambi, ma il panorama è incredibile e loro sono alti come me, sono felice, grazie ragazzi.

DEJLIGT

INTERVISTA/LIVE ACUSTICO@RADIOCAPODISTRIA – Capodistria (SLO)

Ricky Russo è il conduttore delle “in orbita session”,  una persona molto gentile e disponibile. Radio Capodistria è una radio estremamente famosa in regione e chiaramente non solo. Dopo aver incontrato Ricky al confine, essersi riforniti di sigarette e benzina, il Pierascom e la Matteite fanno subito conoscenza in radio del secondo personaggio chiave della giornata slovena: Greig il fonico, automaticamente soprannominato Mr. Riverbero dopo la prima pinta di birra al bar. È una bellissima giornata e veniamo infilati al volo per un paio di domande giusto sulla chiusura di un programma in diretta. Come al solito non ricordo il nome del conduttore, ma gli regalo un disco, forse per superare lo sconforto, dato che in pochi minuti in diretta riesce a dire che trova sia il sottoscritto che il Pierascom leggermente impreparati eh ?! Ma non è un problema, Ricky è molto diplomatico, così dimentichiamo la radio tradizionale e ci lasciamo accompagnare nella sua sala giochi: quella dove i rockers registrano le canzoni, rispondono alle domande del suo programma “in orbita” lasciandosi macinare da Mr. Riverbero che non può fare a meno di sparare nelle nostre cuffie i remix degli AC/DC a massimo volume. Tutto questo è molto dailit, come il viaggio cosmico dell’unplugged con la chitarra Eko del 68′ che come il solito è scordata da metà manico in poi, oppure la curiosità di cantare “Mercoledì” un brano nuovo di DEJLIGT in italiano. Grazie Ricky, non vedo l’ora di ritornare per il set electro, quello con i tamburi e le tastierine rosso Ferrari.

DEJLIGT

MAS FEST 2007 – Avellino

Ci siamo, prima data chiusa dalla Destijl per dailit. Partenza dal Veneto ore 8.47 del mattino, arrivo al casello di Avellino alle 17.34! Direi impeccabili! La struttura dove avviene il festival è un parcheggio mega gigante e inutilizzato da anni in pieno centro cittadino. Ci sono un sacco di gruppi in scaletta, un presentatore occhialuto, un fonico con bandana, degli stand con le birre, un altro con i cd e i prodotti equosolidali, la mostra fotografica (la foto con la mano assieme a quella con i seni spaccano!), una teglia supersonica con la pasta e il polpettone fatti dalla mamma d’Oscar: mitica. A noi ci aspetta la birra della Lidl ed è pure calda perché il frigo in realtà non funziona. No problem! A fine serata svuoteremo comunque il furgone delle bibite e arrampicandomi dentro gli ribalterò la cassa di birra sul fondo del mezzo upsss (altro che spiderman!). Il tavolo merchandising non funziona molto, anzi tendo pure a regalare magliette alle persone che trovo più simpatiche. C’è decisamente molta gente e suonare headliner fa un certo effetto. Anche se sono con Andrea e Gaetano, queste sono le tipiche situazioni dove sento anche la mancanza del buon Enrico, Carolina , il Piccione e chiaramente My Awesome Mixtape. Dj ligt questa sera è Luca El ghor  pronto a gestire il mio portatile ancora sporco di sangue dalla sera prima. Si sente stra bene, la gente strilla delle cose, io mi lascio trasportare dal grande spazio sul palco correndo in giro ogni volta che posso lasciare il microfono. Ho la chitarra un pochino scordata, ma alla tastiera non perdo occasione per mostrare il mio fondo schiena a dj ligt ed altri alle mie spalle. Lo show funziona, ma devo aspettare la fine del concerto ed essere scambiato per Valentino Rossi per rendermi conto di quanto il pubblico sia geniale. La serata degenera subito , fra vino rosso e orgie di birre assieme ad una squadra di elfe, oscar e wwfuck, giochi della bottiglia collettivi, furgoni di bibite che diventano scacchiere, spine che magicamente diventano di birra ghiacciata alle 4 del mattino, ragazzi gelosi e bimbe che tendono a fare le tristone, fughe in furgone sulla via degli evangelisti con grandi tappette ai distributori di sigarette avellinesi accompagnati dai Van Pelt a massimo volume. Viva gli elfi!

DEJLIGT + MY AWESOME MIXTAPE

CASCINA IRMA – ZANE’ (THIENE)

Giovanni Melt è uno della squadra e, anche se non è mai rintracciabile sul cellulare, ogni volta che si cerca una data nel vicentino lui parte a cercarla come un caccia. Questa è la prima data di tre che si è deciso di condividere on the road con gli spettacolari My Awesome Mixtape. Ieri pomeriggio il cantante Paoletto ha provato a ripetermi al telefono delle cifre come 87, 89, credevo parlasse di un numero di cellulare, invece geniale mi stava anticipando le annate di nascita del resto dei ragazzi che suonano con lui. Beh sì, sono molto giovani, ma quando suonano non hanno nulla da invidiare a nessuno: spaccano e basta. Invece siamo alla seconda data con il Gae e preparato il palco e il merchanda siamo già operativi e addolciti da una serie di speciali spritz al kiwi. Sul palco è un pochino buio, muovo i faretti sulla ghiaia cercando di puntarli sulla chitarra, ma ci vogliono comunque le prime quattro canzoni per evitare di sbagliare gli accordi, sentire il pubblico con noi, realizzare che il Gae sta suonando come una macchinetta, aprirmi un dito medio con un’asta del microfono imbrattando tutto il mio portatile di rosso…Elle è in piena forma e se la strilla a dovere, la ragazza al bar è molto carina, ma è anche fidanzata con il battero dei Melt, tutti quelli dell’organizzazione sono molto generosi e disponibili. Scatta l’orgia di vendite al banchetto che divido con Francesco e Nicola dei My Awesome, assolutamente dailit! Tak Giovanni come al solito.