matteite

Diario

DEJLIGT (+ My Awesome Mixtape)

BONAVENTURA – Castelfranco Veneto (TV)

Sono quasi le due del mattino, siamo ancora alla Cascina con il furgone pieno, delle ragazze svedesi propongono agli Awesome di andare a fare un concerto acustico e festino a Castefranco (TV). Max alle 8 del mattino si deve ripartire per Avellino, tra l’altro da soli perché i bolognesi hanno avuto un contrattempo. Andrea e il Gae sono presi bene, zompo in auto di Paoletto e ucci ucci scopro di averlo conosciuto esattamente due anni prima al penultimo concerto con i francesini vicino a Roma, geniale! Il Bonaventura è un building molto grande, in assetto centro sociale, i concerti in acustico filano via lisci (grazie al fonico super simpatico Matteo) come la pasta notturna con Momo, Paolo, Andrea e le svedesi, come le tre ore di sonno scarse pre Avellino sui fortunati materassi lenzuolati del Bonaventura. Grazie.
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DEJLIGT

CIRCOLO ARCI LA CANTINA NO FUN – Udine

Quando a Maggio ho chiamato il Gae per chiudere una data di Dejligt nel suo circolo Arci NO FUN, non avrei mai immaginato che da lì a poco sarebbe diventato il nostro nuovo battero e che il destino puntualmente avesse proprio scelto questa data per farlo svezzare con la squadra. L’estate è arrivata con tutti i suoi pro e contro; la cantina e soprattutto il palco grondano di sudore, Dj Light (Filippo Flap) gira scalzo come la Matteite scortato da tutta la squadra di Montagnana e da mia sorella gemella Martina. Abbiamo dei volumi devastanti sia fuori che dentro al palco, per nostra super fortuna Luca Opera ha gentilmente accettato di farci i suoni al mixer. Il Piccione scatta foto in prima fila ed io tra un accordo e l’altro ci parlo come fosse ancora dietro di me a suonare i tamburi (non sarà facile abituarsi). Mi manca l’aria, ma non sento bene e sono costretto a strillare come un matto mentre Andrea si agita come non mai e il Gae entra in competizione per il premio miss maglietta bagnata. Ci siamo, è la 23 data del tour e sta succedendo qualcosa di nuovo…

DEJLIGT (+DJ OKAPI+ THE FIELD)

SUMMER STUDENT FESTIVAL – Padova

Sergio, il poster di Daniela, Padova, Memo, l’intervista all’aperto con la radio degli studenti, Nicole, l’albero sul palco modello giardino botanico, il Piccione che per l’ultima volta suona dal vivo con Dailit, iniziare lo spettacolo di fronte ad un parco immenso e vuoto e terminarlo constatando: cacchio, da metà concerto in poi è arrivata un bel po’di gente, siamo alle solite, l’imbattibile dura legge dello spritz padovano, avessimo incominciato 20 minuti dopo sarebbe stato tutto molto più Dailit! Il palco è megagigante ed è incredibile ma vero, Enrico sta facendo i cori su Chop Chop proiettandomi dritto all’inizio di tutto, tipo io e lui in giro per Dublino, Maria di Gioisa… Alle luci c’è il buon C8 affiancato dai ragazzi del service che più tardi gentilissimi lasceranno sul cruscotto del furgone la prima registrazione audio di un concerto di Dailit! Sono distrutto, ora siamo in viaggio per Avellino e mentre scrivo i diari non posso fare a meno di pensare alla ragazza bionda appena conosciuta in aerea di servizio, lasciando deliberatamente svanire i pochi ricordi validi di questa serata veneta: venti di noi seduti in cerchio al buio sotto un albero senza neppure conoscersi veramente, o l’intenso ritorno in furgone con Enrico e Pierasco.

DEJLIGT (+FLAP) – Set Acustico

IL PIADISCALCO – Saletto (PD)

Filippo è da una settimana che sta cercando di trovarci una data per la domenica e negli ultimi giorni non fa altro che domandare alla squadra se ci và l’idea di fare un concerto ad orario aperitivo. L’unico titubante è il Piccione che mette le mani avanti per problemi di lavoro e donna, ma sembra favorevole dal momento in cui avvenga in orario aperitivo. Forse in buona fede non crede molto al potenziale della truppa di Montagnana, fatto sta che quando Filippo in furgone conferma la bella novella della data, il povero Piccione alla guida entra in agitazione, cambia food completamente e spara che non è in grado o non ha probabilmente voglia di fare il concerto. C’è un attimo di sconforto e stanchezza generale, ma viene risolto in velocità con l’idea di fare un set acustico chitarra- basso e voce senza neppure le basi. Quello che stiamo cercando di costruire con DEJLIGT necessita di un percorso lungo, di un sacco d’energia e tempo. L’entusiasmo, la voglia d’investire energie a priori e mettersi in discussione semplicemente perché si crede nella cosa sono strumenti fondamentali. Ma, dal momento in cui questo spirito o voglia viene lecitamente a mancare da parte di qualcuno, nella squadra si perde un pochino di magia e, anche se nessuno ne ha colpa, ci si domanda perché, rispettando le scelte, le paure, costatando che al momento nella cassa DEJLIGT girano pochissimi soldi che vengono automaticamente rinvestiti per promuovere tutto il progetto. Durante il nostro concerto non riesco a fare a meno di pensare a queste problematiche come a Silvia o a Tine in arrivo in Italia, oppure ad una data che devo chiudere da un mese, o ancora di più se il nostro nuovo video fatto dal Carletto supererà il gran giurì di Mtv. Questa si chiama stanchezza che si manifesterà in un unico modo, farci pregare dal barista alle quattro del mattino…” ragazzi vi prego andiamo a dormire?!” We fucking rock!

DEJLIGT (+FLAP+…)

IL MACELLO – San Marino

Si parte con due mezzi. In furgone: Matteite, PerascoM, il Piccione, Roger mega gigante degli Ella Buzz e il buon Filippo che oggi mi sembra più il chitarrista degli Incubus invece che il cantante degli Who. Nell’altra auto Cristian con donna più il battero dei Flap Fulvio. Roger non fa altro che fermarsi alle aree di servizio e comprare enormi quantitativi di Ceres. Collego il mio mac ormai senza batteria nei bagni dell’autogrill e recupero un po’ di numeri utili del locale. In piena salita a San Marino a 1 km dalla porta principale che è anche il luogo d’incontro, il furgone si blocca, ci manca dell’acqua, o meglio il prodotto magico specifico, come al solito. Nel bar si può fumare sigarette, nella repubblica la legge sul fumo non è ancora passata. Il mio omonimo Matteo (contatto del Macello) dopo essere andato a fare la spesa, fa scaricare il backline alla squadra facendole ammirare il locale. Si scaldano piadine sul Testo, si beve della gran birra e io e Andrea ci facciamo pure battere ignobilmente a calcetto da Elisabetta e Valeria…caspita se manca il buon Molteni (che inevitabilmente è sempre via con i Morti) almeno avremmo sicuramente qualche chance in più con il balilla. Ci sono abbastanza ragazzi giovani, uno sembra uscito dai fumetti dei Gorillaz e all’una e mezza ha il rientro imposto dai sui genitori, un’altra sembra Britney Spears, figlia di un pianista che 20 anni prima suonava regolarmente al Macello,  e non può far altro che deliziarci tutti con del buon Boogie al pianoforte. Il concerto dei Flap è qualcosa di strepitoso, i delay e l’orgia di pedalini di Filippo, più Roger che cerca di taccheggiare la ragazza di Cristian ( lui è impegnato al basso), l’attenzione di Matteo Macello e nostra, l’atmosfera da club, la voglia di stare sulla luna con la politica “pochi ma buoni”, insomma fanno partire questa serata come si deve. Il nostro concerto è  più complicato perché come sempre faccio fatica a sentire, comunque la gente reagisce bene; ma è la jam ininterrotta di due ore che partirà a momenti che sarà la vera attrazione della serata. Roger, che dorme da ore come il PierascoM (i rum e pera, i km e le pinte di whisky gli hanno messi fuori uso molto presto), si sveglia deliziando tutto lo staff con la mitica mossa dell’elefante: simulare la proboscide con il membro (possibile) e le orecchie del pachiderma semplicemente tirando fuori a vista le tasche vuote dei sui pantaloni…assolutamente Dailit! All’albergo Matteo Macello ci lascia subito per paura del troppo casino, lo ringrazio un sacco come suo fratello e spero di ripetere quest’esperienza nella repubblica presto!