AMBASCIATA DI MARTE- Firenze
Non sono mai stato in questo locale. La data l’ho chiusa per telefono con un certo Michele che purtroppo ho incrociato solo per pochi minuti durante il soundcheck. C’è un’atmosfera difficile al circolo, il fonico è molto gentile, ma il resto dello staff a cena dice che ci sono difficoltà con il cachet perché sembra che non venga più nessuno ai concerti. DEJLIGT è una cosa piccola, completamente in crescita e al di là dei soldi e dell’energia che investiamo quotidianamente per l’ufficio stampa e l’etichetta, giriamo a pochi soldi perché si ha bisogno di promuovere e vendere il nostro primo disco, sperando che questo aiuti un minimo il locale a credere nel progetto senza svuotargli completamente la cassa a fine serata. Il Battisti (che gentilmente ha passato le ultime settimane a cercar di chiuderci una data nel Viareggino) arriva a metà concerto con il sosia di Svaighel e le due ragazze sgallettate. C’è anche il Fede di Livorno con Cristoforo. Sono molto contento di vederli in mezzo alla sala vuota soprattutto quando DJ Light (il mac) decide di cascare schiantandosi sul pavimento a bordo palco! Tutto ok, funziona ancora, il concerto arriva alla fine con lui ma, in settimana, comprerò un registratore Dat o una volta per tutte inviterò qualcuno a prendersi cura del laptop sul palco. La serata prosegue con i toscani fuori dal locale (il povero Fede sta male e vomita in loop per ore) e poi in albergo con gli splendidi racconti dei vari tour del luciaio Andrea. Le risate e le birre aiutano a dimenticare i notevoli sacrifici di tutta la squadra DEJLIGT e ancora di più la sfortunatanews del piccione che, per ovvi problemi logistici con il lavoro, riuscirà a seguirci dal vivo ancora per molto poco.