SPUTNIK – Clinton Hill, Brooklyn – New York (U.S.)
Ok eccomi al lunedì dello Sputnik. Questo giro la squadra DEJLIGT è in versione ridotta. La data è stata posticipata e purtroppo Enrico non è riuscito a fare lo stesso con il suo biglietto aereo, sennonché, con amarezza di tutti, questo pomeriggio si è avviato verso il JFK. Prima di incontrare il Piccione con tutto il Back-line sotto casa di Carolyn, Honeychild dal lavoro mi ha dato delle coordinate via e-mail per raggiungere la casa del promoter della data e recuperare alcune aste della batteria. Mi muovo come sempre in metropolitana, scendo alla fermata di Brooklyn prevista ed incomincio a camminare per una strada con quella di arrivare credo al numero 445. Sono due settimane che non faccio altro che girare da solo in metro a qualsiasi ora della giornata, ma questo giro per la prima volta non mi sento così sicuro. È un quartiere di Brooklyn come altri, km di villette a schiera mal ridotte, gente prevalentemente nera che mi osserva morta di caldo seduta sulle tipiche scalette d´entrata di casa. Dei ragazzini mi chiedono da fumare e poi incominciano a seguirmi e così altri ancora più tardi. A Byker Wall a Newcastle con la baby gang è un po´ la stessa cosa, se la prima volta regali loro un po´di tabacco o gli compri una birra in linea di massima ti lasciano in pace. Ma oggi è diverso, forse perché sono io quello a non essere rilassato come dovrei… Passiamo allo Sputnik. Con il Piccione ci siamo preparati ad un eventuale set senza il basso d´Enrico in previsione di un´inevitabile sua assenza dovuta ai “Morti”. Preparato il palco aspettiamo il termine del concerto dei North Guinea Hills mentre Carolyn in entrata si occupa della cassa e della preziosa guest list. Ci sono seri problemi di suono; il fonico che è anche il promoter non è in “grado”, mancano le D.I. e la mia chitarra non esce dall´impianto. Ce la caviamo da soli, ma apprezziamo comunque la disponibilità di Chris e Gary the Lapse che come altri ancora, passerranno il concerto a fomentare il fonico per sentire almeno le nostre voci nell´impianto. Per fortuna che, anche se è lunedì, Il livello alcolico in sala è bello alto e alla fine d´ogni canzone la gente si lascia andare in urla divertenti… “another one !!!” La serata sul palco termina con i due pezzi di Honeychild dove la Matteite finisce alla batteria e una jam improvvisata di Gary, Eva, Chris ed un loro amico, mai iniziata per disapprovazione del fonico. Avrò comunque l´occasione di sentire Gary suonare il basso: domani dopo una splendida giornata di mare a Long Beach in sua compagnia e della ragazza Eva, registreremo nel suo studio un basso e una batteria sulla canzone “callus” di Honeychild. Il lunedì sera continua con una lunga e divertente chiacchierata assieme a John (barkmarket) Simon e chiaramente la dolce Carolyn. So in ogni caso che Davide ha fatto delle riprese, speriamo un giorno di trovare il tempo di caricarle sulla matteite specialmente quella della mitica alba in ferry nell´ultimo giorno in giro per la grande mela.