matteite

DEJLIGT + IL MORO E IL QUASI BIONDO

STEREO NOTTE- Radio 1- Roma

Come dicevo nella news letter di quest’avventura romana, sembra che il nome Barbara ci porti fortuna: Barbara Santi e Barbara Tomasino scrivono entrambe su Rumore, solo che la prima è il nostro ufficio stampa, la seconda conduce Stereonotte su Radio1 il sabato notte. L’invito per la matteite rec. a questo festino radiofonico nella capitale è un super piacere oltre che chiaramente dare un’ ottima visibilità per le band dell’etichetta. Siamo tutti un attimo confusi ed emozionati. Dopo sei ore di viaggio con alla guida fisso il biondo (armati di cartina della sorella) arriviamo puntuali all’appuntamento con Barbara in una pizzeria vicino al Sinister Noise (Piramide). Anche Enrico è a Roma, ma è incastrato al festival Il Sorpasso ad accompagnare Le luci della centrale elettrica; ci suonano pure i Comaneci che mi piacerebbe un sacco salutare. Siamo tutti distanti, ma lo visualizzeremo meglio nei 3 giorni a seguire. Dalla pizzeria salgo in macchina con Barbara che è in ritardo spudorato per la trasmissione. Dallo specchietto retrovisore vedo il moro imprecare mentre cerca di starci dietro nel delirante traffico romano del sabato sera. Dal delirio alla quiete più statica e statale di sempre. Dopo un giro di Pass e controlli vari e aver scaricato e trasportato un intero studio (monitor compresi) al secondo piano di una sezione della rai, crolliamo per terra, sulla moquette di un corridoio talmente silenzioso e deserto da farci scappare immediatamente a fumare sul balcone di un’uscita di sicurezza. Dopo un tg veloce, caratterizzato da un giornalista perfettamente adattato alla flemma e alla noia notturna di un posto del genere, tocca a noi che da eroi (nel tempo di due canzoni) montiamo il back line di una band e mezzo. Barbara è in piena, partono inevitabili domande sulla Matteite rec. sul nome Dailit, ma anche sul fatto che in italiano si esce con un altro nome (la gente on line inizia a proporre nomi tipo Clessidra). Poi ci sono i live: inzio con Beat the Gong; lo sgabello è troppo alto, non riesco ad appoggiare i piedi e mi distraggo amplificando l’emozione, ma mai come quella del Moro e di Roby che alle veloci domande rispondono in modo assolutamente timido. Si rifanno con una performance elettronica bellissima, non posso credere che tutto è ripreso dai microfoni della scrivania (nessun canale nel mixer) e che loro ci danno nei loro monitor di casa come dei matti. Segue il primo pezzo in italiano inedito dal vivo”…e non mi ferma più niente” che è bello triste e mi scombussola a modino! L’ora dalle 2 alle 3 vola di brutto. Siamo felici, si è fatto più o meno il nostro dovere e mentre riattraversiamo Roma ancora adrenalinici, ci chiediamo cosa avrà sentito la gente a casa dato che sembra che nessuno in studio abbia registrato. Grazie a tutte le varie Barbare e all’accoglienza delle 4 del mattino del cane di Giorgia!