Bar Rifrullo – Eboli (SA)
Eccoci, siamo alla prima di quattro datine selvagge in giro per la Campania; in assoluto è la regione che ospita più spesso Dejligt e in questo caso questa nuova avventura del Moro e il Quasi Biondo. Dopo quindici ore notturne di furgone i mitici Roby e Vittorio del Rifrullo ci aspettano come al solito al Bar d’Eboli; di fronte ad un’orgia di caffé strettissimi giro a Roberto dei cd con un paio di file audio di DEJLIGT (pure lui si vuole lanciare nel trip dei DEJLIGT remixes) e vengo a sapere che il giorno dopo (a sorpresa) siamo stati invitati a suonare ad una manifestazione per il 1 maggio di fronte alla fabbrica Pezzullo d’Eboli. Questa sera Dailit suona per secondo, assieme al Moro facciamo una squadra coordinata e affiatata di sei persone; giusti giusti riempiamo il furgone che gentilmente Mr. Sleepy ha affittato alla truppa. Il palco è molto piccolo, ma incredibilmente riusciamo a montare al completo le magiche cianfrusaglie elettroniche di tutti e, dopo un assolo di birrette e una pizza molotov, siamo pronti con l’intro dei fonetici. E’ la nostra terza data e chiaramente cresciamo a vista d’occhio, le logistiche sul palco, al bancone, in autostrada si semplificano, i consigli deliranti di Lore nelle mie cuffie, affiancati a quelli di Roby (ogni canzone chiama il pezzo), aumentano la comunicazione durante la performance…a questo punto ci serve un Walkie Talkie per intercettare Mario al mixer. Prima del gig di Dailit c’è un certo interesse del pubblico, la gente si avvicina al palchetto, ci osserva montare, qualcuno compra fortunatamente i dischi del Moro. Caio il Magnifico è in piena forma, un treno incontrollabile, sia con la battera che con le fanciulle. Il concerto diventa un bellissimo festino, l’atmosfera e il suono sono ottimi. Prima di andare a dormire a casa del dolcissimo babbo di Vittorio, rimaniamo a parlare nella piazza fuori dal locale assieme a nuovi amici, come Luigi genio, Francesco rasta, Alessandra fotografa.