matteite

DEJLIGT (+KOBENHAVN STORE)

NEW REVOLUTION – Avellino

Ok, siamo arrivati all’ultima data, ma la giornata è ancora tutta da affrontare. Ci svegliamo dopo poche ore per non perdere un sano pranzetto (più camminata relax per il centro) con il gentile Antonio e i mitici Dada Matto. La location è un’osteria d’Avellino sotto casa d’Antonio, di quelle che con 8 euro mangi a sbafo e ti rilassi come si deve…a proposito Quasi Biondo ti devo ancora il pranzo…Abbracciati e salutati a modino i ragazzi di Senigallia, non possiamo far altro che una nuova e sana pennichella ah! Alle otto passate al locale troviamo i resti dei danni della sera prima, compresi ancora dei cavi attorcigliati o imbevuti di liquidi d’ogni genere, magliette sudate…rock’n’roll insomma! I Kobenhavn Store di Piacenza sono simpatici e pure loro hanno un sacco di cose sul palco; velocemente troviamo un compromesso per il backline e ci lanciamosulla pasta al forno preparata dalla mitica Rosal. Segue una fuga dal vinaio (che posto!!) per comprare del vino in modo da non prosciugare il bar come la sera prima e venire incontro alle spese dei promoters. Il Pierascador segue i suoni del Moro con Luigi, Caio è super operativo ad aiutarmi con la batteria; siamo coordinati, precisi, ci si alterna alla guida come al mixer in modo estremamente spontaneo, questa è sicuramente la sorpresa più piacevole di questi giorni nel Sud Italia. Il quinto concerto del Moro è il più bello, c’è un’energia e una concentrazione notevole, siamo felici perché (un po’come all’inizio con Dailit) stiamo facendo nascere una cosa nuova, è un vero laboratorio e sta solo a noi renderlo ancora più magico. La serata continua con i ragazzi di Piacenza che seguo poco perché tutta la mia attenzione va a Sabrina e al suo ragazzo baffolo che sono venuti appositamente da Napoli per conoscermi di persona. Lei ha fatto un remix di “Blue Station” speciale, lui l’ha aiutata con i suoni e il tutto spacca di brutto. Sono gentili, spontanei, c’è un vibe fighissimo, beviamo delle cose al bancone, parliamo di musica e non solo…Ogni tanto arrivano i ragazzi del giro e si complimentano per il concerto! Stiamo preparando un festino all’albergo da competizione, il furgone viene caricato alla velocità della luce, poco dopo vedo bottiglie cadere in una camera, la luce del giorno, mi chiedo con il sorriso stampato come faremo ad affrontare le 15 ore di ritorno…Grazie Antonio, Oscar, Francesca e Rosal per la disponibilità (spero di rivedervi a Roma o comunque presto), ad Alessandra per le splendide foto, un abbraccio speciale a Marione per la stecca di Diana, a Caio per la danza Maori dovuta agli ormoni rampanti, a Lorenzo per i problemi di logistica, al Biondo per i consigli sul palco e al buon Pierasco, senza il quale non sarei qui a raccontare di queste avventure decisamente Dailit!