IROKO – Salerno
Andare a dormire con la luce del giorno e svegliarsi con il buio, direi che è proprio un classico della Matteite, come il fatto di dormire veramente poco; ma questo giro la pennichella è stata competitiva o meglio necessaria! Controllo le mie glicemie, prendo degli ormoni, faccio finta di fare la persona seria e incomincio la giornata in ansia, perché, anche se siamo già a Salerno, oltre a recuperare plettri, corde, cavi ed effetti dobbiamo trovare il sistema di muovere il furgone per il centro cittadino senza beccare multe come l’ultima volta. In realtà le cose si risolvono con gran facilità, coordinati dal super fonico Alfredo, Bepo e Carmine dell’Iroko e aiutati dal fondamentale vespino del Paoletto. Enrico mi parla sempre bene dei Meganoidi e ha ragione, perché sono delle persone molto alla mano e decisamente divertenti. Ci aiutiamo a vicenda con il merchandising, scambiandoci i cd fin dall’inizio, e proviamo anche a fare una chiacchierata al ristorante durante l’orgia di pesce, ma la super fame e il vino bianco mettono subito sotto ipnosi i 3 piccoli dailit. La serata è una figata, come i vari concerti e l’inarrestabile Toto dj in console. Il suono è una bomba, Bias è al mixer (assieme ad Alfredo) che gioca con un delay, io chiedo alla gente di avvicinarsi spiegando che non puzziamo ancora molto. In realtà il pesce ha incontrato il vino nello stomaco della Matteite e sul palco c’è un filino di bora upsss…il pubblico è preso bene e noi ci teniamo a fare una bella figura in un locale così dailit. La serata continua al merchanda dove, oltre a vendere, incomincio a comunicare via messaggi su dei poster con il gruppo di supporto: siete molto simpatici ragazzi! Bias ed Andrea sono fuori uso, stanchi morti, finirò la serata con Paolo e un assolo di french toast fino alle 10 del mattino.