IROKO – Salerno
poche ore prima è un pò come andare a prove, ti senti estremamente rilassato e pronto per la performance. Il problema è quando la stanchezza ti prende in contropiede, allora vedi qualcuno della squadra che inizia a dormire in furgone, un altro sui divanetti del locale… Siamo parcheggiati fuori dall’Iroko in pieno centro storico di Salerno, ci sono un paio di tossicodipendenti che girano attorno al furgone a caccia di monetine, come i vigili urbani armati invece di multe per il nostro parcheggio improbabile. Divido una birra ghiacciata con Filippo Flap, il fonico e uno dei tre titolari del locale. Finalmente arriva Paolo Traverso scortato dalle Porno Riviste e da Fabio Tube Records che approfitta immediatamente per lasciarmi lo scatolone con le magliette e degli adesivi. La serata si prevede impegnativa e il nostro soundcheck si fa attendere. Paoletto sta scocciando delle fascette su dei poster da attaccare in giro per il centro, prendo la palla al balzo per aiutarlo ed accompagnandolo facciamo una splendida chiacchierata. Ho dei fan fantasmi in questa città perché poco dopo aver attaccato un poster in giro, ripassandoci davanti per andare al ristorante, trovo un messaggio simpatico con scritto…”vai Matteo spacca tutta la batteria”. La serata viene aperta dai Mac Prog di Salerno, anche loro come le Porno Riviste di scuola punk-rock californiano. Avevo capito che i ragazzi facevano un altro genere, così si crea un attimo di tensione perché ci si sente fuori contesto. Alla fine sul palco, giusto prima di partire, rilasso Andrea e il Piccione e ci lanciamo a testa alta nella mischia. I primi quattro pezzi filano via come si deve, il locale è pieno e tutti i ragazzini reagiscono bene, forse incuriositi dal genere. Qualcuno collega un faretto per illuminarmi sul palco e bum! Salta la corrente in tutto il locale. Anche quando la corrente ritorna il mio mac ci rimane sotto e non dà segni di vita per 10 minuti. Tutto il lavoro fatto per coinvolgere il pubblico finisce nel cesso. Qualcuno inizia a strillare dicendo che vuole un ultimo pezzo e pure duro, gli rispondo in malo modo (sbagliando) e il mio morale arriva decisamente al capolinea; facciamo l’ultima, “she asked me out”, quella con la quale ieri il pubblico pogava, funziona alla grande, ma non basta, la Matteite ha perso il controllo e si congeda. Mentre stiamo sgomberando il palco il Piccione sbadatamente dice allo staff delle Porno Riviste di aver finito di smontare lasciando la sua custodia dei piatti, l’ampli e la borsa delle bacchette alla batteria; in pochi minuti mi trovo giustamente circondato da persone cheimprigionano la sua roba e quella del PierascoM in un super groviglio di cavi con mia scheda audio in mezzo al palco. Per la prima volta in questo tour salto il banchetto merchandising per seguire quello delle bibite, dove regalo delle magliette ai tre titolari e in cambio mi faccio riempire il bicchiere fino alle otto del mattino, quando ricaricherò il furgone con quella ” Ci rivediamo ad Ottobre Iroko and we will be back full of enthusiasm…” Grazie Paoletto.