matteite

elio p(e)tri

Castello Colleoni – Solza ( Bergamo)

Eccoci; Un risveglio a Pinerolo importante in mezzo al sole, ma anche a un neve bianca e potente. Molliamo l’impianto entro le 12.30 al negozio in centro, salutiamo Francesca una volta caricato il backline al Vicolo Corto e siamo nuovamente on the road! Oggi è una giornata curiosa, facciamo base da Giusy, la mamma di Lalla (compagna di Andrea), e ci siamo prefissati di arrivare per un pranzo/merenda attorno alle 15.30 a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo. La casa, come l’ospitalità di Giusy, sono uno spettacolo. Mangiamo modello pranzo pasquale, sfondandoci di prelibatezze di ogni genere, annaffiando il tutto con il nostro Cabernet in discrete quantità! Ci sono appesi due quadri di Lalla periodo accademia a Terni che spaccano di brutto, uno con una poccia da competizione che diventa la solita forma di distrazione cronica durante buona parte di tutto il pranzo… La penichella in macchina post ciccia, panza piena, grappa, entusiasmo è d’obbligo! Quando mi sveglio sono già all’interno del castello di Solza, con tre consumazioni per bere in tasca donate gentilmente dall’organizzatore Alessandro, pronto a montare la battera durante il sound check dei Casador, due ragazzi lombardi (il cantante degli Amor Fou e per un disco dei Giardini di Mirò). L’ambiente è piccolo, accogliente, molto semplice, ma anche molto particolare. Oltre ad Ale dello staff ci sono le due bariste: Chiara, ma soprattutto Giulia, quasi laureata in lettere di 25 anni decisamente graziosa. E poi Giuli altra mascotte del posto, un ragazzo alto, moro completamente appassionato di musica latino-americana! Durante il sound check relativamente lungo (date le problematiche tecniche della stanza ad archi caratterizzata da un rimbombo sulle basse veramente da panico), ma soprattutto durante la cena a base di pizza ma molto divertente, facciamo conoscenza con Michele, il fonico del locale e unico riferimento tecnico del posto. I ragazzi dell’altro gruppo sono seduti alla stesso tavolo, ma sono molto timidi, non legano molto, mentre la nostra voglia di bere e fare casino viene decisamente amplificata dall’arrivo di Lalla e con lei di una bella botta di divertimento. Le bariste sono dalla nostra parte, non ci chiedono mai le consumazioni, e i quantitativi di aperitivi, birre, Jagermaister e cazzi e mazzi prima dell’esibizione e dopo diventano improbabili! E il momento dello show. Non c’è molta gente, ma siamo belli allegri, io svezzo la nuova gonna nera/elasticizzata di mia madre, Andrea la cravatta rossa di mio padre ed Emi è coperto dal suo solito baffo da urlo. La grinta e la voglia di fare un bel concerto pure divertendoci mi sembra lo spirito di base di questa data e devo dire che sommato al controllo dei nostri brani il pacchetto completo viene perfettamente trasmesso ai pochi presenti, che fin dalle prime note si buttano nella mischia o meglio seduti su dei puff, ridono, applaudono e rispondono coinvolti alle nostre battute da freaks! E’ il secondo concerto con Andrea e devo dire che sono molto sorpreso; si è perfettamente integrato nello show, il suo Ampeg sommato alle sue zampe rendono credibile il suono d’insieme dell’intera band e questa è una grande novità rispetto all amplificatore di Emi utilizzato in precedenza dal Viet per tutta la prima parte di questo tour. Il suono è fondamentale e ogni tanto riesce quasi a pararti il culo anche se sei una schiappa a suonare… Non è comunque il caso di questa sera, ci siamo, stiamo spaccando e spettinando gli altri e anche quando è il momento di liberare il palco per la successiva performance degli headliner la nostra velocità e professionalità è tale da farci trovare a vendere dischi al bar in un battibaleno. I ragazzi dello staff e l’atmosfera sono speciali, al momento dell’imballaggio arrivano altre Ceres e continuiamo a vendere dischi ai pochi rimasti. Ma la serata non finisce qui. Il bello deve ancora arrivare, quando poco dopo ci troveremo nel bar occupato di un campo sportivo a una piccola festa a base di birre e briscola organizzata da Chiara (questo è il nome più in voga del 2011), storica compagna di merende di Lalla, quella che ha conosciuto Lemmy dei Motorhead, e poi quando nella spettacolare soffitta dai colori più acidi dei Doors sbatteremo la testa (senza neppure farci male) per accedere al bagno dal soffitto più basso della storia, credo 170cm… addormentandoci con espressione intellettuale e guardando la prima puntata della terza serie di Boris! Grazie Giusy!