matteite

elio p(e)tri

riprese del live acustico sul terrazzo di Max – Roma

Ok siamo al terzo giorno di festino importante. Dopo un classico pranzo rigeneratrice in compagnia di Edi, Damiano (nuovo coinquilino e amico di Emi), l’Eleonora, Caius e all’ultimo Andrea, che appena ha staccato dalla Coop e risceso in treno da Terni, ci piazziamo in un bar del Pigneto ad assaggiare grappe e digestivi. Sulla strada a piedi incrociamo una ragazza bionda molto carina e a sorpresa, quando entriamo nel secondo bar della pedonale per beccare tutta la cricca dei registi, la ritrovo seduta al tavolino con un Caio decisamente interessato al suo “cervello”… ah ah! Emi è un attimo nervoso perché in realtà non abbiamo molto il controllo della situazione o meglio non è ancora molto chiaro quali siano le dinamiche del lavoro sul terrazzo e dunque salta svariati giri di vodka ghiacciati alle tre del pomeriggio… la location (appunto il terrazzo di Max, regista insieme a Paolone) spacca tantissimo, direi spettacolare, una vista sulla pedonale da urlo e anche un’ottima visibilità per i condomini circostanti, che inevitabilmente alla prima rullata appaiono infastiditi, ma in alcuni casi anche curiosi e, a detta di Emi (io sono orbo), c’è anche una bella topa mora che sembra seguirà l’intera performance! L’idea è di fare un live in acustico di quattro brani: Bradipo, volare, la ricetta del uomo e rape rosse! Andrea ha una piccola fisarmonica con la quale farà le linee di basso, Emi ovviamente voce e acustica arricchita da scotch di carta con scritta elio p(e)tri “Non è morto nessuno”, Caio al ride, rullo e timpano e io sono pieno di catini di plastica e sgabelli che userò deliberatamente come percussioni. C’è un caldo mostruoso, decido almeno in principio di suonare in mutande, con grasse risate di tutto lo staff super disponibile! Chiaramente dopo svariate birre e rodaggi dei pezzi assolutamente in nuove vesti, la luce inizia a scendere, come ad aumentare il vento, che disturba selvaggiamente la ripresa audio del tutto! Max ci invita a concentrarci, siamo in piano sequenza, facciamo i quattro brani ripetendoli per errori vari senza essere molto soddisfatti e cercando di capire al volo come renderli credibili! Nel frattempo abbiamo un piccolo festino di amiche pronte a fare il coro di Rape rosse. In ordine casuale: Apocavulva Giorgia, Federica, Edi ed Eleonora! Ogni brano mi rimetto un vestito, prima i pantaloni, poi la camicia, il vento è una menata molto noiosa, però almeno qualcuno dice che mi sto abbronzando. Quando la luce è ormai agli sgoccioli e il nostro stato emotivo alle stelle, prendiamo coscienza che forse è meglio fare una scalettatirata al volo cercando di portarci a casa più materiale possibile. Caio dice che siamo troppo teatranti e quando sull’ultimo brano mi domanda per l’ennesima volta di suonare la battera, prendo l’occasione al volo scoprendo a malincuore su “L’uomo che imparò a volare” che forse avrei potuto fare tutto il concerto in quell’assetto, che tra l’altro sarebbe il mio ruolo ufficiale nella baracca… Al momento dello smontaggio, prima della cena in un ristorante con tutta la truppa, Caio spostando la macchina dal parcheggio sotto casa si perde in giro per Roma e rimaniamo come degli imbecilli io, Edi, Federica e Max con il cucciolo di cane super schizzato ad aspettarlo per un’ora senza notizie. Emi per fortuna l’ha incrociato sotto casa, e dopo una bella camminata, svariati litri di vino rosso aspettando il resto della squadra al ristorante, finalmente incominciamo la grande abbuffata che con Emi offriremo a Max e Paolone per lo splendido piacere del lavoro fatto assieme. Sono stanco morto e a panza piena passo il resto della cena a scherzare con Federica e Edi, lanciandogli i tovaglioli, giocando all’impiccato, scegliendo come indovinello l’espressione tipicamente romana “Sti cazzi” per poi finirmi del tutto al Fanfulla con Tony Verme in piena sfida di 7 pollici noise anni ’90 vs il francese Manu. Adesso che sto risalendo la Romea con Caio mi viene pure in mente che ieri sera Chiara mi ha chiamato per dirmi che non le danno il lavoro al bar in centro perché sostengono che poi io farei base fissa nel locale… roba da matti, non so a chi credere e comunque questo nuovo gossip mi sta decisamente facendo girare i coglioncelli! E’ ora di guardarsi un film e rilassarsi… grazie Caio e a tutto lo staff del video sul balcone!