Parco Storico Fonti del Clitunno – Campello sul Clitunno (PG)
Sarò breve, non c’è molto da dire; all’undicesimo giorno di fila a suonare assieme condividendo la sala 12 ore al giorno e dei palchi la squadra si è incasinata e qualcosa di nuovo a livello emotivo è schizzato nel sottoscritto! Stiamo tornando da Savona felici come delle fave dopo la splendida serata dei cinghiali quando quel fenomeno di Daniele dello studio ci chiama delegandoci una data per la sera che avrebbe dovuto fare con la sua band! Non ci sembra vero, per la location perugina ci si deve passare comunque, si aggiunge un cachet alle spese di quello di Savona e prendiamo la palla al balzo come dei veri capi. Il nome del gruppo della serata (giovani emo all Deftones decisamente molto talentuosi) non me lo ricordo, ma l’importante è che sono simpatici, che hanno un seguito di un pochino di bimbe prese benissimo e che condividono come dei signori il backline. Il parco è molto bello, mi ricorda un posto di mare, c’è un sacco di verde che gustiamo alla grande post soundcheck, durante una cena ricca di scarnazza alla griglia, verdure, formaggi, pane, vino rosso, caffè, amari, entusiasmo e tutto quello che serve apparentemente per filare liscio e affrontare un concerto serenamente. Verso la fine dell’orgia scatta la solita discussione fra Totti ed il Baffolo sulla logistica delle riprese delle seconde chitarre e del loro potenziale in fase di arrangiamento nel nuovo disco. Sarà la sesta volta in 11 giorni che affrontiamo questa discussione e da un lato sembra retorica, dall’altro speri che una volta per tutte si arrivi ad una soluzione fra quello che propone appunto Totti e il punto di vista lucido, invalicabile ma anche esausto di Emi. Non so che dire… ribadisco quello che dice Emi ad Andrea ma il Baffolo si alza infastidito e si avvia verso il palco. Poco prima di partire Emi ridendo dice che un po’ di tensione prima di una performance può essere costruttiva… modello Gira and Co. I primi pezzi filano lisci, ma Emi non sente bene, non ci guarda a partire dall’entrata di “Macelleria” ed io molto concentrato e anche stanco incomincio ad innervosirmi. Saltiamo un brano e quando è ora di cambiare in un altro mi accorgo di essere dall’inizio della canzone che gli sputo cercando di attirare la sua attenzione e quando finalmente si accorge il giramento di coglioni esplode drasticamente nel momento in cui lui risponde ai miei sputi invece di comunicarci che è nella merda e che non sente le basi. Il festino è finito: gli tiro una bacchetta, gli lancio l’asta con il China sulla pedaliera ribaltando il timpano dell’altro battero che appare sul palco pretendendo scuse da parte mia! Ha perfettamente ragione, come Emi che dice che ho cagato fuori dal vaso, qualcosa si è rotto dentro e tutti gli altri aspettano fuori… Non so, stasera è difficile, ultimamente sono successe troppe cose fra me ed Emi; lui in veste di Freud dice che forse non le ho ancora risolte… io credo che la convivenza quando si lavora assieme spesso è letale invece che costruttiva e che comunque spesso l’istinto fomenta anche la voglia di mandare a fare in culo il prossimo, un lavoro, un’amicizia, un concerto come invece sotto stress può essere anche una presa di posizione utile a capire che cazzo stai facendo, se veramente sei in grado di voltare pagina, di accettare i propri difetti come quelli degli altri. Una cosa è certa, già da prima di ieri sera qualcosa si è spezzato e non sarà così facile da rimarginare, digerire certe emozioni, certe dinamiche così banali ma anche profonde che altri magari risolverebbero con un lanciafiamme oppure altri ancora super zen sedendosi a gambe incrociate dandosi la mano e un vibratore nel culo! La serata prosegue dal Totti che spara che io ed Emi siamo dei matti, mentre fumiamo, suoniamo chitarre acustiche ed elettriche, ci lasciamo andare al sonno su un matrimoniale che al risveglio metterà uno strano e difficile mood a tutti. L’ineluttabilità ta ta ta…