Gratis – Senigallia
Che dire? I 2 concerti più brutti nella storia de Il moro e il quasi biondo e degli elio p(e)tri! La giornata/serata è partita anche bene; siamo puntuali, al soundcheck misto interviste e non, siamo efficaci e cerchiamo di trovare un buon ascolto sul palco sperando di avere una pacca all’esterno degna dei due concerti in arrivo particolarmente naif. Ora in macchina mentre cerco di capire, mi rendo conto che ricordo più del solito. Forse perché mentre guardo gli occhi di Giulia (che notiziona non sta più con Massi da molto) mi ricordo del fatto di essere stato ubriachetto, ma molto meno di quasi tutta la mia squadra. Il lento e il sottoscritto sono gli unici ad aver fatto le sei del mattino in un albergo con Massi del Gratis a parlare dello zero che è uguale ad uno o quel cazzo che concerne un calcolo matematico del genere. Per me è come dire la topa è uguale al cazzo o meglio siamo tutti uguali che differenza fa? Il moro ora in macchina dice che è come dividere zero persone in due macchine? Preferirei infilare un sacco di gnocca dentro le due macchine, risposta del Matteino… Ma partiamo dal principio: il mac del moro che si impalla e non si riavvia dopo ben tre tentativi che durano tutto il concerto, anche se Massi ed ex fanciulla confermano che il concerto è stato decisamente interessante! Quello di elio? Rimarrei al punto di domanda evitando un feedback di 25 minuti che svuota la sala e impone al Moro e Giovanni dei Chewingum di infilarsi le dita nel orecchie fino a quando il Matteino modello Bruce Lee non abbatte Emi sul palco, prendendolo a calci, lanciandogli la fender addosso, staccandogli il jack dall’ampli perché ha decisamente cagato fuori dal vaso. Non apriamo neppure il merchanda, siamo delusi, abbiamo fatto scappare una quarantina di persone, non ci siamo neppure divertiti, è finita a botte un’altra volta e senza neppure essere andati in bianco. Viet ed Emi dormono sul palco russando a tal punto che a dieci metri sentiamo la sala che rimbomba epica, amplifica la stanchezza, il loro disagio alcolico. Al contrario Matteo, Giulia, Massi e il Moro sono uno spettacolo energetico. Superata la delusione e la parte formale dove ti giustifichi con il locale e speri di riuscire a farti pagare arriva il festino, la voglia di dimenticare, di sparare: “… oggi va così domani ti ritornerò tutto il bene che mi ai prestato quel giorno così strano!”. Stiamo andando a Castelfidardo, il Moro sta ascoltando della roba “elettronica” che ti mette in discussione anche la respirazione, vediamo come gira il prossimo locale, la gente, il vibe, se i gigs non funzionassero ho già detto che scendo in autogrill e me ne torno in autostop passando per la Sicilia…! In realtà andrà bene e tralaltro più tardi non mi dispiacerebbe ritornare a Senigallia e finirmi con gli amici del Gratis e al momento mi domando chi sia il fortunato che vive in una villa supersonica sulla strada. Il Viet sottolinea che è il cimitero!