matteite

elio p(e)tri (+ Offlaga Disco Pax)

Spazio 211 – Torino

Che ridere, che 24 ore da urlo. Potrei iniziare come nei film dalla fine di tutto, quando una madre accompagnata da due detective in borghese alle 11 del mattino suona il campanello di casa di Postal urlando a squarciagola al suo coinquilino: “Ritornatemi mia figlia, delinquenti…”. Basi, Dario, i ragazzi dello Spazio sono tutti gentilissimi. Sono le 16.30 e siamo in largo anticipo o meglio super puntuali. Si passano ore a montare la battera e le tastiere fuori dal palco e ad aspettare gli Offlaga, che arrivano con un bel po’ di ritardo. Risolti i problemi logistici, fatti un po’ di gossip insieme a Enrico e Max Offlaga sull’ex francesino Olivier, sposato con prole con la ex di Max e residente oramai da un sacco di anni nella loro Reggio Emilia, siamo sul palco a fare un soundcheck impeccabile che rilassa decisamente la squadra. Barbuz ufficio stampa arriva per cena in una pizzeria, tavola calda dal menu fisso, dove in precedenza agli headliners Offlaga sono stati messe in conto le cene di altri. Max dice che siamo in quattordici invece che in undici come concordato con lo Spazio e che lui non si prende responsabilità. Noi siamo in quattro come previsto, quelli in più sono amici loro…
geniale! Caffè, amaro, sigaretta e passeggiata con sorpresa all’arrivo… Il club torinese è sold out! e bravi gli Offlaga. Ci organizziamo un attimo e in un batti topa siamo sul palco a delirare. Il mio monitor non funziona, si accende per un attimo al secondo brano per poi morire definitivamente. Sono da solo con il click, ma l’energia è buona. A stento sento le parole del Viet fra un brano e l’altro, i problemi tecnici si sommano, ma il pubblico a sorpresa è con noi e quando arriviamo alla fine (vendendo cd al merchandising e ricevendo complimenti in loop) mi sento soddisfatto. E’ la terza data di elio ever, molti nuovamente dicono che la voce è troppo bassa e che bisogna farla uscire meglio, ne siamo coscienti e stiamo cercando di capire al meglio come risolvere una cosa tanto fondamentale, soprattutto in funzione dell’estetica del gig che è consequenziale all’immaginario cantautorale di Emi. Gli Offlaga spaccano a bestia, il pubblico è tutto per loro, passo il loro gig a smontare e impacchettare il nostro backline in stallo sulle scale dietro il palco, a riordinare un camerino con lattine mezze piene infilate fra il Juno e il divano, e a fumare cicche per rilassarmi. Risolta con lo Spazio la logistica backline per il giorno a seguire, elio p(e)tri più Barbuz e cugina Chiareti raggiungono Beppe Postal Market con la sua squadra in un locale in centro a Torino. Il deal è che Postal and co. girano dischi alternando il tutto a orge di vodka mentre Dan ex Marlene mi prende sottobraccio e mi invita a scollettare moneta in un cilindro da carnevale per raccogliere fondi in onore di ulteriori giri di vodka…da morir dal ridere! Quando arriviamo in zona Murazzi i bar e gli scoppiati a seguito incominciano ad assomigliarsi tutti drasticamente! Barbuz e Viet ci lasciano molto prima, Chiareti ed Emi a seguire. L’unico denominatore comune è che grazie a Beppe riusciamo sempre ad entrare e a bere pure gratis! In un locale mi dice di parlare solo in inglese, dice che se mi spaccio per Brian Wilson alla cassa e lui mi accompagna è fatta!? Nell’ultimo club quando sono le 11 del mattino (giorno pieno) e Postal sta taccheggiando da ore una ragazza molto carina in mezzo alla pista, vengo bloccato nel corridoio fra una console e l’altra da una ragazza dalla tette megagiganti, che mi blocca limonandomi e stringendomi al suo balcone a quel punto pieno di fiori, della serie scoperto. Ricordo dei clienti passare, rubarmi il drink durante questa sbausciata del balcone e rimettermelo in mano ringraziandomi. Quando voglio muovermi con la principessa in questione ne arriva un’altra argentina per la prima volta in vita sua in ecstasy e a quel punto Postal mi preleva e dice: “Andiamo a casa con la macchina di questa bimba maggiorenne. Li lascio in strada, sotto casa in centro, fra vecchiette con i cani e la spesa o il tipico ragazzo con il giornale del sabato mattino sottobraccio e vado a dormire. Al risveglio si scopre che per tutta la sera dei detective avevano pedinato la fanciulla e dunque la squadra al completo. La madre aveva appunto svegliato tutti in malomodo mentre la figlia era schizzata di casa non riconoscendo la madre… un bel delirio professional! Grazie a tutti, 24 party people, grazie Spazio, Barbuz, gli Offlaga, Chiareti, Beppe, coinquilino e ragazza del coinquilino. Yep!