matteite

elio p(e)tri (+ Peppe Voltarelli)

Diavolo rosso – Asti

Insomma dopo la notte insonne ci svegliamo verso le otto del mattino e facendo base e ufficio dal quel buon uomo di Davide eseguiamo una ricerca accurata fra amici dotati di auto, tipo Ramon, Bazz, Davide e in “estremis” eventuali Hertz e Europcar. La seconda chance diventa l’unica soluzione. Affittiamo un Fiat Doblò grazie alla carta del Settimo e schizziamo a panza piena verso Asti. E’ due giorni che non incrocio il Viet, lo trovo in forma, lui ed Emi sono in realtà pronti per un sazio festino (al di là dei chilometri di guida…), io cerco di fare del mio meglio, ma sono ancora abbastanza sconvolto dai casini con Chiara. Il Diavolo Rosso è una chiesa sconsacrata in piena ZTL di Asti, apriamo il concerto di Peppe Voltarelli, che sta provando sul palco chitarra e voce. Che posto pazzesco! Mi sarebbe piaciuto aver la chance di fare delle foto. Il responsabile fonico di sala è Armando, una persona di mezza età, molto accomodante e precisa, conosce il posto e soprattutto il suono, microfona poco perché in quell’unica sala enorme inevitabilmente suona già tutto tantissimo! A cena beviamo del Barbera spettacolare e conosciamo un ragazzo di Asti che si sta facendo in 24 ore Asti-Bari andata e ritorno in treno, ora sta giusto riaccendendo per la seconda volta… tira più un pelo di topa che un carro di buoi. Durante il concerto siamo molto concentrati; c è un bel po’ di pubblico e applauso dopo applauso la sicurezza aumenta, come la qualità del suono e la nostra voglia di fare bella figura. Credo sia una delle date meglio riuscite, come l’ora investita in camerino a confrontarsi sul lavoro che stiamo facendo nella musica e non solo. Durante il concerto di Peppe (decisamente coinvolgente a detta dei presenti) non apriamo il merchanda e quando alla fine potremmo provarci preferiamo rilassarci all’entrata della chiesa e scambiarci i dischi con il suo manager. Dopo i nuovi sms di Chiara, molto più sereni del solito, decido di caricare il furgone ma per un missunderstanding con il titolare rimaniamo chiusi fuori lasciando del materiale all’interno! Esplode la Matteite, decido di scavalcare il cancello della Chiesa sconsacrata per andare a bussare al portone megagigante. Il risultato è prevedibile, scendendo mi infilzo con una punta del cancello forando un piede e inondando tutta la clark equo-solidale sinistra di sangue! Sto bene, c’è un po di gente che mi soccorre, i miei superpoteri hanno funzionato solo ad assecondare gli infermieri dell’ambulanza convincendoli della mia perfetta forma dopo una fasciatura impeccabile. Qualcuno direbbe povero mona, Emi ride ma mi guarda come per dire: “Ma potevi startene a fumare le cicche fuori dal cancello mancato super eroe eh!?”. Ci finiamo in un albergo impeccabile dove dopo una colazione ottima ci permettono di dormire fino alle 14.30! Sgrassie, cose rare in 18 anni di concerti per il pianeta!