matteite

Il Cane

Edera – Codroipo (UD)

L’idea di questa serata in casa friulana è decisamente una bella coincidenza. Si deve già fare un altro gig al Black Stuff il prossimo venerdì, questo dopo 2 mesi off a fare la stagione e a registrare il disco nuovo de Il Cane, dunque rodarmi da solo in acustico all’Edera potrebbe aiutarmi a ricordare le mie vecchie canzoni, e non solo quelle nuove, che continuano a rimbalzarmi nel cranio senza tregua. E’ sabato pomeriggio, io e Chiara siamo pronti a zompare su un trenino per Codroipo armati di Moskovskaya e birre Castello. Al varco ci aspettano in ordine i Video Dreams linkati con Brown and the Leaves, i Superegos del buon Viet, Tommaso dei Film da fuga e chiaramente l’amico Ale, organizzatore degli eventi dell’Edera. Il locale è in nuove vesti; sono state insonorizzate e dipinte nuovamente alcune pareti, la luce, il colore e di conseguenza l’atmosfera del loco è decisamente più lounge e invita al collasso sui vari sacchi alla Fantozzi dispersi per la sala. Il personaggio chiave della serata è decisamente Ramon: già ampiamente annunciato da Davide Lonca (che oggi metterà la sua speciale dimora ma non la presenza) e scortato da Ale San Vito che non vedo da una vita, ma che trovo in splendida forma. Ramon ha la capacità di mantenere unita la squadra fino all’alba a suon di prelibatezze culinarie e orgie di video trash-rap anni ’90. Durante il geniale concerto dei Superegos (come quello dei Video Dreams dopo) a sorpresa appaiono anche Marco Pilia e donna; ascoltiamo incuriositi i viaggi cameretta del duo e ciaccoliamo un pochino anche di quel mona del Manuelito. Quando tocca a Il Cane mi rendo conto di essere solo e (a parte nelle radio) credo sia la prima volta. Dunque senza pensarci due volte coinvolgo ai rumori il Viet e il risultato è molto divertente. Spesso non riesco a capire se è la gente che parla al bancone a creare un rumore di fondo perenne o i suoi taffanari, una cosa è certa, che non mi dimentico di farglielo notare in diretta, rendendo tutta la performance molto più divertente, prima di tutto per noi sul palco. Suono “Cucina”, un pezzo del disco nuovo, con un testo attaccato su un’asta, mi dimentico il finale di Here I stay, così come di passare dai Morti a prendere i cd che sono nuovamente finiti, ma mi emoziono in buone parti del set e non smetto di pensare al disco nuovo e a quello che verrà dopo, dimenticandomi a differenza del solito del presente. Questa settimana si mixa, si continua a prendere date per il tour di elio p(e)tri, in teoria ci si dovrebbe rilassare che (al di là della scoperta del risparmio energetico) è quasi impossibile e ci si prepara per la data in elettrico di venerdi al Black e al set fotografico del nuovo disco caratterizzato dalla presenza di una culturista professionista nel giardino dei miei… rock’n’roll!