matteite

Il Cane

Corallo, Scandiano (RE)

Anche quest’anno il freddo è arrivato tutto di un colpo e con lui un sacco di energia positiva come ad esempio quella di quel fenomeno new rapper del Fabbro che ormai udinese è in pianta stabile nello studio della Matteite oppure quella che sta avvolgendo la squadra del Cane pronta per fare uscire il secondo capitolo coordinata anche con lo splendido seguirsi di date per quella del Moro e il quasi biondo. Gli elio p(e)trii invece hanno seguito il loro destino (come dice Emi incubo) caratterizzato dal ritiro definitivo del Matteino per importanti divergenti personali e neppure lavorative. La recente e spero provvisoria mancanza di euro, non sembra però bloccare neppure una settimana di treni Udine -Pordenone per le prove avianesi del Cane o per la pre-produzione del sottoscritto dei Novalisi nella loro sala prove veneta. Caio è stato influenzato a lungo e diciamo che durante le prove non siamo concentratissimi però almeno siamo coscienti di dover allungare il set ed oltre a suonare tre brani del nuovo disco riarrangiamo pure la vecchia ed efficace “Dormire”. La logistica della stampa del disco, layout, data di uscita, tour, copertina, video, ufficio stampa, etichetta e pipe varie è decisamente abbastanza stressante ma almeno stimola a palla il trio più che affiatato per questa tre giorni fra Aviano, Reggio Emilia, Macerata. Fausto del Corallo, come Bruno o Walter gestiscono questo locale storico da sempre ed essere stati invitati direttamente da loro coordinati con radio K è una piacevole soddisfazione personale. Anche Stefano il fonico è decisamente alla mano e durante il soundcheck a locale vuoto riesce a metterci decisamente a nostro agio capendo al volo la solita dinamica sottile ma determinante fra le basi e il trio in elettrico on stage. A cena mangiamo e beviamo come dei principini e affrontiamo una splendida discussione sulla scena new wave anni 80 italiana menzionando ovviamente addetti ai lavori tra i quali Red Ronnie. Quando è praticamente mezzanotte lo staff ci invita a dare inzio alle danze e anche se la prassi è che la gente arriva alla discoteca molto tardi, questo giro purtroppo non siamo in molti e soprattutto le troppe sale (soprattutto quella fumatori sopra la nostra testa) rendono il tutto dispersivo bloccandoci parte del pubblico all’interno o facendolo uscire a rate per pochi brani. I primi pezzi volano come dei razzi, il suono è buono e ci sono solo ragazze sotto il palco tra le quali due che credono suonino nei Kyuuri come è scritto ora sul mio avambraccio. Walter è costretto a fare il dj a massimo volume in una stanza totalmente vuota ma adiacente alla nostra e dunque nei momenti dolci del set ci troviamo spesso a disagio, perdiamo il feeling, per non parlare di quel fenomeno di Caio che fra un brano e l’altro pensa pure di incrementare il problema suonando i tamburi sulla musica del vicino… Suoniamo praticamente un’ora, il pubblico aumenta di un pochino, ma la sensazione viene confermata dal fatto che appena finiamo e parte il dj set pure da noi la sala si moltiplica di gente che vuole ballare. E questo (come conferma il fonico complimentandosi per l’ottimo concerto) non ha nulla a che vedere con quello che succede sul palco prima, siamo principalmente in una discoteca. Segue la routine dello smontaggio della portaerei di Caio, la compila del borderau nell’area fumatori di fronte a svariati shottini di vodka e divertenti annesse discussioni con le Kyuuri, il caricaggio della santa multipla del babbo del Pieraskador, il pagamento e il definitivo arrivo allo splendido e accogliente agriturismo seguito da un lungo sfogo del baffuto Andrea motivato da una serie di problematiche tecniche on stage. Stiamo piano piano crescendo e non ci ferma più niente neppure gli analisti, le terapie di altri, le etichette, la figa, un mondo di problemi, la mancanza di soldi, le sveglie la mattina, lo stupido evergreen meccanismo delle invidie, ogni tanto il poco amore per se stessi forse corrotto da una routine spesso snervante quando gli obbiettivi si offuscano o non sembrano così raggiungibili, fattibili. Buona notte, grazie Corallo.