Registrazioni video Live acustico per “On the wrong side”
Sono giorni complessi e, a parte l’intensificarsi in modo massiccio del trip di attorcigliarmi i capelli (trico fucking mania…) e gli inevitabili dred, buchi, mi sento di avere ancora tutto “sottocontrollo”. Il lavoro di booking del randagio “Risparmio Energetico” tour prosegue dalla scorsa estate fra alti e bassi, ma i risultati piano piano incominciano ad arrivare, come le soddisfazioni post concerti soprattutto quando gli amici (fan o non fan dei brani) riconoscono obbiettivamente la compattezza live raggiunta dalla line up. A giorni dovrebbe arrivare il video definitivo del primo singolo del nuovo disco “Non prenderli” con la regia di Betzy, seguito con la primavera da quello di “Risparmio Energetico” girato dalla cuginetta Chiareti e il suo team Fisheye di Torino e per finire, quello animato di “Mongolia” del buon Federico Vanone. In tutto questo susseguirsi di video arriva anche la proposta del vicino di casa e coinquilino della sorella gemella Martina: Ema, sempre appassionato sia di audio che di video, di recente ha deciso di aprire questo Blog per skaters che strizza decisamente l’occhio anche alla musica, fotografia e video. Dopo una serie di riprese decisamente interessanti dell’ultimo live del Moro lo scorso 17 dicembre a Cas*Aupa a Udine o altre ad un pezzo in acustico di Brown and the Leaves sulla cima di una montagna, la proposta è arrivata spontaneamente anche per Il Cane. La location è il mio studiolo in mezzo al giardino Dainese, quello microscopico, della culturista, pieno di ragnatele, puzzolente, dove da ormai 5 anni registro tutti i miei dischi e non solo. Il mio compagno di avventure per questi due pezzi in acustico è il Fabbro, il quale da quando si è finito di scrivere il suo disco, è stato requisito dalla donna. Decido di rivederlo coinvolgendolo di passaggio nel Cane con quella di rodarci un pochino prima della registrazione vera e propria del nostro disco che se tutto va bene faremo affiancati da una vecchia amicizia comune bolognese. Siamo sotto lo zero, la stufa a zippo mangia l’ossigeno, ma funziona. Ho preso delle birre per la squadra, c’è anche un amico di Ema alla seconda video camera che apprezza. Sono le 18.30 e si deve fare il tutto entro le 20.00. La registrazione audio è d’ambiente e si ha due acustiche, una voce e un glockenspiel. Sfruttiamo i due pre amplificatori buoni con due condensatori e siamo abbastanza a cavallo. I brani sono “Il sole e poi la pioggia” e “Non prenderli”. Il primo ce lo portiamo a casa dopo 6 take, il secondo credo 5. Il problema è: con la scusa che il condensatore è distante dalla mia postazione e soprattutto dalla mia bocca, mi agito come un matto dimenticandomi di lui e a vedersi mi sembra abbastanza da manicomio. C’è una bella luce calda nella stanza, Manu è in blu con il glockenspiel giallo, io con la chitarra blu e il maglione Marlboro giallo. Nell’ultimo anno sono successe e ci stanno succedendo un sacco di cose fortissime, emozionanti, tristissime, da dimenticare o da raccontare a vita per quanto speciali e mentre la terza birra placa la tensione del video (ma in realtà mi ubriaca non poco) guardo Manuel e penso al disco assieme, ma anche al destino di questi due brani in acustico con lui perchè la verità è che (neanche farlo apposta) questo week end debba affrontare due gigs da solo acustica e voce perchè Andrea ha un preliminare e Caio molto probabilmente (per seri problemi personali) con venerdì verrà sostituito. Esattamente come era successo con la stessa tempistica all’uscita di “Metodo di danza”. Se avete un lavoro vero tenetevelo stretto, ora quel nido sarebbe oro, quello che chiamano lavoro vero… grazie Ema.