AQVALIRI – Isola del Liri (FR)
Bombetta? Discreta, speriamo di arrivare a destinazione. Va beh torniamo a ieri che oggi è già un altro giorno… oggi va così, domani ti ritornerò tutto il bene che mi hai prestato quel giorno così strano… a sì, dimenticavo, la batteria della multipla questa mattina si è scaricata e sono solo mr Goldrake Andrea Frosinone e Pierascador gli unici ad avere ancora la forza per muovere il mezzo di Andrea con i cavi elettrici e fare ripartire la prima alle 9 del mattino… din’! Ma torniamo a 24 ore prima. Dunque viaggio con sosta picnic sotto un pino a base di panini e focacce mostruose farcite di salumi, maionese, insalata, formaggio, entusiasmo, autismo e sole alle due del pomeriggio… Siamo tranquilli, abbiamo dormito bene, 8 ore di sonno in albergo e non in furgone sono il segreto della piena forma, quella che ti da la forza di ordinare con il sorriso la prima Becks della giornata sotto agli ombrelloni del bar in centro ad Isola, quello con il calcetto, le mamme, i bambini che giocano a palla, Matteino, Andrea battere, Pierasco e Caio. Il soundcheck è in polleggio; si deve aspettare il buon Silvio fonico, Ale dei 3 soci, si deve capire come disporre i divanetti rispetto al palco o backline e viceversa, si deve bere delle birete quando si ha 3 battere, una conosole dj, un ampli di basso e uno di chitarra allineati sul medesimo palco eh eh! La chicca della giornata è che anche il collega dj di Andrea si chiama Andrea, più uno dello staff in cucina, totale 4 Andrea, l’unico sistema per divertirsi e passare inosservati è quello di spacciarsi per Andrea, quale?… Per cena arrivano delle pennette al sugo buonissime, ma la fame è tale che al loro termine (su consiglio della ragazza di Andrea dj già pallavolista e cantante) ordiniamo tutti degli hamburger immensi e decisamente squisiti! Sarà anche la qualità della bottiglia di rosso mentre una di Belvedere finisce in frizer, ma la serata parte bene. Sono tutti positivi e quelli dello staff incredibilmente generosi. Verso mezzanotte la festa di laurea nei divenenti di destra di fronte al palco parte alla grande, come il dj set di Andrea, come tutta una serie di public relation con svariati amici del Mr.Scala particolarmente simpatici e interessanti. Devo andare al bagno, è da questa mattina che rimando, ma il bagno è come l’ufficio di Fonzie, un “sano” via vai di freaks, tanti aspettano con giacche in mano che escano le proprie ragazze dai rispettivi bagni, tanti si guardano a vicenda e attendono come ad una fermata dell’autobus. Rimando, è ora di suonare, prego per ben tre volte Caio di mettersi la camicia, il risultato è un litigio importante, è palese che il nostro si è dimenticato apposta la sua camicia a casa e quella in sostituzione di Pierasco “stringe”… Siamo alla frutta o meglio non stiamo andando da nessuna parte… Il concerto non è semplice, il pubblico segue, attento, ma si è creato un vuoto, un passaggio di fronte al palco, al microfono faccio notare che mi sembra di stare in autogrill. Alle nostre spalle le vetrate riflettono i piatti e un po’ tutto il suono dunque la caciara negli ascolti rende il lavoro importante. Verso la fine una buona parte della gente ci declassa per andare a fumare, tagliamo furbamente 2 brani della scaletta in modo da lasciare lo spazio per la spettacolare performance dei due ciociari. Ho sei dischi a disposizione; lo dico al microfono e li vendo tutti al volo discutendo con un gruppo di fan sulla storia della copertina, dell’idea della splendida fotografia di Fabio. Ad un certo punto provo anche a fare due brani alla battera con i due Andrea, ma non ho le basi ed è troppo difficile appoggiarmi bene sulla battera a click del guerriero Scala. Il party prosegue di cattiveria, conosciamo un sacco di gente, ci uniamo inevitabilmente alla festa di laurea, congratulandoci con il festeggiato, con svariate amiche, con svariate bottiglie. Ma il finale da urlo è casa Scala, il sottoscritto più Andrea, mentre gli altri dormono e si ricaricano dopo una pasta da urlo, noi facciamo le nove del mattino ad ascoltare i provini del nuovo de Il Cane o quelli del Fabbro, confrontandoci, consigliandoci. Andrea è un figo, dice che si è fatto un concerto più incazzato rispetto a quelli con lui, ci rifletto e ovviamente riconosco che l’emotività in un concerto come il nostro è forse tutto, incazzati o tranquilli, ci dobbiamo essere non solo con la testa, altrimenti casca il palco e ci ritroviamo ad essere dei semplici esecutori, anche poco professionali, della serie amiamo le cose semplici ma scegliamo ruoli impossibili! Grazie Andrea e ci si vede per le date di giugno e la ripresa con Ale e Andrea di un nuovo pezzo de Il Cane.