Gran Caffè Marianiello- Piano di Sorrento (NA)
Siamo in super anticipo, sono le quattro del pomeriggio, parcheggiamo la Polo di fronte al caffè Marianiello e scopriamo che fino alle sei non c è nulla da fare a parte dormire. Il caffè in realtà è un ristorante di un certo livello, e il problema è che si deve fare il sound check prima che la gente si metta a tavola la sera di San valentino. Ci sono problemi con i suoni o meglio con il nostro volume che di default con la battera di Caio è decisamente importante, dunque passiamo un pochino di tempo a trovare un compromesso “sonico” con Nello (il titolare) che è decisamente sensibile anche all’ estetica del locale e pretende che i monitor non vengano rialzati sulle sedie stilose. Il concerto non funziona molto, sia come performance sia come afflusso. In sala c’è Paolo che ha chiuso la data assieme a due fanciulle (pocahontas e crimi) più Benny dell’Iroko. E il compleanno di apocantoas e il vino come i negroni e i bis per festeggiare non mancano. Due ragazze (una rossa e una mora) si siedono di fronte al palco e ascoltano incuriosite forse più dall’anda da ospedale psichiatrico del Matteino invece che dalla qualità della musica. Ricordo una pizza squisita, veramente un altro modo di mangiare, il crudo, le svariate bottiglie di rosso aperte successivamente alla cantinella dopo un viaggio delirante fra i tornanti del magico golfo di Sorrento, l’ansia di aver domenticato la macchina fotografica nell’ultimo bar, una camminata decisamente barcollante fino a casa del dolce Paoletto e poi una dormita colossale tutto il giorno a seguire: unico off in 11 giorni.